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 Cosa ci vuole per andare all'estero?
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Martin.diagnostica
Utente Attivo

H. pylori



1582 Messaggi

Inserito il - 26 gennaio 2012 : 00:15:23  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Martin.diagnostica Invia a Martin.diagnostica un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Daria85

mah mi sa allora ke avete purtroppo avuto la sfortuna di lavorare sempre in posti cn zero prospettive per ragionare così tanto volti all'estero...


Guarda i concorsi non vengono banditi in tutta italia per il blocco del turnover, fino a quale età pensi sia sostenibile andare avanti a borse di studio?

Ancora giusto per parlare di esperienza di vita io presentai come come responsabile di una unità un complesso progetto di ricerca in collaborazione con altri gruppi in occasione del bando futuro in ricerca (FIR) in favore dei giovani ricercatori. La cosa sconvolgente è che la commissione ha impiagato più di 2 anni per decidere quali dei progetti "avveniristici" meritava di essere finanziato.
Qui c'è una lista di altri sfortunati miei colleghi

http://www.ricercatoriprecari.it/documenti/Iniziative/Petizione_contro_i_ritardi_del_FIRB_-_Futuro_in_Ricerca_(01-11-2009).pdf

Ora questi sono problemi di tipo strutturale che colpiscono tutti
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Ale_90
Utente Junior



296 Messaggi

Inserito il - 26 gennaio 2012 : 00:30:02  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ale_90 Invia a Ale_90 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Genaux1989

Mi risulta - correggimi se sbaglio - che la prof.ssa Levi-Montalcini, che tu stesso citi come esempio, la pensi (fortunatamente!) in maniera diametralmente opposta.




Può essere, ma la Montalcini è senatrice a vita ed è in pensione, due condizioni che la pongono in posizione tale da fare considerazioni più "sofisticate" e meno "di pancia"...
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Genaux1989
Utente

Landscape



715 Messaggi

Inserito il - 26 gennaio 2012 : 02:00:52  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Genaux1989 Invia a Genaux1989 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Ale_90

Citazione:
Messaggio inserito da Genaux1989

Mi risulta - correggimi se sbaglio - che la prof.ssa Levi-Montalcini, che tu stesso citi come esempio, la pensi (fortunatamente!) in maniera diametralmente opposta.




Può essere, ma la Montalcini è senatrice a vita ed è in pensione, due condizioni che la pongono in posizione tale da fare considerazioni più "sofisticate" e meno "di pancia"...



No, scusa, so bene di chi sto parlando, e da quel che so queste cose le ha sempre pensate (non è mica tornata ieri in Italia!). Il Nobel l'ha ritirato da scienziata italiana e non ha mai rinnegato le sue origini, anzi, si è sempre detta fiera di essere italiana e di credere in maniera smisurata nelle potenzialità dell'Italia. Non trovi un solo scritto in cui lei parli con risentimento della sua nazione.
C'era un video in cui parlava di questa cosa, ma non riesco più a trovarlo...
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Ale_90
Utente Junior



296 Messaggi

Inserito il - 26 gennaio 2012 : 10:22:08  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ale_90 Invia a Ale_90 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Genaux1989

Citazione:
Messaggio inserito da Ale_90

Citazione:
Messaggio inserito da Genaux1989

Mi risulta - correggimi se sbaglio - che la prof.ssa Levi-Montalcini, che tu stesso citi come esempio, la pensi (fortunatamente!) in maniera diametralmente opposta.




Può essere, ma la Montalcini è senatrice a vita ed è in pensione, due condizioni che la pongono in posizione tale da fare considerazioni più "sofisticate" e meno "di pancia"...



No, scusa, so bene di chi sto parlando, e da quel che so queste cose le ha sempre pensate (non è mica tornata ieri in Italia!). Il Nobel l'ha ritirato da scienziata italiana e non ha mai rinnegato le sue origini, anzi, si è sempre detta fiera di essere italiana e di credere in maniera smisurata nelle potenzialità dell'Italia. Non trovi un solo scritto in cui lei parli con risentimento della sua nazione.
C'era un video in cui parlava di questa cosa, ma non riesco più a trovarlo...



