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Bio
Nuovo Arrivato



55 Messaggi

Inserito il - 27 novembre 2007 : 22:32:11  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Bio Invia a Bio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Perfettamente d'accordo con caramella e Ayla....
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Ayla
Utente Junior

guardiano

Città: Wageningen


573 Messaggi

Inserito il - 27 novembre 2007 : 22:32:13  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ayla Invia a Ayla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da puccio

e logicamente se tu abiti a brindisi le possibilita di lavoro sono scarse e quindi e sottointeso che si debba spostare al nord.. ma quando abiti a Milano e non c e niente dove vai?




Vai all'estero. E se pure può sembrare una forzatura, e come dice Iside, non per tutti è semplice... diventa una questione di "selezione naturale" per così dire. Se sei il migliore, stai pur certo che in Italia un posto lo trovi (ma allora magari sei furbo abbastanza da fuggire di tuo). Se sei tra i migliori, forse avrai difficoltà - ecco il dramma - ma allora prendi e fai il sacrificio di lasciare amici e parenti e fare un passo per la tua carriera. So che sembro "vissuta" e " moralista", ma è la verità. Mi hanno insegnato che se voglio ottenere qualcosa, ce la devo mettere tutta e ci devo CREDERE. Se questo significa vedere i miei 4 volte all'anno - sia! Se significa terminare una relazione di tre anni - sia! Le scelte vanno fatte. Non ho mai dubitato di potercela fare. So com'è la situazione nella ricerca in Italia, so anche che probabilmente mi avrebbero anche dato un dottorato in un lab a Padova. Ma avevo troppa dignità per essere umiliata!
Leggevo ieri in una rivista per espatriati che molti paesi avanzati (tipo UK, Olanda, Svezia...) oggi come oggi puntano sull'industria del sapere (knowledge industry http://www.cpb.nl/nl/pub/cpbreeksen/cpbreport/1996_4/s2_5.htm ). L'articolo diceva che di fatto c'è scarsità di risorse umane in questo settore. Quindi non mi pare sia poi così oscuro il futuro... Su, cerchiamo di essere ottimisti e guardare al di là del proprio naso! Lo dico con il cuore, non sto insultando nessuno, capisco perfettamente le diverse frustrazioni ed ingiustizie, ma a piangersi addosso queste non si risolvono! Siamo stati anche educati (almeno negli ultimi anni) ad essere non solo cittadini italiani ma anche cittadini europei. E al di là delle Alpi c'è una realtà che non ci rifiuta!
Dei miei 30 compagni di corso della specialistica, credo che almeno la metà siano all'estero a fare il dottorato ora (soprattutto i migliori), chi in Svizzera, chi in Francia, Germania, Spagna, Danimarca, UK.
Ripeto: se lo vuoi - lo ottieni!
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Bio
Nuovo Arrivato



55 Messaggi

Inserito il - 27 novembre 2007 : 22:37:36  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Bio Invia a Bio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando


[/quote]

Se sei il migliore, stai pur certo che in Italia un posto lo trovi (ma allora magari sei furbo abbastanza da fuggire di tuo). Se sei tra i migliori, forse avrai difficoltà - ecco il dramma - ma allora prendi e fai il sacrificio di lasciare amici e parenti e fare un passo per la tua carriera.
Mi hanno insegnato che se voglio ottenere qualcosa, ce la devo mettere tutta e ci devo CREDERE.
Non ho mai dubitato di potercela fare. So com'è la situazione nella ricerca in Italia..
Ripeto: se lo vuoi - lo ottieni!
[/quote]
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Ayla
Utente Junior

guardiano

Città: Wageningen


573 Messaggi

Inserito il - 27 novembre 2007 : 22:37:44  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ayla Invia a Ayla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da fpotpot

stiamo diventando come i paesi africani,il brasile,i paesi asiatici, dove la gente è costretta ad emigrare per trovare lavoro [...]La nostra storia ha radici nella filosofia greca,nella letteratura latina,nell'inizio della chiesa cristiana,l'arte rinascimentale[...]
Ecco perchè ci si incazza tanto a vedere quest'italia...sprecata.
[...]
Finchè nn capiamo questo possiamo solo continuare a giocare a ò futbòl...



