Forum

Nome Utente:
Password:
Riconoscimi automaticamente
 Tutti i Forum
 Laboratorio
 Fisiologia
 ecg- registrazioni unipolari
 Nuova Discussione  Rispondi Aggiungi ai Preferiti Aggiungi ai Preferiti
Cerca nelle discussioni
I seguenti utenti stanno leggendo questo Forum Qui c'è:

Aggiungi Tag Aggiungi i tag

Quanto è utile/interessante questa discussione:

Autore Discussione  

labo
Nuovo Arrivato



19 Messaggi

Inserito il - 23 agosto 2011 : 17:03:11  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di labo Invia a labo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao a tutti avrei bisogno di qualche dritta sulla registrazione unipolare. Premetto che ho capito quasi perfettamente le registrazioni bipolari. Per quanto riguarda le registrazioni unipolari ho capito alcune cose tipo che abbiamo le derivazoni di Goldberg(avr, avl, avf) e quelle di Wilson (v1-v2...v6).Allora io so che per derivazione si intende la congiungente tra un terminale positivo e uno negativo (come nelle derivazioni di eintovehn)..a questo punto mi chiedo due cose ( considerando le derivazioni di Goldberg)
- nella pratica clinica oltre i 6 elettrodi precordali (derivazioni di Wilson) si mettono anche CONTEMPORANEAMENTE quello nel polso dx (avr), nel polso sx e nella caviglia sx?
-considero il triangolo di eintoven..considero un elettrodo con terminale unico positivo..quale è la sua derivazione? ho letto che il terminale positivo è "l'elettrodo esplorante" mentre l'altro è a potenziale 0..ma che significa??

Caffey
Utente Attivo

ZEBOV

Città: Perugia


1496 Messaggi

Inserito il - 23 agosto 2011 : 17:33:44  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Caffey Invia a Caffey un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sì. Nella pratica clinica si mettono tutti i 9 elettrodi più la terra (caviglia dx).

La definizione di derivazione non la semplificherei così perché altrimenti sembra una riga e non lo è. Sarebbe meglio dire che una derivazione è una differenza di potenziale tra due elettrodi (anche questa, in realtà, è un po' semplicistica come definizione, ma a mio modesto parere più chiara e più corretta).

Le derivazioni bipolari, fondamentalmente, calcolano la differenza tra il potenziale misurato da un elettrodo esplorante (ad esempio polso sx) ed un altro elettrodo (polso dx).
Le derivazioni unipolari, invece, fanno la differenza tra un elettrodo detto esplorante (per esempio uno dei 6 precordiali) e il potenziale 0 (zero). Dal momento che qualunque punto del corpo ha un potenziale diverso da zero, per ottenere un punto in cui il potenziale sia zero si collegano gli elettrodi ai polsi e alla caviglia insieme facendoli passare prima attraverso delle resistenze molto elevate (4000 ohm mi pare) che annullano il potenziale che è così zero.

Tutto ciò, però, al giorno d'oggi viene fatto automaticamente dall'elettrocardiografo che calcola le derivazioni una dopo l'altra cambiando l'elettrodo esplorante e creando il potenziale zero. Tutto ciò che dobbiamo fare noi è mettere gli elettrodi al posto giusto (molto facile) e poi interpretare il risultato (una delle cose più complicate che abbia mai visto in medicina finora )

[...] Hunc igitur terrorem animi tenebrasque necessest
non radii solis neque lucida tela diei
discutiant, sed naturae species ratioque. [...]

Titus Lucretius Carus
Torna all'inizio della Pagina

labo
Nuovo Arrivato



19 Messaggi

Inserito il - 23 agosto 2011 : 17:44:39  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di labo Invia a labo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie caffey della risposta, sei stata molto concisa e comprensibile. L'unica cosa che un po non mi quadra è questa: se V=IR, R non dovrebbe essere 0 (zero) ?? Magari la domanda è stupida ma non sono molto bravo in fisica..
Torna all'inizio della Pagina

Caffey
Utente Attivo

ZEBOV

Città: Perugia


1496 Messaggi

Inserito il - 23 agosto 2011 : 21:41:02  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Caffey Invia a Caffey un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Il potenziale 0 si ottiene all'infinito, quindi è impossibile averlo in un corpo finito. Utilizzando resistenze molto elevate ci si può andare vicini.
Ricorda che il potenziale generato da una carica puntiforme ad una distanza r è definito da:

      1      q
V = ------- ---
    4*p*e0   r

p = pigreco
e = epsilon
q = carica
r = distanza dalla carica

L'unico modo per avere V=0 è che r sia infinita cosa non possibile praticamente e si utilizza questo artificio che ci porta ad un risultato sufficientemente vicino per la pratica clinica.
La spiegazione fisica è un po' più complessa.
Prova a leggere questo se vuoi qualche dettaglio aggiuntivo:
http://www.bem.fi/book/15/15.htm


[...] Hunc igitur terrorem animi tenebrasque necessest
non radii solis neque lucida tela diei
discutiant, sed naturae species ratioque. [...]

Titus Lucretius Carus
Torna all'inizio della Pagina

labo
Nuovo Arrivato



19 Messaggi

Inserito il - 24 agosto 2011 : 10:00:32  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di labo Invia a labo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
grazie della risposta!
Torna all'inizio della Pagina

Caffey
Utente Attivo

ZEBOV

Città: Perugia


1496 Messaggi

Inserito il - 24 agosto 2011 : 10:08:45  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Caffey Invia a Caffey un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Di niente! Ovviamente se hai altri dubbi posta pure e proveremo ad aiutarti!

[...] Hunc igitur terrorem animi tenebrasque necessest
non radii solis neque lucida tela diei
discutiant, sed naturae species ratioque. [...]

Titus Lucretius Carus
Torna all'inizio della Pagina
  Discussione  

Quanto è utile/interessante questa discussione:

 Nuova Discussione  Rispondi Aggiungi ai Preferiti Aggiungi ai Preferiti
Cerca nelle discussioni
Vai a:
MolecularLab.it © 2003-18 MolecularLab.it Torna all'inizio della Pagina