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chick80
Moderatore

DNA

Città: Edinburgh


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Inserito il - 15 giugno 2007 : 07:42:29  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di chick80 Invia a chick80 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Questo non è vero. All'estero apprezzano tantissimo i ricercatori italiani proprio perchè hanno una preparazione più generale.
Molti di questi ultraspecialisti messi davanti ad un problema che esula un po' dal loro campo non sanno più che fare. L'italiano in qualche modo comunque si arrangia.

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n/a
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Inserito il - 15 giugno 2007 : 08:04:31  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di n/a  Rispondi Quotando
Io mi riferivo al lavoro in Italia.
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chick80
Moderatore

DNA

Città: Edinburgh


11491 Messaggi

Inserito il - 15 giugno 2007 : 08:37:12  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di chick80 Invia a chick80 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ok, allora ti posso dare ragione. E' solo che io cerco sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno se posso....

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n/a
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488 Messaggi

Inserito il - 15 giugno 2007 : 11:36:05  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di n/a  Rispondi Quotando
Il punto è: perchè dobbiamo andare via, visto che in Italia c'è bisogno di lavoro?
Nel momento in cui, durante l'attività di biologo nutrizionista, eseguo un medline, rilevo un caso di "pork- cat syndrome" e consiglio alla persona che mi si è rivolta (positiva per IgE all'epitelio di gatto) di non consumare carne di maiale se non prima di aver eseguito un rast (rast esame di dosaggio delle IgE) per la carne suina io faccio il mio lavoro di scienziato e rendo concretamente utilizzabili dati scientifici dalle persone.
E dobbiamo scappare perchè i medici pretendono di essere gli unici ad occuparsi di nutrizione o di valutare un test sui ROS (sono anche microbiologo)?
Non è possibile, il biotecnologo non può essere un super tecnico di laboratorio.
C'è una bellissima laurea triennale in tal senso.

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Dionysos
Moderatore

D

Città: Heidelberg


1913 Messaggi

Inserito il - 15 giugno 2007 : 14:22:09  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Dionysos  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Dionysos Invia a Dionysos un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Probabilmente sarò poco arrivato, ma non ho ancora capito quale sia
l'utilità pratica del terrorismo informativo da te incessantemente
perpetrato, ancel. A che fine questa campagna di scoraggiamento
per le iscrizioni a biologia/biotech/ecc.? Escludento l'intento da
buon samaritano, non credo che tu non lo faccia solo per ressentiment.

Volere libera : questa é la vera dottrina della volontà e della libertà
(F.W. Nietzsche)

Less Jim Morrison, more Sean Morrison!


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n/a
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Inserito il - 15 giugno 2007 : 17:39:45  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di n/a  Rispondi Quotando
Non è terrorismo, è informazione: è la realtà.
Ciò detto ciascuno fa ciò che vuole, es. a) fregarsene; b) boicottare le iscrizioni all'università fino a quando non si ridefiniscono le figure professionali; c) mobilitazione di altro tipo.
Molti biologi (laurea nuovo ordinamento) si sono iscritti a medicina.
Dei biotecnologi hanno fatto lo stesso. Il corso di laurea in medicina ha il record di iscrizioni di ultratrentenni.
D'altro canto Silvia da Milano (se non ricordo male) "biotech che a cui non piace il laboratorio" svolge un altro lavoro (sempre nel settore).
Inoltre nel thread si chiedevano informazioni sulle scuole di specializzazione.
Ho riportato la mia esperienza (senza aggiungerci o toglierci nulla) da specialista con lode, un altro specialista "microbo" ha confermato il dato.
Ben vengano informazioni diverse.
Ma solo il 10% dei laureati in biologia si iscrive all'albo (dato ONB) cioè fa il biologo e relativamente al reddito medio le testutali parole di un rappresentante nazionale ONB furono "ci sono molti biologi morti di fame".
Il fatto che i biologi (stesso ordine dei biotecnologi) stiano uscendo dalla sanità è confermato da:
- dichiarazioni congresso nazionale biologi, Bellaria 2005 (io c'ero);
- editoriali periodico ONB;
- dichiarazioni di rappresentanti ONB ai colleghi che si aprrestano ad effettuare l'esame di stato (e tipo di prove effettuate).
Questi sono i dati che ho io.
Vorrei tanto che qualcuno smentisse.
Mi sembra di essere un marinaio sulla tolda del Titanic che urla "occhio all'iceberg".
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Dionysos
Moderatore

D

Città: Heidelberg


1913 Messaggi

Inserito il - 15 giugno 2007 : 18:19:51  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Dionysos  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Dionysos Invia a Dionysos un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Quindi tu stai incitando implicitamente al boicottaggio delle iscrizioni?
Oppure sei per l'opzione c) ?