Ah, Sagge parole! Ottimo post davvero, fa riflettere! Soprattutto la conclusione... ma tu guarda dove vanno investiti i soldi del nostro paese! Credo che se usassero i soldi provenienti dalle tasse dei calciatori per pagare i ricercatori, noi scienziati saremmo alquanto ricchi!!
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Bio
Nuovo Arrivato



55 Messaggi

Inserito il - 27 novembre 2007 : 22:39:28  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Bio Invia a Bio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sn d'accordissimo con te Ayla!
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Ayla
Utente Junior

guardiano

Città: Wageningen


573 Messaggi

Inserito il - 27 novembre 2007 : 22:40:29  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ayla Invia a Ayla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie! Mi fai commuovere...
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Idriell
Nuovo Arrivato


Prov.: Bologna
Città: Bologna


83 Messaggi

Inserito il - 28 novembre 2007 : 21:39:19  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Idriell Invia a Idriell un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
wow fpotpot come siamo patriottici!!!! bè dai, per essere ottimisti, una mia amica è stata assunta due gg fa come informatore scientifico da una azienda....per sei mesi, però intanto è ben retribuita. dato che la formano, vedremo cosa avranno intenzione di fare, per ora la devono "testare" ;)

www.idrielll.spaces.live.com
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Ayla
Utente Junior

guardiano

Città: Wageningen


573 Messaggi

Inserito il - 28 novembre 2007 : 21:58:12  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ayla Invia a Ayla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Io mi sento poco o per nulla patriottica, ma concordo lo stesso con fpotpot nell'asserire che con i presupposti culturali che l'Italia ha, vedere questa decadenza del 21° secolo fa pensare! Sembra una presa in giro, sembra un riflesso di una totale indifferenza da parte della classe dirigente. Perché con la cultura che abbiamo (e di conseguenza i "cervelli") fa vergogna che ce ne andiamo all'estero così in tanti. Io sono la prima a incoraggiare la gente ad andarsene, per far capire che non è la fine del mondo emigrare se ciò ti dà migliori opportunità. Uno scienziato qualche tempo all'estero dovrebbe farlo comunque. Ma io sono stata spinta dall'orgoglio e dal non-patriottismo: penso di valere troppo per essere pagata quella miseria e non mi frega di fare "beneficienza" per un paese che non mi dà speranze! Chi mm' 'o fa fa'?
Tempo fa ci avevano fatto vedere una statistica secondo la quale l'Italia sarebbe in testa per il numero di brevetti (in europa), ma sul terzultimo gradino per i fondi stanziati in ricerca (%PIL). Ciò dice abbastanza non trovi!?
A volte mi chiedo dove e quando c'è stato il "corto circuito" a livello politico che abbia ridotto la ricerca a questi livelli così infimi? Perché non siamo riusciti a stare al passo con le altre nazioni? Che sia proprio per l'ecessivo orgoglio nazionale? Che sia perché non esistono lauree in inglese (tranne rarissimi casi forse)? Oggi l'ho detto al segretario della Graduate School della quale faccio parte come dottoranda e con il quale ho avuto un colloquio: non ci poteva credere... ma è stato garbato e ha detto "Aah, ma anche l'Italia ci arriverà presto!" Voi avete sentito per caso decreti simili in circolazione? A me non risulta, ma è anche vero che è da un anno che non ci sono!
Qui l'80% o più delle specialistiche sono obbligatoriamente in inglese, e tra quelle scientifiche penso il 100%. E lo stesso vale in tutti i paesi scandinavi e in Belgio.
Forse dovremmo metterci di impegno e stilare un'altra bella letterina da inviare al ministro! Oppure soltanto mandargli un'email con link a questo tipo di discussioni in giro per il forum, chissà che non si rendano conto coi loro occhi di com'è la realtà del ricercatore di prima persona!
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orcaimpetuosa
Utente Junior



234 Messaggi

Inserito il - 29 novembre 2007 : 01:33:28  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di orcaimpetuosa  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di orcaimpetuosa Invia a orcaimpetuosa un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
scusa eh, con tutto il rispetto per gli inglesi, ma col ca7zo che mi metto a studiare in un'altra lingua nel mio paese, l'inglese è importante perchè è fondamentale in ambito scientifico, ma noi dobbiamo trovare il modo di rilanciare il nostro paese per evitare di portare i cervelli altrove, non di studiare con lo scopo di andare altrove.
non sopporto quando parli con quei ricercatori e insegnanti che non sanno più come dire certe parole in italiano, se perdi la "corsia preferenziale" per la tua lingua, se ne va inevitabilmente anche parte della tua cultura, della tua identità.
so che molti di voi non saranno d'accordo su questo, ma fatemi lo stesso dire la mia
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Ayla
Utente Junior