Ciò non toglie che ciò che l'ha resa grande non l'ha potuto fare qui, ma è dovuta andarsene, e questo è innegabile. E nonostante tutte le sue dichiarazioni, possiamo affermare con ragionevole sicurezza che se fosse rimasta all'università di Torino e non fosse andata alla Washington University non sarebbe diventata la scienziata che è stata
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roberta.s
Utente Junior

yeast

Città: Parigi


564 Messaggi

Inserito il - 26 gennaio 2012 : 10:57:42  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di roberta.s Invia a roberta.s un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

[/quote]
Il Nobel l'ha ritirato da scienziata italiana e non ha mai rinnegato le sue origini, anzi, si è sempre detta fiera di essere italiana e di credere in maniera smisurata nelle potenzialità dell'Italia. Non trovi un solo scritto in cui lei parli con risentimento della sua nazione.
C'era un video in cui parlava di questa cosa, ma non riesco più a trovarlo...
[/quote]

Scusa, da quale punto del topic hai evinto cenni a sentimenti di risentimento nei confronti del nostro paese? Scusate, ma credo che questa discussione stia diventando l'OT dell'OT. Mi sembrava che il titolo fosse "Cosa ci vuole per andare all'estero", non "prendiamoci a capelli in modo scientifico". E comunque in Italia il lavoro non c'è, per cui o ci accontentiamo del precariato, o aspettiamo tempi migliori, o accendiamo un cero alla******** e attendiamo la grazia. Per cui potrete continuare a sostenere su basi discutibili che la stuazione italiana é ancora stimolante, promettente e ricca di opportunità, ma se un mio coetaneo dovesse ora chiedermi un consiglio spassionato, senza ombra di dubbio gli suggerirei di fare un'esperienza all'estero, per capire cosa c'è fuori e se è consapevolmente pronto ad affrontare la realtà italiana.
Se questo significa non amare il mio paese, me ne dispiaccio io in prima persona e mi scuso con tutti quelli che il proprio paese riescono ad amarlo più di me.
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chick80
Moderatore

DNA

Città: Edinburgh


11491 Messaggi

Inserito il - 26 gennaio 2012 : 11:28:59  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di chick80 Invia a chick80 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Figurati che tutta la discussione era nata dal fatto che si era detto "ci vogliono un sacco di soldi per andare all'estero".

PS: dove sta scritto che bisogna amare il proprio Paese? Dove sta scritto che non farlo è una brutta cosa? Ma soprattutto, che vuol dire? Io amo tantissimo il cibo italiano, anche se ci sono altre cucine che amo ugualmente, amo l'Italia per andarci in vacanza, così come tanti altri posti non in Italia. Amo alcuni comportamenti tipicamente italiani così come ci sono cose che non sopporto. E amo alcuni comportamenti di gente di altri paesi così come ci sono cose che non sopporto (una delle cose che non sopporto negli USA, ad es., è il fatto che tutti mettano la bandiera americana fuori di casa, in giardino, dappertutto...).

Sinceramente credo che questi discorsi di "se vai all'estero non ami il tuo Paese, se resti in Italia sei il salvatore della patria" sono stupidi e lasciano il tempo che trovano. Preferisco pensarmi cittadino del mondo.

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Daria85
Utente

aplisia



678 Messaggi

Inserito il - 26 gennaio 2012 : 13:36:40  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Daria85 Invia a Daria85 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
martin, guarda ke a me attualmente è proprio un FIRB che mi paga,e so benissimo ke servono anni per avere il finanziamento...
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Genaux1989
Utente

Landscape



715 Messaggi

Inserito il - 26 gennaio 2012 : 13:49:52  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Genaux1989 Invia a Genaux1989 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da chick80


Sinceramente credo che questi discorsi di "se vai all'estero non ami il tuo Paese, se resti in Italia sei il salvatore della patria" sono stupidi e lasciano il tempo che trovano. Preferisco pensarmi cittadino del mondo.



Questi "discorsi", però, te li sei inventati tu, perché non ho mai scritto (riportami la citazione) che chi esce dall'Italia non ama il proprio Paese.
Io ho detto che la prof.ssa Rita Levi-Montalcini, che pure è andata all'estero (ma che ha iniziato i suoi studi in Italia dalla quale poi è stata costretta ad uscire per via dell'emenazione delle leggi razziali), AMA l'Italia. Non che chi va all'estero non la ama.
E ho espresso anche il mio personalissimo parere: se tutti avessero ragionato come fate voi anche nei paesi in cui ora andate a lavorare, tutti i paesi sarebbero nelle condizioni dell'Italia.
A parte questo, ho riportato, oltretutto, che a vedere i ricercatori della mia università TUTTO si direbbe fuori che non sono contenti, non sono soddisfatti e realizzati nel posto in cui lavorano.