Citazione:
Il punto è: perchè dobbiamo andare via, visto che in Italia c'è bisogno di lavoro?

Andarsene via è l'opzione d).
Credo che la comune risposta alla tua domanda possa essere: andarsene via è cosa lecita,
perchè un paese che ha bisogno di lavoro ma non sa offrirlo adeguatamente, potrebbe
non essere paese nel quale mi/ci aggrada lavorare. A meno che tu non intenda dire
che uno, restando, contribuisca sostanzialmente a migliorare la situazione. E'così?

Volere libera : questa é la vera dottrina della volontà e della libertà
(F.W. Nietzsche)

Less Jim Morrison, more Sean Morrison!


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n/a
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Inserito il - 15 giugno 2007 : 18:28:43  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di n/a  Rispondi Quotando
Se i professori delle facoltà di scienze fanno pressione al fine di ampliare le competemze e consentire ai biologi, biotecnologi, biochimici di lavorare (senza far diventare camerieri dei medici persone che hanno un titolo delle stesso livello) bene. Altrimenti qualcosa bisogna fare e come biologi nutrizionisti qualcosa faremo.
Un laureato in biotech avrà la competenza a interpretare un esame di laboratorio o no, e se no ditemi la differenza con un tecnico di laboratorio biomedico-
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chick80
Moderatore

DNA

Città: Edinburgh


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Inserito il - 15 giugno 2007 : 23:25:18  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di chick80 Invia a chick80 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Io sono laureato in biotch e non ho le competenze per interpretare un esame di laboratorio. Sono certo che se stessi 6 mesi in un laboratorio di analisi e mi mettessi a studiare biochimica clinica applicata acquisirei queste competenze.

Un biotech ha le competenze per andare a lavorare su analisi di SNP, creazione di animali transgenici, analisi di proteomica, analisi di microarray, biofermentazioni per la produzione di farmaci, generazione di piante transgeniche, analisi di pathways cellulari, analisi strutturali di proteine (NMR, massa e compagnia bella). Mi sembra ci sia una grossa differenza con un tecnico di laboratorio biomedico. Just my 5c.

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zio
Utente Junior


Città: Napoli (IRAQ)


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Inserito il - 15 giugno 2007 : 23:53:31  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di zio Invia a zio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
e intanto, in Italia il biotech/il biologo/l'agronomo/il chimico/il farmacista/il veterinario/il Giardiniere/il parcheggiatore e il cameriere (con il massimo rispetto per tutte le suddette professioni) TUTTI dico TUTTI farebbero e fanno carte false per poter fare il TECNICO SANITARIO DI LABORATORIO BIOMEDICO!!!
che italietta

zio
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n/a
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488 Messaggi

Inserito il - 16 giugno 2007 : 07:03:11  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di n/a  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da chick80

Io sono laureato in biotch e non ho le competenze per interpretare un esame di laboratorio. Sono certo che se stessi 6 mesi in un laboratorio di analisi e mi mettessi a studiare biochimica clinica applicata acquisirei queste competenze.


Un biotech ha le competenze per andare a lavorare su analisi di SNP, creazione di animali transgenici, analisi di proteomica, analisi di microarray, biofermentazioni per la produzione di farmaci, generazione di piante transgeniche, analisi di pathways cellulari, analisi strutturali di proteine (NMR, massa e compagnia bella). Mi sembra ci sia una grossa differenza con un tecnico di laboratorio biomedico. Just my 5c.


Sai come finirà? Assumeranno i tecnici di laboratorio e poi, quelli un po' più svegli, faranno anche i biotecnologi nei laboratori ospedalieri (magari acquisendo la specialistica lavorando).
Già quando ero al policlinico le metodiche erano allestite indifferentemente da tecnici e biologi.
Al biotecnologo resterà l'industria farmaceutica: è sviluppata in Italia?
PS: non ci tengo a fare il tecnico ma è vero che praticamente tutti i tecnici dopo un paio di anni dal diploma lavorano con contratti a tempo indeterminato.
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lavinia
Nuovo Arrivato

panda

Prov.: na
Città: napoli


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Inserito il - 16 giugno 2007 : 10:35:39  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di lavinia Invia a lavinia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da ancelkeys