guardiano

Città: Wageningen


573 Messaggi

Inserito il - 29 novembre 2007 : 09:37:19  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ayla Invia a Ayla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Non intendevo istituire i corsi della specialistica in inglese con lo scopo di poi andare altrove, ma anche di attirare altri cittadini europei a fare l'Erasmus in Italia e capire ció che si insegna! Penso sia il concetto che hanno qui, perché non sono poi tantissimi gli olandesi che vanno via dal loro paese, ma tutti sono capaci di capire chi viene da loro ed eventualmente non hanno problemi se devono fare un post-doc negli USA! E poi sarebbe utile anche per chi, rimanendo in Italia, si confronta con la stesura dei primi articoli o un convegno internazionale (anche a propostito di convegni: qui anche i convegni NAZIONALI sono tenuti in inglese, perché c'é sicuramente un 30% del pubblico che non é olandese ma lavora in Olanda)! La cultura italiana non verrebbe toccata ma l'Italia verrebbe arricchita! Se non sbaglio in un post precedente avevi detto che ti senti "inglesemente handicappato" - se fossi forzato a fare la specialistica in inglese questo non succederebbe...
Quanto ai ricercatori che non sanno come dire certe cose in italiano: se tu preferisci chiamarli "oligonucleotidi di innesco", va bene, ma nel resto del mondo li chiamano "primers" e secondo me é piú breve e + comprensibile!
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orcaimpetuosa
Utente Junior



234 Messaggi

Inserito il - 29 novembre 2007 : 23:24:48  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di orcaimpetuosa  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di orcaimpetuosa Invia a orcaimpetuosa un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
e secondo te perchè? è quasi il paese più ricco d'europa, è pieno di risorse, ma i paesi bassi sono un piccolo stato, nel mezzo dell'europa (fulcro dei flussi di popolazione) chi altro avrebbe interesse a studiare la loro lingua?
L'anno scorso ci sono stato, giusto una sera, certo non mi posso basare su questo per un giudizio, ma ho sentito parlare più inglese, tedesco e francese che neerlandese!
Se vai a fare l'erasmus in spagna, o in francia, non ti capita di seguire i corsi in inglese ma al massimo trovi chi è gentile a spiegarsi in inglese per capirlo meglio, addirittura se vai a barcellona non si degnano nemmeno di usare lo spagnolo perchè la loro identità culturale passa anche attarverso la loro lingua che altrimenti andrebbe persa col tempo.
è il principio che è sbagliato, io sono handicappato per l'inglese proprio perchè sono stato forzato a studiarlo fin da bambino, sono sicuro che se mi mettessi a studiare una lingua per diletto e interesse la saprei sicuramente molto meglio in meno tempo.
Studiamo l'inglese non perchè è una lingua eletta, ma perchè gli anglosassoni hanno direttamente e indirettamente colonizzato il mondo, e sostanzialmente in europa lo è perchè hanno vinto la seconda guerra mondiale.
Lo sapevi che a Malta fino a qualche decennio fa era ufficiale anche l'Italiano? ma l'hanno abolito perchè era giusto ufficilizzare la loro vera lingua, ciò nonostante tutti parlano forse di più l'inglese perchè il maltese nel mondo non lo parla quasi nessuno.
Cmq riguardo al non sapere parlare l'italiano, non mi riferivo a quegli esempi, è ovvio che i termini tecnici che nascono in una lingua è normale che rimangono tali.
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valia
Moderatore


Prov.: UK


1001 Messaggi

Inserito il - 29 novembre 2007 : 23:53:44  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di valia  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di valia Invia a valia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
chi altro avrebbe interesse a studiare la loro lingua?


Mmmm, vero! Ma non e' che l'Italia sia immensamente piu' grande eh? E chi e' interessato a imparare l'italiano?

Citazione:
io sono handicappato per l'inglese proprio perchè sono stato forzato a studiarlo fin da bambino


Ah! Quindi sarebbe meglio rendere tutti i corsi d'inglese facoltativi cosi' nessuno e' forzato a studiarlo? Ma allora facciamolo anche per la matematica e il latino, no?
A parte gli scherzi, chiaro che "vivendolo" si impara molto piu' velocemente, ma ovvio che bisogna studiarlo fin da piccoli!
Se poi fossimo meno pigri e guardassimo TV e leggessimo libri in lingua sarebbe molto piu' semplice. Ma di questo s'e' gia' parlato!