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Daria85
Utente

aplisia



678 Messaggi

Inserito il - 26 gennaio 2012 : 13:50:15  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Daria85 Invia a Daria85 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
mah...a me sembra che nessuno abbia negato l'importanza di un'esperienza estera, intesa come vai e torni qui cn un bagaglio culturale accresciuto...
sinceramente andare via è la panacea a tutti i mali, la strada facile per ki, non trovando nulla qui in modo semplice, giustifica il suo non trovare...

è sicuram molto + appagante pensare ke nn si trova occupazione xkè in Italia non c è assolutam nulla e quindi andare altrove (dove tra l altro prima o poi i posti finiranno), piuttosto ke prendere coscienza ke si, i posti ora sn pochi, ma non aumenteranno di certo se non ci si investe noi per primi che siamo il futuro dell'università!se in generale vale l usanza di preferire l estero e lo si palesa così, in Italia mai nessuno investirà in ricerca, xkè tanto penserà ke i giovani vedono nell'estero ,l attrattiva.

in ogni modo definire "stupidi" i discorsi nati da pareri altrui credo sia veramente poco carino, ognuno è libero di dire ciò ke pensa e pur palesando la contrarietà, credo sia meglio attenersi a certi limiti di giudizio (parere mio personale).
io non credo ke la validità di un lavoro di ricerca si misuri sul nome dello stato in cui sei, ma sul lavoro e basta.
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chick80
Moderatore

DNA

Città: Edinburgh


11491 Messaggi

Inserito il - 26 gennaio 2012 : 14:03:33  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di chick80 Invia a chick80 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Questi "discorsi", però, te li sei inventati tu, perché non ho mai scritto (riportami la citazione) che chi esce dall'Italia non ama il proprio Paese.


In quale parte della mia risposta hai letto il tuo nome scusami?

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roberta.s
Utente Junior

yeast

Città: Parigi


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Inserito il - 26 gennaio 2012 : 14:29:43  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di roberta.s Invia a roberta.s un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Daria85


sinceramente andare via è la panacea a tutti i mali, la strada facile per ki, non trovando nulla qui in modo semplice, giustifica il suo non trovare...



... senza parole
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0barra1
Utente Senior

Monkey's facepalm

Città: Paris, VIIème arrondissement


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Inserito il - 26 gennaio 2012 : 14:35:00  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di 0barra1 Invia a 0barra1 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
A dir la verità all'estero ci va anche gente che proprio non ha mai neanche incominciato a cercare in Italia.

Comunque certe affermazioni farebbero venire i brividi anche ad uno yeti!

Non capisco come i giovani potrebbero migliorare la situazione, come non capisco chi dice che se i paesi in cui ora viviamo sarebbero nelle condizioni italiane se la popolazione locale avesse a sua volta intrapreso la strada dell'emigrazione. La situazione italiana è tormentata perché molte valide menti abbandonano la nave o forse viceversa?

Vorrei far notare che in altri paesi i giovani (e non) laureati si muovono ugualmente oltre frontiera, cio' pero' viene bilanciato da tutta una serie di altre persone straniere che vengono ad occupare i posti lasciati liberi. In Italia questo non accade, o accade proprio: ripeto, quanti stranieri lavorano con voi al bancone?

So, forget Jesus. The stars died so that you could be here today.
A Universe From Nothing, Lawrence Krauss

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roberta.s
Utente Junior

yeast

Città: Parigi


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Inserito il - 26 gennaio 2012 : 15:13:38  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di roberta.s Invia a roberta.s un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Infatti, 0barra1, davvero strana la teoria della migrazione. :P
Comunque questa discussione mi sta facendo venire in mente che soltanto tra italiani sarebbe potuta nascere. Mi spiego: le statistiche europee (non voglio spingermi oltreoceano) ci mostrano come per i giovani di altri paesi (Portogallo, Germania, Spagna, Gran Bretagna, Danimarca, Olanda, ecc ecc) sia del tutto normale lasciare la propria città natia con la maggiore età. Ci si reca in città differenti nello stesso paese, o addirittura all'estero, per cominciare gli studi universitari. E spesso si cambia dimora, passando da uno stato all'altro, più volte, misurandosi con le proprie capacità, facendo i conti con la vita da soli, imparando altre lingue, conoscendo persone provenienti da culture, background ed esperienze tra le più svariate. é come dire, insomma, che i nostri venticinquenni e più corrispondono ai diciottenni medi europei.