Non è terrorismo, è informazione: è la realtà.
Ciò detto ciascuno fa ciò che vuole, es. a) fregarsene; b) boicottare le iscrizioni all'università fino a quando non si ridefiniscono le figure professionali; c) mobilitazione di altro tipo.
Molti biologi (laurea nuovo ordinamento) si sono iscritti a medicina.




quindi a livello teorico mi converrebe iscrivermi alla facoltà di medicina e chirurgia piuttosto che ad una scuola di specializzazione, soprattutto se si tratta di scienza dell'alimentazione (considerando anche il fatto che mi sembra che quest'ultimo titolo non abbia equivalenze nè equipollenze con altri titoli)???
beh...la vedo nera.......

I nostri dubbi sono traditori, e ci fanno perdere il bene che potremmo ottenere perché abbiamo paura di tentare. (W. Shakespeare)
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zio
Utente Junior


Città: Napoli (IRAQ)


120 Messaggi

Inserito il - 16 giugno 2007 : 11:07:24  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di zio Invia a zio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Sai come finirà? Assumeranno i tecnici di laboratorio e poi, quelli un po' più svegli, faranno anche i biotecnologi nei laboratori ospedalieri (magari acquisendo la specialistica lavorando).


!magari assumessero! sai, ci sono decine di migliaia di tecnici che ondeggiano tra disoccupazione totale e decenni di precariato tra cococo, cocopro, boerse di studio, ricerche ecc... i più fortunati hanno un cotratto a termine ma a tutti nessuno farà credito
i "più svegli" forse volevi dire i più "fessi" ,nel senso che qualcuno (tipo il dirigente che non ha autorevolezza) approfitta della "passione" facendogli fare il lavoro che spetterebbe a lui, prendendosi solo gli eventuali meriti piuttosto che scaricare i demeriti al personale tecnico.
ps stai tranquillo che attualmente a noi laureati di primo livello, la specialistica servirà solo per "passione" o per dare più (ha chi ha il complesso)valore al titolo di Dott. tanto contestato dai medici e non solo.(magari di questo argomento ne avete già parlato se no se ne potrebbe discutere).
un saluto a tutti

zio
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zio
Utente Junior


Città: Napoli (IRAQ)


120 Messaggi

Inserito il - 16 giugno 2007 : 12:46:50  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di zio Invia a zio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
.(magari di questo argomento ne avete già parlato se no se ne potrebbe discutere).

scusatemi, vedo che di quest'argomento già se n'è parlato nlla sezione "discussioni" (ho trovato i topic con la funzione "cerca" del forum)
xò credo che la questione non sia chiusa per quanto riguarda l'inserimento nel mondo del lavoro.

zio
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488 Messaggi

Inserito il - 16 giugno 2007 : 14:18:47  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di n/a  Rispondi Quotando
quindi a livello teorico mi converrebe iscrivermi alla facoltà di medicina e chirurgia piuttosto che ad una scuola di specializzazione, soprattutto se si tratta di scienza dell'alimentazione (considerando anche il fatto che mi sembra che quest'ultimo titolo non abbia equivalenze nè equipollenze con altri titoli)???
beh...la vedo nera.......
[/quote]

