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Porzia

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Inserito il 03/07/2006 23:31:16   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Diagnosi di gliomatosis cerebri

In seguito ad una RMN encefalo + mdc è stata rilevaa la seguente patolgia a mia madre di anni 55:
Quadro essenzialmente caratterizzato dalla presenza di vasta alterazione del segnale ed interessameto cerebrale destro temporo-fronto-parietale ed insulare con caratteristiche di iperintensità in T2W1, ipointensità in T1W1, conaspetto diffuso infiltrante pseudo -infettante. L'alterazione del segnale sottocorticale si estende controlateralmente attravers e vie bianche callose anteriori. non interessata la regione talamica nè il tronco. Dopo mdc, comparsa di piccola focalità di debole Ce a livello del centro semiovale dx. I reperti descritti sono da compatibili con un quadro di gliomatosis cerebri, con reperto di anaplasia focale (attributi di evolutività equivalenti al grado III -IV della classifficazione WHO.
Rivoverata con urgenza date le sue condizioni (ipostenia netta lato sinistro in pochissimi giorni) presso la Neurochirurgia di San giovanni rotondo è stat dimessa dopo RMN con spettroscopia con seguente referto:
Non si poneva indicazione per trattamenti chirurgici. Si consigliava soldesan, 2 fiale da 4 mg al gg, gardenale e protezione perlo stomaco. Opportuno trattamento radioterapico e Temodal.
Siamo stati questa sera da un radioterapista che ha consigliato 30-40 sedute di radio che inizieremo venerdì c.m. ed in contemporanea chemio.
scrivo dalla provincia di Bari e sono venuta a conoscenza del vs . cenro tramite internet. Qui non hanno dato speranze anzi consigliano di non fare alcun trattamento. Ma mamma vuole vivere e chiede aiuto quindi tenteremo.
se potete consigliarmi o suggerirmi dove posso recarmi chiamatemi al 339/7880445 o e-mail porziadegennaro@inwind.it .
Aiutatemi, indirizzatemi verso qualcuno.

Ettore

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Inserito il 31/05/2006 21:14:19   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Re: La tecnica dell'ipertermia: la rivoluzione nella oncologia di

Andrea (31/05/2006 4.31.44)
Mi sai dire dove e cosa insegna il Prof. Di Bartolomei alla Sapienza di Roma? Te lo chiedo ho fatto una ricerca e non riesco a trovare il suo nome nel sito della Sapienza di ROma.
Grazie mille.
Andrea
Caro Andrea
Non so perché il prof Di Bartolomei si permetta di dire che è docente dell'università alla Sapienza di Roma, personalmente non lo conosco.
Cordiali saluti
Ettore

Andrea

Utente non registrato
Inserito il 31/05/2006 04:31:44   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Re: La tecnica dell'ipertermia: la rivoluzione nella oncologia

Mi sai dire dove e cosa insegna il Prof. Di Bartolomei alla Sapienza di Roma? Te lo chiedo ho fatto una ricerca e non riesco a trovare il suo nome nel sito della Sapienza di ROma.
Grazie mille.
Andrea
Ettore ha scritto:
L’ipertermia consiste è una tecnica che prevede l'innalzamento controllato della temperatura dell'organo trattato, avente lo scopo di contrastare il progredire di tumori. L'ipertermia produce un effetto citotossico diretto , inibendo la proliferazione di cellule tumorali, agendo nella sintesi del DNA e quindi attiva particolarmente in fase di mitosi.
L'interesse per l'ipertermia è andato crescendo, in questi ultimi anni, soprattutto in terapia oncologica: è stato infatti dimostrato che i farmaci comunemente usati nella terapia dei tumori possono avere una maggiore efficacia a parità di dose, oppure conservare la stessa efficacia con dosi inferiori, se somministrati in associazione alle tecniche ipertermiche. Il vantaggio che ne deriva è che le sostanze citostatiche e la radioterapia - notoriamente mal tollerate per i rilevanti effetti collaterali - possono essere più facilmente usate con evidente netto miglioramento della qualità della vita del malato neoplastico. Un altro considerevole vantaggio dell'ipertermia è costituito dal fatto che la reattività immunitaria del malato tumorale - solitamente depressa dalla malattia stessa o dalle cure messe in atto per controllarla - viene potenziata dall’Ipermetria: questa mimando la febbre, provoca la liberazione di sostanze (citochine) le quali, nella maggior parte dei casi, hanno effetto protettivo per l'organismo dell'ammalato. L’ipertermia quindi [..]