Questa non è la mia opinione, ma la realtà dei fatti, che piaccia o no.

A voi le considerazioni.
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Genaux1989
Utente

Landscape



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Inserito il - 26 gennaio 2012 : 15:40:01  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Genaux1989 Invia a Genaux1989 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da roberta.s

Infatti, 0barra1, davvero strana la teoria della migrazione. :P
Comunque questa discussione mi sta facendo venire in mente che soltanto tra italiani sarebbe potuta nascere. Mi spiego: le statistiche europee (non voglio spingermi oltreoceano) ci mostrano come per i giovani di altri paesi (Portogallo, Germania, Spagna, Gran Bretagna, Danimarca, Olanda, ecc ecc) sia del tutto normale lasciare la propria città natia con la maggiore età. Ci si reca in città differenti nello stesso paese, o addirittura all'estero, per cominciare gli studi universitari. E spesso si cambia dimora, passando da uno stato all'altro, più volte, misurandosi con le proprie capacità, facendo i conti con la vita da soli, imparando altre lingue, conoscendo persone provenienti da culture, background ed esperienze tra le più svariate. é come dire, insomma, che i nostri venticinquenni e più corrispondono ai diciottenni medi europei.

Questa non è la mia opinione, ma la realtà dei fatti, che piaccia o no.

A voi le considerazioni.



Non so quali considerazioni dovremmo fare. L'Italia è l'Italia, la Francia è la Francia, la Cina è la Cina: perchè dovremmo conformarci tutti a quello che fanno negli altri paesi? Il mondo è bello perché vario.
Si parlava di guardare all'estero senza neanche cercare in Italia. Eh, allora questo significa due cose:
- o si parte prevenuti, e quindi non ci si può neanche lamentare del fatto che in Italia non ci sia lavoro;
- o si ha voglia di andare all'estero per altre ragioni, non perché in Italia SICURAMENTE non si trova lavoro.

Siccome non sono mai sazio d'informazioni, mi son preso la briga di informarmi presso alcuni miei docenti. La situazione non me l'hanno descritta come avete fatto qui: ci sono difficoltà, ma non è un disastro. Forse la voglia di farla passare come catastrofica deriva proprio dal fatto che, come dicevate prima, ci sono troppi che non cercano neanche in Italia.
Scelte personali, ci mancherebbe. Ma se neanche ci provano, che senso ha lamentarsi?

Quando vedo i ricercatori della mia università alle macchinette del caffè (li vedo solo lì perché non vado nei laboratori) o nei corridoi, mi domando sempre, infatti, dove siano tutte queste brutture nel sistema italiano. Infatti li vedo sempre sereni, ridono, scherzano, si comportano normalmente e chiacchierano tranquillamente tra loro. Non mi sembrano così afflitti come dite!
Mi è capitato solo una volta di trovarmi nell'atrio di un piano in cui ci sono i laboratori. Beh, direi che sono gli ambienti più accoglienti dell'università, con tutti i comfort che ci ho visto!
Quindi la situazione non è così terribile, almeno da quello che ho visto io! Mi sembra assurdo immaginare che in quei laboratori lì si ricicli la cartapesta, se nell'atrio ci sono le decorazioni che si vedono nelle ville di lusso!

Poi magari da altre parti è diverso, comunque preciso che NON frequento (e ne vado fiero) un'università privata.
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chick80
Moderatore

DNA

Città: Edinburgh


11491 Messaggi

Inserito il - 26 gennaio 2012 : 16:43:52  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di chick80 Invia a chick80 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Quando vedo i ricercatori della mia università alle macchinette del caffè (li vedo solo lì perché non vado nei laboratori) o nei corridoi, mi domando sempre, infatti, dove siano tutte queste brutture nel sistema italiano. Infatti li vedo sempre sereni, ridono, scherzano, si comportano normalmente e chiacchierano tranquillamente tra loro. Non mi sembrano così afflitti come dite!


E vabbè, ma è normale, nessuno ha mai detto che in Italia i ricercatori sono in depressione... uno si arrangia con quello che ha e fa quello che può. E si può fare bene, molto bene, anche con poco, nessuno ha mai detto il contrario. Poi non è che per forza uno deve passare la vita a lamentarsi, altrimenti si suiciderebbero tutti.