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valia
Moderatore


Prov.: UK


1001 Messaggi

Inserito il - 30 novembre 2007 : 00:00:01  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di valia  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di valia Invia a valia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Aggiungo dopo la modifica del tuo post:
- I motivi per cui si parla Inglese non contano! Conta che ora come ora bisogna saperlo, e siamo fotunati che c'è' andata bene, essendo facile!
- Francia e Spagna sono al nostro livello, si. Ma questo non vuol dire che siamo nel giusto!!!
- Qui non si parla di rendere ufficiale una seconda lingua. Siamo anni luce da questo in Italia. Si tratta solo di essere un po' piu' aperti e meno pigri!
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Ayla
Utente Junior

guardiano

Città: Wageningen


573 Messaggi

Inserito il - 30 novembre 2007 : 01:10:42  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ayla Invia a Ayla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Brava Valia... hai colpito nel centro!
Orcaimpetuosa, non capisco il concetto che la lingua non l'hai imparata perchè è da quando eri piccolo che hai dovuto studiarla... Non credo sia una grossa novità scientifica che la mente di un bambino è molto più "assorbente" e imparare una seconda lingua in tenera età è molto più semplice. Quindi stento a credere che quello sia il motivo. Più che altro potrei addirlo a insegnanti con scarsa preparazione sia nella lingua sia nella didattica stessa! Ma fatto sta che come durante la dominanza del latino come lingua colta, le diverse regioni dell'impero parlavano cmq la loro lingua, così anche ora nessuno ci dice di rinunciare all'italiano o ad acquisire l'inglese come seconda lingua ufficiale: solo che da un punto di vista strettamente pragmatico... sarebbe meglio rendere l'inglese una cosa NORMALE. Ti pare normale che l'autista della navetta che porta dall'aeroporto INTERNAZIONALE di Treviso (che figura come Venezia, una delle città più visitate al mondo) alla stazione, non sia in grado di capire una parola di inglese??? Eppure è successo! Qua anche nelle cittadine da 30mila abitanti ti sanno dare tutte le direzioni che vuoi: è questa la differenza!
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Stellina82
Nuovo Arrivato


Prov.: Napoli


43 Messaggi

Inserito il - 30 novembre 2007 : 10:23:10  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Stellina82 Invia a Stellina82 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao a tutti, concordo pienamente che la situazione è critica in Italia e che non c'è molta possibilità di inserirsi!
Io dalle mie esperienze avute (una delle quali sono stata sfruttata per 3 mesi con la speranza che mi dessero una borsa, ma poi è arrivata una meglio di me o con conoscenze migliori...non so!), sono laureata da un anno, ho pubblicazioni,comunicazioni a congressi e diciamo una buona esperienza di laboratorio, ma non è servito a molto, nessuno ti chiama!
Poi vi riporto anche le esperienze dei miei amici di università che forse presi dall'illusione (perchè purtroppo è solo un'illusione...) hanno tentato i concorsi di dottorato, ma chissà perchè un mio amico è arrivato 15 quando i posti erano 14...pura coincidenza o c'è un disegno divino che va oltre le nostre capacità di comprensione??!!
Il problema è che in Italia stiamo rovinati!
Io ho avuto difficoltà anche a trovare un lavoro part-time, adesso ce l'ho ma mi servirà per pagarmi gli studi di specializzazione, se entro!
Quindi è vero che non bisogna piangersi addosso,però dopo tanti anni di studio vorresti anche realizzarti e fare ciò che ti piace!


L'importante è crederci!!!
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chick80
Moderatore

DNA

Città: Edinburgh


11491 Messaggi

Inserito il - 30 novembre 2007 : 12:47:58  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di chick80 Invia a chick80 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Non per ripetere cose già dette mille volte... ma il problema non sono i ricercatori che se ne vanno dall'Italia, quello succede OVUNQUE nel mondo, il ricercatore tende ad essere una figura piuttosto "vagabonda". Il problema è che per ogni ricercatore che va all'estero ce ne dovrebbe essere uno che arriva dall'estero, ma questo in Italia non succede, tra le altre cose, anche per il problema della lingua.
Imparare l'inglese non è poi così difficile, è una lingua molto molto più semplice dell'italiano, e dopo due o tre mesi in un Paese anglofono volente o nolente l'inglese lo parli. Certo, magari non sei in grado di fare un comizio elettorale, ma almeno sai comunicare nelle cose di ogni giorno e alla fine è quello che ti serve.

