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marco1989
Nuovo Arrivato



49 Messaggi

Inserito il - 21 novembre 2010 : 09:50:58  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di marco1989 Invia a marco1989 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ciao a tutti
non riesco a capire bene perchè la pressione intrapleurica è negativa
graziea tutti in anticipo

Caffey
Utente Attivo

ZEBOV

Città: Perugia


1496 Messaggi

Inserito il - 21 novembre 2010 : 14:05:42  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Caffey Invia a Caffey un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Le forze coinvolte sono fondamentalmente la tensione del torace che si espande e la forza di retrazione del polmone data dalle fibre elastiche, dalla tensione superficiale.

Queste due forze si esercitano in direzioni opposte:


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               |  |
           <-- |  | -->
Polmone        |  |        Torace
           <-- |  | -->
               |  |
           <-- |  | -->

Questo genera una depressione che ovviamente varia durante l'atto respiratorio proprio in funzione della variazione delle due forze coinvolte.
Bisognerebbe anche dire che c'è un sistema linfatico molto potente che drena il liquido endopleurico che si forma in grande quantità proprio perché ha un P negativa. Questo permette il mantenimento della depressione.
Se hai bisogno di altre info chiedi pure!

[...] Hunc igitur terrorem animi tenebrasque necessest
non radii solis neque lucida tela diei
discutiant, sed naturae species ratioque. [...]

Titus Lucretius Carus
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marco1989
Nuovo Arrivato



49 Messaggi

Inserito il - 22 novembre 2010 : 18:26:15  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di marco1989 Invia a marco1989 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ciao grazie ancora per il tuo tempo!

allora se ho capito bene il polmone è elastico e essendo attaccato alla gabbia toracica (che ha un certo volume) tramite le pleure, risulta essere stirato (e all interno ha anche un certo volume di aria circa 2,5 l), rispetto alla sua forma naturale che tenderebbe a non essere stirata come una specie di molla non stirata in quanto tenderebbe ad avere solo l aria presente negli alveoli di circa 250ml.
il polmone essendo stirato, tende allo stesso tempo a retrarsi elasticamente, ovvero a tornare alla sua forma naturale, ma questo è impedito perchè è attaccato alla gabbia toracica tramite le pleure.
questa tendenza a retrarsi, a collassare (anche se non collassa) genera questa pressione negativa intrapleurica.
se questa forza di retrazione aumenta, aumenta anche la pressione negativa intrapleurica. questo accade quando durante l inspirazione, la gabbia toracica per la contrazione dei muscoli inspiratori si esapnde, viene trascinato il polmone stesso che si espande. nello stesso tempo però anche la tendenza a retrarsi del polmone aumenta e quindi la pressione intrapleurica è ancor piu negativa.

spero di aver capito bene
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Lucaleo
Nuovo Arrivato



100 Messaggi

Inserito il - 22 novembre 2010 : 18:48:43  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Lucaleo Invia a Lucaleo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Occhio però, non pensare che la pleura viscerale sia unita a quella parietale da supporti fisici. Le due pleure continuano l'una sull'altra al livello della faccia mediastinica del polmone e formano una sorta di sacca contenente il liquido pleurico. In questa sacca si "infossano" i polmoni fino ad avvolgersi quasi completamente tranne che al livello del peduncolo vascolare e bronchiale che fuoriesce. Questo vuol dire che la pressione negativa c'è sempre ed è fondamentale per mantenere espanso il polmone anche nella fase di riposo, altrimenti il polmone, che tende naturalmente a collassare visto la sua ricca componente elastica, per l'appunto collasserebbe. Questo vuol dire che la pressione negativa ha una duplice funzione: a riposo mantiene il polmone espanso, durante l'inspirazione (diventando più negativa) contribuisce all'espansione dello stesso per un effetto per così dire "sottovuoto". Ricorda anche che la gabbia toracica tende ad espandersi per la particolare conformazione delle coste e degli annessi muscolari. Dunque la pressione negativa a riposo è la risultante della tendenza del polmone a collassare e della gabbia toracica ad espandersi, mentre durante l'inspirazione è la risultante di questi due fattori + l'espansione dovuta all'abbassamento del diaframma e all'azione dei muscoli intercostali esterni.
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Lenyon
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3 Messaggi

Inserito il - 23 maggio 2016 : 20:39:36  Mostra Profilo Invia a Lenyon un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao a tutti. Ho una domanda. Perché all'aumentare della frequenza cardiaca la velocità con cui il sangue fa ritorno al cuore diminuisce. So che il ritorno del sangue al cuore è favorita dalla pressione negativa intratoracica che deriva dalla pressione intrapleurica. So anche che quando aumenta la frequenza cardiaca dall'altra parte il ciclo cardiaco si riduce e la velocità con cui il sangue torna al cuore diminuisce, ma non comprendo questo passaggio. Per caso è dovuto al fatto che la pressione negativa intratoracica diminuisce? E se si, perchè?
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emma1
Nuovo Arrivato



1 Messaggi

Inserito il - 31 maggio 2016 : 22:59:09  Mostra Profilo Invia a emma1 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
all'aumentare della frequenza cardiaca aumenta la gettata e quindi il flusso di sangue in uscita dal cuore se non variano le resistenze a valle (stenosi valvolare, vasocostrizione delle arteriole, ematocrito aumentato...). Il motivo per cui la velocità del sangue diminuisce quindi non è una conseguenza diretta ma l'effetto o di una variazione delle resistenze o di un controllo fisiologico per contrastare l'aumento della frequenza cardiaca. Il controllo fisiologico più comune è l'effetto barocettivo: l'aumento della pressione nell'arco aortico e nel seno carotideo stimola il sistema parasimpatico che quindi inibisce il cuore attraverso il vago; un altro tipo di controllo della frequenza avviene a livello dell'apparato respiratorio: durante l'espirazione c'è una diminuzione della pressione negativa quindi un minor effetto aspirante riempe meno gli atri e inibisce i volumocettori al loro interno(che stimolerebbero l'ortosimpatico per aumentare la frequenza; è l'effetto Bainbridge, l'opposto dell'effetto barocettivo); infine ricorda che il centro respiratorio bulbare è direttamente collegato al centro cardiaco bulbare quindi durante l'espirazione si inibisce il cuore mentre durante l'inspirazione si stimola il cuore (a seconda che il centro respiratorio venga stimolato/inibito dallo stiramento dei recettori posti nel polmone)
ci sono mooolti altri controlli ma questi dovrebbero esserti utili senza crearti troppa confusione, per gli altri bisogna considerare una serie di meccanismi concatenati
spero si capisca...
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