Quello che stiamo cercando di dire è che il sistema italiano è ridicolo quando comparato a quello che si vede in altri Paesi. Dalla disponibilità di fondi alle pratiche burocratiche per gestire soldi, animali, studenti, stipendi etc.

In media ci sono MOLTI meno fondi che all'estero. Ci sono laboratori che hanno i soldi, anche lab piccoli, certo, ma non è il caso medio. E poi bisogna vedere cosa bisogna dire "hanno i soldi". Se uno si deve sbattere 6 mesi per scrivere un grant da 20000 euro che è già stato assegnato a priori, ne vale davvero la pena?
Non ho sentito in nessun altro paese di postgrad che vanno a lavorare in lab gratis. Ma stiamo scherzando? Sono queste le cose che non vanno in Italia e, mi spiace dirlo, ma non cambieranno nel prossimo futuro.

Tu puoi essere il ricercatore più figo del mondo e portarti i tuoi fondi esterni, ma ti ritrovi sempre nel frustrante sistema italiano.

Citazione:
Mi è capitato solo una volta di trovarmi nell'atrio di un piano in cui ci sono i laboratori. Beh, direi che sono gli ambienti più accoglienti dell'università, con tutti i comfort che ci ho visto!
Quindi la situazione non è così terribile, almeno da quello che ho visto io! Mi sembra assurdo immaginare che in quei laboratori lì si ricicli la cartapesta, se nell'atrio ci sono le decorazioni che si vedono nelle ville di lusso!


Sinceramente la decorazione dell'edificio dove sto io è molto più scarna di quella di vari lab italiani che conosco, pubblici o privati. Purtroppo la deco non rientra nei budget ricerca.
Più che la presenza di sedie Luigi XVI, dovresti andare a guardare la quantità di anticorpi nei freezer

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Genaux1989
Utente

Landscape



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Inserito il - 27 gennaio 2012 : 13:56:25  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Genaux1989 Invia a Genaux1989 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Non so quanti anticorpi ci siano nei freezer, comunque sopra si parlava di gente sempre scontenta e affranta. A parte questo, comunque, io direi che se tutti ragionano come ho visto fare in questa discussione, è abbastanza ovvio che nessuno proverà mai neanche a sforzarsi un minimo per migliorare le cose che non funzionano nel sistema italiano, e quindi queste, proprio per un motivo LOGICO, non miglioreranno mai.
Siamo di fronte a due scelte: o miglioriamo il Paese, o ne facciamo a meno. Si tratta della realtà.

"Sono queste le cose che non vanno in Italia e, mi spiace dirlo, ma non cambieranno nel prossimo futuro."

Prendiamo tutti atto del tuo pensiero, e certamente lo rispettiamo. Se un giorno, però, le cose anche solo INIZIASSERO a cambiare, certamente sarà grazie a coloro che in Italia ci sono rimasti. D'altro canto, come si può pretendere di risolvere i problemi dell'Italia, se si va a portare PIL alla Germania o all'Inghilterra?

Preciso: le mie affermazioni possono sembrare quasi delle accuse, ma non lo sono. Come dicevo, io rispetto (ovviamente) le scelte di tutti e le scelte di chiunque decida di partire per l'estero e portare PIL ad altre nazioni, ma rispetto anche le scelte di coloro che ci credono e che in Italia preferiscono rimanerci.
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0barra1
Utente Senior

Monkey's facepalm

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Inserito il - 27 gennaio 2012 : 14:31:10  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di 0barra1 Invia a 0barra1 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ti giuro, non mi sento attaccato ma proprio non capisco come degl under 35 possano cambiare la situazione del paese rimanendo in lab italiani. Più che lavorare non possono fare: d'altronde chi resta lavora e anche bene a giudicare dalla produttività degli scienziati italiani. Ai piani alti questa gente non ci va, pero'

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Ale_90
Utente Junior



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Inserito il - 27 gennaio 2012 : 14:46:42  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ale_90 Invia a Ale_90 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Genaux1989

"Sono queste le cose che non vanno in Italia e, mi spiace dirlo, ma non cambieranno nel prossimo futuro."

Prendiamo tutti atto del tuo pensiero, e certamente lo rispettiamo. Se un giorno, però, le cose anche solo INIZIASSERO a cambiare, certamente sarà grazie a coloro che in Italia ci sono rimasti. D'altro canto, come si può pretendere di risolvere i problemi dell'Italia, se si va a portare PIL alla Germania o all'Inghilterra?