a livello pratico ti conviene iscriverti a medicina e poi specializzarti (come medico) in patologia clinica.
Ti faccio degli esempi pratici:
- sono state messe a punto delle metodiche di laboratorio per il dosaggio dei radicali liberi, immediatamente i medici hanno ribadito che la valutazione del test è da considerarsi atto medico;
- tutto cio' che riguarda l'uomo, secondo i medici, è da considerarsi atto medico.
Non succede in nessun paese al mondo una porcheria del genere, in italia sì.
Alcuni giorni fa il prof. del toma diede pubblicamente degli incapaci ai biologi nutrizionisti (sulla sezione online di repubblica) - articolo poi rimosso- perchè la dieta è atto medico.
"A tutela della salute del cittadino contro chi si improvvisa (compresi i biologi secondo l'esimio)" e le diete da settimanale.
Detto che la "dieta del minestrone" (biochimicamente un obrobrio) è stata realizzata da un MEDICO (specialista in psichiatria, probabilmente seguendo le indicazioni di un paziente): dottor mandatori che la fece pubblicare sui settimanali (tanto cari a del toma); detto che il biologo può elaborare diete solo se iscritto alla sezione A dell'albo (quindi un laureato magistrale, al pari del medico -).
Detto che non comprerò mai più un libro di del toma, nè pagherò un corso ecm in cui ci sia del toma.
Detto che stiamo cercando di far prendere posizione al dottor cestaro (biologo, direttore della scuola di specializzazione in scienza dell'alimentazione di milano).
Detto che un biologo specialista (minimo 9 anni di università) ha meno competenze di un medico non specialista (un laureato che si apre uno studio e si iscrive all'albo).
Detto che molti biologi sono finiti ad insegnare in scuole recupero anni a 11 euro/ora mentre un medico non specialista prende (in nero) 70 euro per infilare un tubo nel sedere di una persona e fargli un clistere (idrocolonterapia: atto medico).
Detto che gli integratori (con una quantità decente di principio attivo) sono registrati come farmaci da banco (e quindi il loro consumo può essere indicato solo dal medico).
Detto che l'agopuntura è atto medico (si diventa agopuntori frequentando una scuola di durata trinnale con lezioni al fine settimana a cui ci si può iscrivere al quarto anno di medicina, nessun medico aspetta di terminare la scuola prima di iniziare a pungere le persone).
Ribadito che l'italia è l'unico paese al monodo in cui è stato allestito un sistema a titoli progressivi (laurea, master primo livello, laurea specialistica, master secondo livello, dottorati/specializzazioni) ma si è mantenuto in vigore il sistema ordinistico per cui è l'ordine professionale, e quindi la laurea specialistica, che determina le competenze, ERGO SI STUDIA PER NIENTE.Capirai perchè consigliamo a tutti di diventare medici.
Infatti l'Italia ha il numero di medici maggiore del mondo.
E c'è una fuga dalle facoltà scientifiche, chissa percbè? Forse perchè un PhD ha meno competenze di un estetista sul mercato del lavoro? O perchè l'Italia è l'unico paese in cui l'obiezione "scientifica" elevata dalla classe medica alla dieta zona è stata: "il suo autore non è un medico (PhD in biochimica, nessun medico statunitense si sarebbe mai permesso di dire una simile oscenità, te lo dico anche perchè ho lavorato con medici statunitensi)".
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Inserito il - 16 giugno 2007 : 14:36:46  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di n/a  Rispondi Quotando
!magari assumessero! sai, ci sono decine di migliaia di tecnici che ondeggiano tra disoccupazione totale e decenni di precariato tra cococo, cocopro, boerse di studio, ricerche ecc... i più fortunati hanno un cotratto a termine ma a tutti nessuno farà credito
i "più svegli" forse volevi dire i più "fessi" ,nel senso che qualcuno (tipo il dirigente che non ha autorevolezza) approfitta della "passione" facendogli fare il lavoro che spetterebbe a lui, prendendosi solo gli eventuali meriti piuttosto che scaricare i demeriti al personale tecnico.
ps stai tranquillo che attualmente a noi laureati di primo livello, la specialistica servirà solo per "passione" o per dare più (ha chi ha il complesso)valore al titolo di Dott. tanto contestato dai medici e non solo.(magari di questo argomento ne avete già parlato se no se ne potrebbe discutere).
un saluto a tutti
[/quote]
E' una diretta conseguenza dello stato di cose.
Se un sacco di persone non possono lavorare a causa di vincoli ordinistici o guadagnano una miseria non produrranno reddito utilizzabile dal sistema pubblico per assumere dipendenti.
Nessuno si è reso conto che il problema non è redistribuire il reddito ma redistribuire il lavoro, consentendo a chi sa di lavorare.
Per scelta istituzionale si è deciso di agevolare alcune professioni rispetto ad altre.
Risultato impoverimento generale e progressivo del paese, ma su questo impoverimento generale alcune lobby si arricchiscono.
Prima fra tutti quella dei medici che opera in un settore in cui non si bada a spese (quale persona risparmia sulla salute?), è la regina dell'evasione, è totalmente impunita (la malasanità lo dimostra).
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zio
Utente Junior


Città: Napoli (IRAQ)


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Inserito il - 16 giugno 2007 : 15:06:50  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di zio Invia a zio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ok,me ne vado al mare...

zio
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chick80
Moderatore

DNA

Città: Edinburgh


11491 Messaggi

Inserito il - 16 giugno 2007 : 15:17:29  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di chick80 Invia a chick80 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Io rimango sempre della mia opinione che non ci si iscrive ad una facoltà come medicina solo perchè dopo si trova più lavoro.
Se uno vuole fare il medico benissimo, ma se deve essere solo un ripiego sinceramente è una cosa che non riesco a comprendere. La professione del medico, così come quella del ricercatore dovrebbero essere fatte innanzitutto per passione e per voglia di curare (nel caso del medico) o di comprendere come funzionano le cose (nel caso del ricercatore). Non si può essere un buon medico o un buon ricercatore senza passione.

