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		   La mente processa informazione e utilizza energia 
		  
  
 A questo punto siamo in grado di comprendere una definizione più tecnica e corrente di mente: “la mente è un processore di informazione che utilizza energia.” Un processore è una macchina che svolge u  
 A questo punto siamo in grado di comprendere una definizione più tecnica e corrente di mente: “la mente è un processore di informazione che utilizza energia.” Un processore è una macchina che svolge una serie di azioni (operazioni) su dei dati o degli elementi. Che la mente elabori informazione è risultato abbastanza chiaro dall’esempio fatto in precedenza. Ma ad un livello più basso di elaborazione la mente utilizza anche energia: l’attivazione di singoli neuroni, o di gruppi di neuroni, di circuiti o di reti di neuroni, tutti implicano un flusso di energia da una parte all’altra dell’intero sistema cerebrale. L’energia riflette il flusso di ioni attraverso le membrane cellulari, il consumo di ossigeno e di sostanze nutritive da parte delle cellule nervose, e il trasporto attivo di molecole all’interno e all’esterno delle cellule, tra cui i cosiddetti neurotrasmettitori, ovvero un insieme di centinaia di molecole differenti che comprendono amine biogene (serotonina, noradrenalina, dopamina, epinefrina, acetilcolina, istamina), aminoacidi (glutammato, γ-aminobutirrato, GABA, glicina, aspartato, omocisteina); neuropeptidi (vasopressina, ossitocina, encefaline, endorfine e diverse altre centinaia); nucleotidi (adenosina, cAMP) e prostaglandine.
 
   La concentrazione di ogni singolo neurotrasmettitore a livello delle connessioni sinaptiche è oggetto di un’accurata regolazione, poiché determina il grado di attivazione dei corrispondenti recettori. I recettori neurotrasmettitoriali sono generalmente complessi proteici o glicoproteici. Rappresentano il sito d’azione non solo dei neurotrasmettitori, ma anche di molti degli psicofarmaci e delle sostanze psico-attive -tra cui le “droghe”- hashish, cocaina, eroina, ecstasy - utilizzate oggi.
  La principale funzione dei neurotrasmettitori è di alterare il potenziale elettrico attraverso la membrana cellulare del neurone, aumentando o riducendo la probabilità che si inneschi il potenziale d’azione - una breve onda d’inversione del potenziale di membrana che si muove lungo l’assone del neurone -, che determina la conduzione dell’impulso di corrente lungo il nervo, e quindi all’interno della rete neurale.
  Redazione  (22/01/2008) 
Pubblicato in Percezione e problemi biotech 
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