Quando nel mio post precedente ho elencato due episodi a caso (Fermi e Montalcini) era per palesare che le cose sono rimaste più o meno paragonabili dal ventennio fascista, il che mi permette di dedurre con un buon grado di confidenza che la barca della ricerca italiana continuerà ad imbarcare acqua.
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chick80
Moderatore

DNA

Città: Edinburgh


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Inserito il - 27 gennaio 2012 : 14:59:12  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di chick80 Invia a chick80 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Non so quanti anticorpi ci siano nei freezer, comunque sopra si parlava di gente sempre scontenta e affranta.

No, si parla di non poter fare il proprio lavoro. Personalmente a me non piace l'idea di avere un posto fisso se poi devo stare lì a girarmi i pollici perchè non ho soldi per lavorare... (vedi programmi di "ritorno dei cervelli")

Citazione:
Prendiamo tutti atto del tuo pensiero, e certamente lo rispettiamo. Se un giorno, però, le cose anche solo INIZIASSERO a cambiare, certamente sarà grazie a coloro che in Italia ci sono rimasti.


Assolutamente no. Se le cose giammai cambieranno, sarà grazie a qualche politico illuminato (ed è per questo che non cambieranno nel futuro prossimo).

Citazione:
D'altro canto, come si può pretendere di risolvere i problemi dell'Italia, se si va a portare PIL alla Germania o all'Inghilterra?


Perchè qualcuno si renderà conto che in Italia non ci stanno più ricercatori e farà qualcosa (di serio) per farli tornare? Colpisce decisamente di più un ricercatore che se ne va dall'Italia piuttosto che uno che fa una giornata di sciopero. Di cui a nessuno gliene frega una cippa (e non dire che non è vero... l'abbiamo visto molte volte). In Italia (giustamente) fanno paura gli scioperi di agricoltori e camionisti. I dipendenti delle ferrovie fanno scoop se fanno lo sciopero della fame. I ricercatori? Bah, che lavorino o meno non cambia niente all'uomo della strada.

PS: immagino che il tuo punto di vista derivi in parte dal fatto che non hai mai dovuto scrivere un grant o un budget per un progetto scientifico.

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Martin.diagnostica
Utente Attivo

H. pylori



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Inserito il - 27 gennaio 2012 : 18:13:45  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Martin.diagnostica Invia a Martin.diagnostica un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Genaux1989
"Sono queste le cose che non vanno in Italia e, mi spiace dirlo, ma non cambieranno nel prossimo futuro."

Prendiamo tutti atto del tuo pensiero, e certamente lo rispettiamo. Se un giorno, però, le cose anche solo INIZIASSERO a cambiare, certamente sarà grazie a coloro che in Italia ci sono rimasti. D'altro canto, come si può pretendere di risolvere i problemi dell'Italia, se si va a portare PIL alla Germania o all'Inghilterra?



Il punto è che se le persone che hanno passione per la ricerca (come me) decidono di non emigrare o di non cambiare lavoro (come me) pensi sul serio che riuscirebbero a cambiare la situazione. In che modo secondo te i cervelli in gabbia potrebbero riuscire a cambiare questo paese? Se queste persone rimanessero in Italia credi davvero che potrebbero indurre un aumento del PIL?
Io credo che sprecherebbero solo il loro potenzialità e le loro professionalità
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Genaux1989
Utente

Landscape



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Inserito il - 27 gennaio 2012 : 18:57:19  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Genaux1989 Invia a Genaux1989 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da chick80


immagino che il tuo punto di vista derivi in parte dal fatto che non hai mai dovuto scrivere un grant o un budget per un progetto scientifico.


C’era bisogno di precisarlo? Sono uno studente, grazie che “non hai mai dovuto scrivere un grant o un budget per un progetto scientifico”; comunque, se questo era un modo per dire che non ho diritto ad esprimere la mia opinione, lascio volentieri la discussione, ma senza intento polemico: oggettivamente è vero che in capitolo non ho voce alcuna, però pensavo che dire comunque come la penso fosse possibile. Tra l’altro io parlo alla luce delle MIE conoscenze, non pretendo di fare affermazioni da intendersi in termini assoluti, e mi sembrava (se non è così lo dico) di aver scritto che, oltre ad osservare, mi sono anche informato presso alcuni docenti laureati in scienze biologiche, i quali non mi hanno dato l’idea di una situazione tanto catastrofica quanto quella che vedo descritta qui.