Personalmente io non potrei mai fare il medico e non mi importa se per diversi anni non guadagnerò mai tanto come un medico. Sto facendo quello che ho sempre voluto fare, sono contento, e lo rifarei mille volte. Poi ovviamente ognuno fa quello che vuole della propria vita e della propria carriera. Io preferisco fare quello che mi piace anche se mi pagano poco, piuttosto che fare un lavoro che non mi piace e guadagnare tanto.

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n/a
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488 Messaggi

Inserito il - 16 giugno 2007 : 17:31:38  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di n/a  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da chick80

Io rimango sempre della mia opinione che non ci si iscrive ad una facoltà come medicina solo perchè dopo si trova più lavoro.
Se uno vuole fare il medico benissimo, ma se deve essere solo un ripiego sinceramente è una cosa che non riesco a comprendere. La professione del medico, così come quella del ricercatore dovrebbero essere fatte innanzitutto per passione e per voglia di curare (nel caso del medico) o di comprendere come funzionano le cose (nel caso del ricercatore). Non si può essere un buon medico o un buon ricercatore senza passione.

Personalmente io non potrei mai fare il medico e non mi importa se per diversi anni non guadagnerò mai tanto come un medico. Sto facendo quello che ho sempre voluto fare, sono contento, e lo rifarei mille volte. Poi ovviamente ognuno fa quello che vuole della propria vita e della propria carriera. Io preferisco fare quello che mi piace anche se mi pagano poco, piuttosto che fare un lavoro che non mi piace e guadagnare tanto.



Il problema è che la scelta non è tra fare ciò che piace e guadagnare poco e fare il medico e guadagnare molto, la scelta è tra lavorare e non lavorare.
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zio
Utente Junior


Città: Napoli (IRAQ)


120 Messaggi

Inserito il - 16 giugno 2007 : 19:17:24  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di zio Invia a zio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

Citazione:
Nessuno si è reso conto che il problema non è redistribuire il reddito ma redistribuire il lavoro, consentendo a chi sa di lavorare.

su questo mi trovi daccordissimo,

Citazione:
Il problema è che la scelta non è tra fare ciò che piace e guadagnare poco e fare il medico e guadagnare molto, la scelta è tra lavorare e non lavorare.

la differenza è avere l'opportunità per esprimere la passione per entrambe le professioni,
Citazione:
Sto facendo quello che ho sempre voluto fare, sono contento, e lo rifarei mille volte

tu chick se già fortunato che hai avuto una meritatissima opportunità ed è bellissimo ciò che dici, ma conosco gente che non è riuscita ad entrare a medicina perchè erano figli di nessuno e hanno dovuto "ripiegare" su un altro corso di studio e allora questi come li chiamiamo: medici mancati o ricercatori forzati (ammesso che riescano ad entrare in questo giro)







zio
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Luci
Utente Junior

Blood Rose

Prov.: Lecce - Genova


172 Messaggi

Inserito il - 16 giugno 2007 : 19:17:31  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Luci  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Luci Invia a Luci un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Si ancelkeys,
ma bisogna anche considerare il fatto che si ha a che fare con la salute e la VITA delle persone.
A sto' punto,se proprio voglio guadagnare tanto e avere (magari) meno grane da un punto di vista burocratico (e parlo ovviamente di quelle del settore sanitario),vado a fare l'avvocato o il commercialista.
Oppure mi avvio all'attivita' imprenditoriale!!
Uno che magari non e' portato a fare il medico,a mettere direttamente le mani su un paziente o,chesso',per un altro qualsiasi motivo immaginabile e non, NON puo' fare un discorso simile...
Purtroppo ci son gia' troppi casi,a mio avviso,di gente che,per esempio,si va a prendere un diploma come infermiere professionale "giusto perche' son sempre molto richiesti" (= SI LAVORA)...e poi si assistono agli esiti SCHIFOSI di molti reparti ospedalieri.
Almeno qualcuno che ha un po' di sano buon senso che fa una scelta sicuramente coraggiosa lo vogliamo apprezzare o no?


