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shantiwoman

Utente non registrato
Inserito il 29/01/2006 00:49:49   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Ma è mituabile o no?

Salve, ho letto un po' di cose su l'ipertermia ed ho parlato con un paio di medici che l'applicano e mi era parso di capire che fosse mutuabile:...dunque dov'e' la verita'?
A Roma uno dei medici che l'applica mi ha risposto che da ricoverati è mutuabile, altrimenti si paga 250 euro o pochissimi euro in piu' ma ci si puo' far rimborsare....quindi ???
Non rientra tra le terapie che non si riescono ad ottenere dalla propria Ausl e non rientra tra i centri altamente specializzati???
Dunque dovrebbe essere rimborsato soprattutto perche' chi lo fa(il trattamento ) lo fa per patologia e non per divertimento!
E non c'e' anche la liberta' di scelta terapeutica'???
Auguri a tutti voi .
ps.: se posso dare un consiglio: per alzare il sistema immunitario aiutatevi anche con L'aloe, prendetelo tre volte al giorno lontano dai pasti, mezz'ora prima di mangiare oppure un paio di ore dopo i pasti e soprattutto siate costanti.
Un'altro rimedio contro il tumore è la tisana che si chiama: Formula di Caisse, sperimentata direttamente dalla persona che l'ha scoperta, applicata anche in ospedali con risultati ottimi.
MI SENTO PERO' DI CONSIGLIARE L'ASSOCIAZIONE ALL'IPERTEMIA SIA ALL'ALOE CHE A CAISSE.
SU INTERNET TROVATE LA STORIA DI QUELLA TISANA CON RELATIVE TESTIMONIANZE DI GUARIGIONE, MA NON HO MAI SPERIMENTATO SU DI ME QUELLA TISANA, L'HO CONSIGLIATA E REGALATA A MIA SORELLA CHE HA UN CARCINOMA CORTICO SURRENALE(RARO ED AGGRESSIVO).NON SO DIRE SE SIA STATO L'ALOE, DI CUI HA FATTO MAGGIORMENTE USO IN QUESTI QUATTRO ANNI O CAISSE PRESO IN PERIODI ALTERNI, MA GLI ESAMI DI MIA SORELLA ERANO SEMPRE OTTIMI! E FINO A QUANDO LI PRENDEVA CON COSTANZA I RISULTATI SI VEDEVANO...POI SI è FORSE UN PO' CULLATA SU QUEI RISULTATI ED HA AVUTO UNA RICADUTA QUANDO HA LASCIATO L'ALOE E CAISSE.
ORA INIZIERA' L'IPERTERMIA ASSOCIANDO CAISSE E ALOE VERA)IL SUCCO AL 100%.
E' DA DIRE CHE L'ALOE VERA PUO' DARE DEGLI EFFETTI COLLATERALI INIZIALI....E PRIMA DI PRENDERLA VI CONSIGLIO DI LEGGERE LA POSOLOGIA E LE CONTROINDICAZIONI CHE HA PUR ESSENDO UN PRODOTTO COMPLETAMENTE NATURALE.
L'ALOE SI VENDE IN SUCCO AL 100% SIA IN FARMACIA CHE IN ERBORISTERIA E VA CONSERVATO IN FRIGO, NON FATEGLI PRENDERE LUCE E VA PRESO LONTANO DAI PASTI: DUE TAPPINI PER TRE VOLTE AL DI' PER ALMENO TRE MESI CON PAUSA PER QUINDICI GG. E POI RIPRENDETE.
L'ALOE VERA DA ALCUNI PROBLEMI AGLI INSULINO DIPENDENTI E NON VA DATA ALLE DONNE IN GRAVIDANZA(PUO' PROVOCARE L'ABORTO!), NE' AI BAMBINI SOTTO I DODICI ANNI!
LEGGETE O SU INTERNET LE CONTROINDICAZIONI DELL'ALOE OPPURE CI SONO LIBRI ANCHE PICCOLINI CHE NE PARLANO.
AUGURI E AFFIDIAMOCI NELLE MANI DEL SIGNORE CHE è GRANDE E DONO MIRACOLI FACENDOLI PASSARE ANCHE DALLE MANI DEI MEDICI CHE CONFIDANO IN LUI!!
SIMONA SHANTIWOMAN

Stefano213

Stefano213

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Inserito il 09/01/2006 Mostra Profilo  Invia a Stefano213 un Messaggio Privato   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Rimborso spese per ipertermia