Citazione:
Messaggio inserito da Martin.diagnostica


In che modo secondo te i cervelli in gabbia potrebbero riuscire a cambiare questo paese? Se queste persone rimanessero in Italia credi davvero che potrebbero indurre un aumento del PIL?
Io credo che sprecherebbero solo il loro potenzialità e le loro professionalità

Proprio per via del discorso fatto da chick80, rispondere alla prima domanda mi risulta un po’ complicato, però immagino che su tutti quelli che qui in Italia restano – che ovviamente non devono necessariamente avere la TUA visione delle cose, in materia – almeno una piccola percentuale di persone che sono convinte di poter migliorare l’Italia ci sia. E, de facto, se non ci fossero loro, l’Italia sarebbe un posto deserto, nel vostro settore (cosa che non è). Ma poi scusa, tu non avevi detto da altre parti (se sbaglio - possibilissimo - correggimi) di non occuparti di ricerca? Se è così, cosa c’entra il tuo discorso? Allora non sto parlando di te: io parlo espressamente di coloro che si occupano di ricerca, non solo che la amano.
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Martin.diagnostica
Utente Attivo

H. pylori



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Inserito il - 27 gennaio 2012 : 19:24:33  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Martin.diagnostica Invia a Martin.diagnostica un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Genaux1989
Citazione:
Messaggio inserito da Martin.diagnostica


In che modo secondo te i cervelli in gabbia potrebbero riuscire a cambiare questo paese? Se queste persone rimanessero in Italia credi davvero che potrebbero indurre un aumento del PIL?
Io credo che sprecherebbero solo il loro potenzialità e le loro professionalità

Proprio per via del discorso fatto da chick80, rispondere alla prima domanda mi risulta un po’ complicato, però immagino che su tutti quelli che qui in Italia restano – che ovviamente non devono necessariamente avere la TUA visione delle cose, in materia – almeno una piccola percentuale di persone che sono convinte di poter migliorare l’Italia ci sia. E, de facto, se non ci fossero loro, l’Italia sarebbe un posto deserto, nel vostro settore (cosa che non è).


La mia visione delle cose (sia ben chiaro una visione con cognizione di causa) non ha importanza. Non hai risposto alla mia domanda. Un cervello in gabbia come può cambiare l'Italia?
Citazione:

Ma poi scusa, tu non avevi detto da altre parti (se sbaglio - possibilissimo - correggimi) di non occuparti di ricerca? Se è così, cosa c’entra il tuo discorso? Allora non sto parlando di te: io parlo espressamente di coloro che si occupano di ricerca, non solo che la amano.



Assolutamente falso! ho fatto ricerca (l'ho spiegato nel mio 1 intervento di questa discussione) , ho anche qualche pubblicazione, poi però mi sono trovato di fronte ad una scelta: emigrare o cambiare lavoro. Mi sono riconvertito nel laboratorio diagnostico.
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chick80
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Inserito il - 27 gennaio 2012 : 19:32:21  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di chick80 Invia a chick80 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
C’era bisogno di precisarlo? Sono uno studente, grazie che “non hai mai dovuto scrivere un grant o un budget per un progetto scientifico”; comunque, se questo era un modo per dire che non ho diritto ad esprimere la mia opinione, lascio volentieri la discussione, ma senza intento polemico: oggettivamente è vero che in capitolo non ho voce alcuna, però pensavo che dire comunque come la penso fosse possibile.


Miiiii.... non ti si può proprio dire niente che ti offendi! Ti sto solo dicendo che andando avanti nella tua carriera vedrai altre cose che ti faranno probabilmente cambiare idea, non sto dicendo che non devi dire la tua. E te lo dico perchè quando ero studente consideravo le cose in maniera diversa, tutto qui.

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Genaux1989
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Inserito il - 27 gennaio 2012 : 21:24:40  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Genaux1989 Invia a Genaux1989 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Per Martin.diagnostica:
Certamente la tua è una visione con cognizione di causa, differentemente dalla mia; tuttavia io ho portato la visione (penso con altrettanta cognizione di causa) delle cose di altre persone (docenti della mia università) che sembra diversa dalla tua.

Per chick80:
Non mi sono offeso!
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chick80
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Gli americani vanno in Cina

www.nature.com/naturejobs/science/articles/10.1038/nj7382-535a

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