Lu
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488 Messaggi

Inserito il - 17 giugno 2007 : 07:53:49  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di n/a  Rispondi Quotando
Infatti l'Italia è il paese con il maggior numero di medici in europa ed il peggior sistema sanitario.
Adesso i medici stanno lavorando per toglierci il settore nutrizione.
Inoltre i biologi non riescono a formare un gruppo coeso. Se i 50.000 biologi si muovessero come un corpo unico quando uno di loro è attaccato (sia che sia un biotecnologo, un nutrizionista, un biologo marino o altro) le cose sarebbero diverse.
Con la salute delle persone hanno a che fare (a pieno diritto e con assoluta competenza) anche i biologi (mirobiologi, patologi clinici, nutrizionisti), e hanno pieno diritto di averne a che fare essendo dei laureati magistrali al pari del medico. I farmacisti hanno a che fare con la salute delle persone, i laureati in scienze motorie (l'attività fisica è anche una forma di terapia - dislipidemie, diabete mellito, ipertensione), gli osteopati, i chiropratici, i posturologi.
Quante persone sono sottoposte a terapie fisiche inutili perchè i fisiatri ed i fsioterapisti agiscono sul sintomo essendo incapaci di risalire all'errore di postura che lo determina? I terapisti occupazionali sono coloro che costruiscono gli ausilii per soggetti con disabilità. E in Italia sono pochi e malformati.
Un soggetto mieloleso viene scaricato dall'ospedale si ritrova incapace di autogestirsi nella propria abitazione (ti ritrovi un avvocato che non riesce a lavorare perchè nessuno gli ha insegnato una tecnica alternativa per scrivere nonostante la lesione) il risultato è la depressione ed un nuovo ricovero in condizioni peggiori rispetto al momento delle dimissioni.
Così si può dar lavoro alle quarantenni disoccupate per fare le badanti (badanti ignoranti che non sanno prevenire le piaghe da decubito e le conseguenti spese ospedaliere, oltre che le sofferenze per la persona).
Il medico non è dio, non è l'unico professionista che ha a che fare con la salute delle persone e anche se fosse (e non è) ciò non gli dà particolari privilegi (che spettano al malato, non al medico). Negli USA non ci sono privilegi per i medici, sono persone che guadagnano di più perchè studiano il doppio (8 anni vs 4) ma un PhD guadagna tanto quanto un medico (visto che studia altrettanto).
In molti Paesi del nord eutopa (ed in Svizzera e negli USA, in Australia) la terapia non è monopolio dei medici, con operatori non medici (naturopati, agopuntori, omeopati) che operano tranquillamente all'interno degli ospedali.
Non ho capito: cosa siamo francescani, viviamo di carità dopo aver studiato più dei medici perchè loro hanno a che fare con la salute? Che i medici facciano il loro e lo facciano molto meglio di quanto fanno visto che con i loro errori sono la prima causa di morte in italia (più degli incidenti stradali).
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Micky
Nuovo Arrivato



1 Messaggi

Inserito il - 09 gennaio 2008 : 19:24:53  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Micky Invia a Micky un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao a tutti!!!! Sono lauraeta in Biotecnologie Mediche e tra un mese devo sostenere l'esame di ammissione alle scuole di specializzazione in GENETICA MEDICA e in PATOLOGIA CLINICA presso l'Università di Napoli Federico II...per caso quacuno saprebbe dirmi dove posso procurarmi materiale da cui studiare e test su cui esercitarmi?
Grazie in anticipo!!!
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CignoNero
Nuovo Arrivato


Città: Genova


62 Messaggi

Inserito il - 11 gennaio 2008 : 12:24:46  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di CignoNero  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di CignoNero Invia a CignoNero un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao Micky... sto cercando anche io, ma nessuno mi dice nulla... sarà un segreto di stato??? O___O

Il vero ero si diverte da solo.

MA SARA' VERO??
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Vincenza
Nuovo Arrivato

Città: Ferrara


2 Messaggi

Inserito il - 25 gennaio 2008 : 13:08:34  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Vincenza Invia a Vincenza un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao io sono nuova, nel senso che mi sono appena iscritta a questo forum. Sto per laurearmi nella laurea specialistica in biomolecolare e cellulari e vorrei intraprendere la strada della scuola di specializzazione in genetica medica magari...qualcuno saprebbe darmi delle informazioni riguardo materiale da dove poter prepararsi ai test, a parte il sito www.mininterno.it...e soprattutto: è vero che è difficile entrare nelle scuole di specializzazioni?
Vincenza

Vincenza
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