Gent.mi
sono un medico membro dell'ASSIE, e tra i tanti messaggi che sto leggendo in questo forum, spiccano le richieste di chiarimenti relative ai "fantomatici" rimborsi che dovrebbe dare l'asl a favore di un suo assistito che si è sottoposto a cure mediche in centri privati. Purtoppo non posso fare altro che confermare quanto detto dall'ASSIE, e cioè che tutto ciò non è vero!!! Più precisamente, se un paziente si sottopone ad un ciclo di ipertermia in un centro privato e poi richiede il rimborso in forma indiretta (cioè, prima paga le sedute e poi richiede il rimborso all'asl) si sentirà rispondere un secco NO!!! In questo caso potrà fare causa all'ASL, ma questo vuol dire altre spese e non tutti se lo possono permettere. A "quasi" tutti i miei pazienti, il rimborso è stato negato!!!! Qualcuno ha fatto causa, spendendo altri soldi, altri, e sono la maggioranza, vi ha rinunciato. Ci sono delle eccezioni, però. Ricordo di una paziente residente in Sicilia, ma che alloggiava dalla figlia in un paese della Lombardia e che si sottoponeva nel mio centro a sedute di ipertermia. Sono stato informato da lei stessa che la sua ASL le ha rimborsato tutto fino all'ultima lira (era di qualche anno fa). Indagando, tra i miei pazienti, ho potuto verificare che quelli piemontesi non hanno mai ottenuto nulla, quelli lombardi, invece, a volte nulla e a volte rimborsi parziali. Quelli che provengono da regioni a statuto speciale hanno più probabilità di essere rimborsati. Da queste mia esperienza avrete capito che ogni regione si comporta come crede, e la stessa regione, in maniera diversa di anno in anno. Ma non siamo tutti ITALIANI????? Comunque, a parte il tono polemico, il consiglio che do a miei pazienti e, quindi a tutti voi è semplice: per aumentare le probalità di essere rimborsati delle spese per le sedute di ipertermia (€. 250,00 a seduta, in media) conviene sempre recarsi PRIMA presso la propria ASL e chiedere quali sono le modalità per essere AUTORIZZATI ad effettuare un ciclo di ipertermia a radiofrequenza presso un centro privato. Il più delle volte, l'impiegato vi risponderà che non sa neanche di cosa state parlando. Molto diligentemente, allora, dovrete fornire il codice che identifica l'ipertermia nel prontuario terapeutico nazionale che è il 9985. A questo punto, vedrete che l'ASL vi chiederà la prescrizione (cioè la richiesta) da parte di uno specialista oncologo appartenente all'ASL, che vi dovete sottoporre a cicli di ipertermia (e qui sarà un'ardua impresa) e qualche ASL vi chiederà addirittura un certificato dell'unico centro italiano di ipertermia convenzionato ASL ufficialmente che è al Policlinico Tor Vergata, dove venga indicato chiaramente il tempo di attesa. Da questo capirete che è veramente dura ottenere questo rimborso, però provate!!!
Consapevole di quanto sia dura ottenere il rimborso, da molti anni ormai, ho preso una decisione di cui non mi sono mai pentito e mi rivolgo a genitori che si trovano nella tristissima situazione di avere un bimbo malato di cancro e non avere la possibilità economica di curarlo: nel mio centro, per mia scelta professionale, ho la possibilità di trattare gratuitamente alcuni pazienti oncologici in età pediatrica.
Ora una domanda sorge spontanea: perchè i centri di ipertermia sono praticamente tutti privati??? Non so dire le motivazioni degli altri centri, ma per il mio una risposta c'è: e' più di un anno che continuo a chiedere alla mia regione (piemonte) di accreditare il mio centro, ma rispondono sempre picche!!! Non trovo giusto che un paziente malato di cancro debba sostenere le spese di una validissima terapia per potersi curare. Per di più, alla regione costerebbe molto meno curare i malati con l'ipertermia che con la chemioterapia. Forse, qualcuno che ci legge in questo forum potrebbe aiutarci e dare una mano. Attendo consigli!
Cordialmente.
Dott. Stefano Limontini - Novara
stefanolimontini@libero.it


Stefano213

Stefano213

Prov.: No
Città.: Novara
309 Messaggi
Inserito il 26/11/2005 Mostra Profilo  Invia a Stefano213 un Messaggio Privato   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Cambio indirizzo

Gentilissimo sig. Giovanni,
ho letto con interesse, un Suo articolo dove, tra gli altri, era citato l'indirizzo del mio ambulatorio di Ipertermia a Radiofrequenza capacitiva esterna (oncologica ed ortopedica).
Vorrei, cortesemente segnalare, a Lei e a tutti i gentili lettori, che ho di recente cambiato indirizzo come segue:
Dott. Stefano Limontini
Poliambulatorio "I Cedri"
L.go Don Guanella, 1
28073 - Fara Novarese.
Cell. 339/344.20.49
e-mail: stefanolimontini@libero.it
Rimanendo a disposizione per qualunque informazione, colgo l'occasione per porgere a Lei e a tutti i lettori i miei più cordiali saluti.
Dott. Stefano Limontini


Giovanni

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Inserito il 29/10/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Re: Carcinoma al polmone

enrico ha scritto:mi è stato diagnosticato cancro al polmone bilaterale (Carcinoma).
1) Vorrei sapere se con la terapia IPERTERMICA avro' la guarigione o qualche miglioramento rispetto le cure tradizionali.
2) Quando devo fare la ipertermica? E' obligatorio prima fare la chemioterapia?