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orcaimpetuosa
Utente Junior



234 Messaggi

Inserito il - 30 novembre 2007 : 19:07:18  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di orcaimpetuosa  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di orcaimpetuosa Invia a orcaimpetuosa un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
se penso alle cose che saprei di più se avessi studiato altro al posto dell'inglese!
e pensare che in epoca moderna l'italiano era una lingua intellettuale pur non esistendo l'italia.
Proprio ieri, guardando un pezzo del monologo di Beningni (verso il quale nn nutro particolare simpatia) ha detto una cosa che di solito non ci si pensa: "l'Italia è l'unico paese al mondo dove è nata prima la cultura della nazione".
Mi rendo conto che l'inglese al giorno d'oggi è necessario, ma non può essere un discriminante per la bravura di un professionista (ad eccezione che debba lavorarci)
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dallolio_gm
Moderatore


Prov.: Bo!
Città: Barcelona/Bologna


2445 Messaggi

Inserito il - 30 novembre 2007 : 20:44:08  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di dallolio_gm  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di dallolio_gm Invia a dallolio_gm un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da orcaimpetuosa

se penso alle cose che saprei di più se avessi studiato altro al posto dell'inglese!

ma scusa, come puoi dire questo?
Grazie all'inglese sei in grado di leggere articoli scientifici su riviste peer-reviewed, libri di testo scientifici, sei in grado di partecipare ad una mailing list o ad un forum straniero e capire i testi di canzoni in inglese (tipo quelli dei Nirvana).


Il mio blog di bioinformatics (inglese): BioinfoBlog
Sono un po' lento a rispondere, posso tardare anche qualche giorno... ma abbiate fede! :-)
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tommasomoro
Utente Junior



358 Messaggi

Inserito il - 30 novembre 2007 : 20:51:43  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di tommasomoro Invia a tommasomoro un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
guardate che al giorno d'oggi
l'inglese da solo non basta piu'
ti chiedono almeno due lingue
e se sei fortunato sono spagnolo o francese
tedesco ti va un po' piu di sfiga
qualcuno vuole russo o cinese

T.


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Idriell
Nuovo Arrivato


Prov.: Bologna
Città: Bologna


83 Messaggi

Inserito il - 01 dicembre 2007 : 12:00:49  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Idriell Invia a Idriell un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da orcaimpetuosa

se penso alle cose che saprei di più se avessi studiato altro al posto dell'inglese!
e pensare che in epoca moderna l'italiano era una lingua intellettuale pur non esistendo l'italia.


non ho capito: cosa altro avresti voluto studiare al posto dell'inglese? il cinese? e se devi andare in un posto straniero (anche solo in vacanza) di cui non conosci la lingua, come ti fai comprendere, se non con l'inglese?
Citazione:
Messaggio inserito da orcaimpetuosa
Mi rendo conto che l'inglese al giorno d'oggi è necessario, ma non può essere un discriminante per la bravura di un professionista (ad eccezione che debba lavorarci)



tutti dobbiamo lavorare con l'inglese. ma proprio tutti. tranne poche eccezioni, ovviamente. ma di solito lo si usa per lavoro in qualsiasi ambito. quindi non è una discriminante, anzi.
poi, se proprio vuoi imparare una lingua in poco tempo, chessò, il tedesco, vai in germania, ci sta 4 mesi e vedrai che la lingua la impari (almeno le basi!). e ripassi pure l'inglese, perchè all'inizio, quando non capisci una mazza, ti serve ;)

www.idrielll.spaces.live.com
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puccio
Utente Junior

Prov.: Piacenza
Città: cortemaggiore


245 Messaggi

Inserito il - 01 dicembre 2007 : 13:14:35  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di puccio Invia a puccio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
questo e un altra contarddizione della FUCKING Italia..secondo la mia esperienza l inglese e fondamentale all Estero.. ma in Italia se ne sbattono se tu sai L inglese..dove ero io L inglese era fondamentale ma fino la'.. vi rendete conto che L Italia e l unico paese europeo dove i film escono sempre per ultimi in quanto deve essere sempre tradotti con i sottotitoli in Italiano.. anch io invito a fare un esperienza all estero.. ma mentre fino a 10 anni fa bastava fare la cosidetta esperienza e poi tornavi in Italia ora DEVI rimanere dove stai lavorando!!devi fare il cosidetto IMMIGRATO..
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orcaimpetuosa
Utente Junior



234 Messaggi

Inserito il - 01 dicembre 2007 : 15:35:58  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di orcaimpetuosa  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di orcaimpetuosa Invia a orcaimpetuosa un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
la mia era solo una provocazione, in fatti sono il primo ad ammettere che l'inglese è fondamentale, però pensate veramente quante altre cose gli inglesi possono imparare di più nelle migliaia di ore che noi studiamo la loro lingua.
un tempo si tentò di usare una vera lingua franca internazionale, chissà perchè però poi l'inglese l'ha cancellata di prepotenza.
Cmq sia penso sia inutile discutere su questo, che ci piaccia o no, siamo obbligati a conoscerlo, è una triste verità
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chick80
Moderatore

DNA

Città: Edinburgh


11491 Messaggi

Inserito il - 01 dicembre 2007 : 22:11:58  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di chick80 Invia a chick80 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ma... non mi sembra che gli inglesi siano così più acculturati degli italiani sinceramente...

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ilarip
Utente Junior

haci

Prov.: Bologna
Città: Bologna


432 Messaggi

Inserito il - 02 dicembre 2007 : 10:57:23  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ilarip  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di ilarip Invia a ilarip un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ciao a tutti ho letto tutta la discussione anche io sono perfettamnet daccordo che l'inglese DEBBA essere imparato nn solo per il lavoro ma per la vita in generale, premettendo che io sto ancora studiando (terzo anno di biologia a Bologna)e sono intenzionata a fare la Specilistica (anche se ogni tanto mi passa la voglia!) mi dispiace molto che qui in Italia per noi scientifici nn si ttrovi lavoro se nn sei il migliore vi faccio un esempio una mia amicaha già fatto tutti i 5 anni e si è laureata il mese scorso (sempre in biologia) con un buonissimo punteggio (94) ma nn le è arrivaya nessuna proposta di lavoro... lei cmq adesso sta cercando e penso che per ora prenderà quello che le verrà offerto anche se nn inerente al corso di studi giustamente i suoi nn la possono più mantenere e a causa di problemi familiari per ora nn può andare all'estero....
Una(o di voi ha detto che nn bisogna essere pessimisti e bisogna fare sacrifici e crederci nelle cose perfettamente daccordo!!! per chè senza volontà nn ottieni nulla nella vita però bosogna mettere in contoil fatto che nn tutti hanno la possibilità di andare all'estero e che finiti i 5 anni di studio ed eventualmente gli altri 2 o 3 di specializzazione, io ad esempio avrei intenzione di farmi una famiglia anche perchè non voglio ritrovarmi a 35-40 anni ancora senza lavoro
A me piace tantissimno il mio corso di laurea però credo che sarei disposta a fare qualche altro lavoro per riuscire ad andare via da casa ed essere finalmete indipendente e col tempo farmi una famiglia....
Forse molte persone nn saranno daccordo con me però questa è la mia opinione dipende uno che priorità ha...
Diciamo che ho messo un po' le mani avanti cmq intanto continuo a studiare sperando che la situazione in Italia migliori..... (anche di poco)

Ho imparato.. .che le opportunità non vanno mai perse.
Quelle che lasci andare tu...le prende qualcun altro
Ho imparato...che è meglio dare consigli solo in due circostanze...
Quando sono richiesti e quando ne dipende la vita.


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Crono
Nuovo Arrivato

Prov.: Padova


117 Messaggi

Inserito il - 02 dicembre 2007 : 13:49:56  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Crono Invia a Crono un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ayla, io per questa laurea sono andato a lavorare tutte le estati e molti fine settimana sono dovuto rimanere a studiare, non dico che abbia fatto una vita da monaco ma ho fatto molti sacrifici per arrivare alla lode; poi arriva la laurea e ti accorgi che nessuna azienda ti contatta, mandi centinaia di CV e nulla...
Tu dici che dovrei lasciare una ragazza che adoro, amici a cui voglio molto bene e una famiglia, per tentare il tutto per tutto all'estero, ma ti chiedo: questa vita non ci starà chiedendo troppi sacrifici?
Qualcuno di voi ha mai letto l'elogio all'imperfezione, è l'autobiografia di Rita Levi Montalcino, nel libro traspare molta passione per il lavoro ma anche solitudine, si parla sempre di colleghi mai di amici, di vacanze solitarie... io adoro la ricerca ma temo che mi stia chiedendo troppi sacrifici.
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