Caro Enrico
L'ipertermia per questa patologia è migliore delle terapie tradizionali, la chemioterapia è meglio non farla, nelle sedute di ipertermia se è necessario fanno la chemioterapia in dosi minime, saluti da Giovanni

enrico

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Inserito il 28/10/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Carcinoma al polmone

mi è stato diagnosticato cancro al polmone bilaterale (Carcinoma).
1) Vorrei sapere se con la terapia IPERTERMICA avro' la guarigione o qualche miglioramento rispetto le cure tradizionali.
2) Quando devo fare la ipertermica? E' obligatorio prima fare la chemioterapia?


Giovanni

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Inserito il 26/09/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Re: Ipertemia e microcitoma

è una terapia che funziona anche in caso di microcitoma polmonare avanzato?

L'ipertermia funziona molto bene per questo tipo di tumore, tramite ( ASSIE ) può avere delle informazioni per i centri che applicano questa terapia.
Associazione Europea di Ipertermia (Assie)
tel 0381.329752 – fax 0381.329758
www.assie.it
Cordiali saluti da Giovanni

Giovanni

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Inserito il 11/09/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Associazione europea di ipertermia

Nasce l'Assie (Associazione Europea di Ipertermia) che ha lo scopo di promuovere la diffusione della metodica in campo nazionale e internazionale, favorendo convegni e congressi. Organizza corsi per apprendere l'utilizzo dell'ipertermia (la sede è presso l'Ircc di Candiolo - Università di Torino) e istruire tecnici per la manutenzione delle macchine. Inoltre offre un valido sostegno al paziente oncologico, indirizzandolo nei centri più avanzati dove si pratica questa metodica.


Giovanni

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Inserito il 01/09/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Cellule anticancro


CELLULE ANTICANCRO
Ricavati dalle cellule staminali, i linfociti T ricostruiscono le difese devastate dalla chemioterapia

Ricercatori canadesi hanno sviluppato un nuovo metodo per produrre in laboratorio, ed in modo illimitato, cellule immunitarie.
Si tratta di un risultato molto importante, che in futuro potrà essere molto utile nel trattamento di un gran numero di patologie, dal cancro all'Aids.
A condurre lo studio è stato un team dell'Università di Toronto.
Più in particolare, le cellule prodotte da questi ricercatori sono linfociti T, e cioè i principali "soldati" a disposizione del nostro sistema immunitario: la loro funzione principale consiste nel pattugliare il nostro organismo e distruggere qualunque tipo di agente infettivo.
Purtroppo però l'efficienza e la stessa sopravvivenza dei linfociti T viene messa a repentaglio da un gran numero di fattori diversi, sia patogena (come l'Aids, che colpisce per l'appunto le nostre difese immunitarie) che medica (ad esempio la chemioterapia e la radioterapia).
Gli studiosi canadesi hanno utilizzato per il loro esperimento delle staminali embrionali prelevate da alcune cavie: queste ultime sono cellule ancora indifferenziate, e che possono quindi trasformarsi in qualunque altro tipo di tessuto; molti ricercatori sono riusciti a ricavare dalle staminali tessuto osseo e muscolare, ma questa è la prima volta che vengono prodotte in coltura cellule immunitarie.
Il team di ricercatori dell'Università di Toronto è riuscito ad identificare una molecola, la DL1, che gioca un ruolo essenziale nella produzione di linfociti T: dopo aver effettuato questa scoperta gli scienziati hanno manipolato geneticamente delle cellule di topo adulte, obbligandole a produrre grosse quantità di DL1.
Fatto ciò i canadesi hanno "innaffiato" con questa molecola le staminali da loro raccolte in precedenza, obbligandole a trasformarsi in linfociti T immaturi.
Una volta impiantati in cavie prive di sistema immunitario, i linfociti T immaturi appena ottenuti si sono trasformati in cellule immunitarie mature, aiutando così i topi a combattere le infezioni.
Il risultato ottenuto dal team di Toronto è assolutamente preliminare, ma lascia già intravedere un gran numero di applicazioni in ambito medico e terapeutico.
Proprio per il fatto che i linfociti prodotti con questo sistema sono privi delle caratteristiche molecole di superficie che spingono l'organismo ricevente a innescare una reazione di rigetto, questi linfociti potrebbero essere utilizzati non solo per rinforzare il sistema immunitario dei malati di Aids e dei pazienti oncologici, ma anche per curare (o alleviare) molte patologie del sistema immunitario senza ricorrere al trapianto di midollo (che richiede necessariamente un donatore compatibile).


lele

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Inserito il 09/08/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Microcitoma

Ho un caro amico di 36 anni che gli hanno appena diagnosticato un microcitoma partito dal polmone, ma che ha già preso sia il fegato (due masse una da 7 cm e una da 9 cm) che la testa (metastasi). Purtroppo gli hanno dato tre mesi di vita. Vorrei poterlo aiutare e chiedere consiglio a voi.

lele

Utente non registrato
Inserito il 09/08/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Re: Per tumore microcitoma

Ho un caro amico di 36 anni che gli hanno appena diagnosticato un microcitoma partito dal polmone, ma che ha già preso sia il fegato (due masse una da 7 cm e una da 9 cm) che la testa (metastasi). Purtroppo gli hanno dato tre mesi di vita. Vorrei poterlo aiutare e chiedere consiglio a voi.

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