Ettore

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Inserito il 30/05/2006 21:04:38   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
La tecnica dell'ipertermia: la rivoluzione nella oncologia


L’ipertermia consiste è una tecnica che prevede l'innalzamento controllato della temperatura dell'organo trattato, avente lo scopo di contrastare il progredire di tumori. L'ipertermia produce un effetto citotossico diretto , inibendo la proliferazione di cellule tumorali, agendo nella sintesi del DNA e quindi attiva particolarmente in fase di mitosi.
L'interesse per l'ipertermia è andato crescendo, in questi ultimi anni, soprattutto in terapia oncologica: è stato infatti dimostrato che i farmaci comunemente usati nella terapia dei tumori possono avere una maggiore efficacia a parità di dose, oppure conservare la stessa efficacia con dosi inferiori, se somministrati in associazione alle tecniche ipertermiche. Il vantaggio che ne deriva è che le sostanze citostatiche e la radioterapia - notoriamente mal tollerate per i rilevanti effetti collaterali - possono essere più facilmente usate con evidente netto miglioramento della qualità della vita del malato neoplastico. Un altro considerevole vantaggio dell'ipertermia è costituito dal fatto che la reattività immunitaria del malato tumorale - solitamente depressa dalla malattia stessa o dalle cure messe in atto per controllarla - viene potenziata dall’Ipermetria: questa mimando la febbre, provoca la liberazione di sostanze (citochine) le quali, nella maggior parte dei casi, hanno effetto protettivo per l'organismo dell'ammalato. L’ipertermia quindi è una valida tecnica di potenziamento dell'attività di altre terapie (immunologiche, chimiche, radianti, chirurgiche): consente in molti casi un arresto della malattia per fasi più o meno lunghe e comunque nella stragrande maggioranza dei casi la conservazione di condizioni di vita soddisfacenti. In più di dieci anni di applicazione in combinazione tra ipertermia e radiazioni, non è stato riscontrato alcun inconveniente di rilievo. Questa tecnica utilizza due piastre metalliche, che posizionate una sull'addome e l'altra sulla schiena, anatomicamente in posizione mediale, intrappolando tra di loro l'organo trattato creano, attraversandolo, un campo magnetico e di conseguenza l'innalzamento della sua temperatura, la presenza di versamento ascitico non è un ostacolo. Questa tecnica è utilizzata anche per il cancro al seno e al fegato (cancro epatico e tumori benigni …) senza ovviamente nessun intervento chirurgico asportativo e senza dolore. ne altre conseguenze. Quindi vale lo stesso discorso per la ipertermia come per la radioterapia stereotassica: nessun dolore, nè bisturi, effetti collaterali negativi e nemmeno anestesia.
La ipertermia è usata sulle parti molle , come cancro al seno (senza dolore, ne chirurgia) cancro al fegato, cancro al pancreas….mentre la radiochirurgia o radioterapia, stereotassica è usata solo su parti dure , come il cervello.
Esiste a Roma un centro di ipertermia che tratta tutte le parti del corpo possibili: Centro di Ipertermia Oncologica in Roma, chiedere del dott. Prof. Di Bartolomei, Docente universitario di oncologia presso Università la sapienza, tel.: 06 44251837 (dalle 08.30 alle 18.00).
Alcuni ospedali che usano oggi l'ipertermia e la radioterapia stereotassica in Italia: Agropoli (SA); Oncologia del Ospedale Civile di Acropoli (Salerno ), chiedere del Dott BLOOMGREN
Sempre a Roma e gratuitamente il Dott. Gil Ledermann, primario a New York State Island university Hospital.
Ancora l’ Ospedale di Avellino, Via Pennini, Reparto Unita fegato, primario dott D’Angelo.
Dott. Duilio Pacifico
Fonte: Molecularlab.it (18/04/2006)


Giovanni

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Inserito il 30/05/2006 20:53:09   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Re: Mia madre

Gianluigi ha scritto:
Mia madre è stata operata per un glioma forse di IV grado al cervello; vorrei sapere ad oggi qual'è la terapia giusta per garantirle un allugamento della vita il più possibile; in merito all'articolo che avete pubblicato vorrei capirne di più. E' un medicinale? è protocollato in Italia o all'estero e eventualmente in quale Paese e città e ospedale o struttura di ricerca è eventualmente reperibile? se è solo un esperimento quanto tempo ci vuole affinchè sia protocollato in un Paese che mi dia delle garanzie?
Speranzoso di una vostra pronta risposta Vi porgo distinti saluti
Per Contatti Gianluigi Rispoli uff. 0039/081/8449225; cell. 348/4521318 casa 0039/081/298713

Carissimo Gianluigi
Tutto quello che è pubblicato non avrà mai una risposta, sono solo informazioni comunicate dal sito, se posso essere d'aiuto consiglio di appoggiarsi all'ipertermia, è una terapia convenzionale fa parte della sanità pubblica, per qualsiasi informazione consulti l'associazione Europea di ipertermia (ASSIE)
Cordiali saluti
Giovanni
Associazione Europea di Ipertermia (Assie)
Tel 0381.329752 -0381/311274 fax 0381.32975
Tramite (ASSIE ) è possibile aver la lista dei centri specializzati
info@assie.it numero verde 800299155
www.assie.it
Dott. Alberto Gramaglia centro pubblico
Via Amato, 111
20052 Monza (MI)
.Nel nuovo centro di Ipertermia Oncologica inaugurato al Policlinico di Monza
con la Direzione del Dott. Alberto Gramaglia saranno trattati pazienti
oncologici in genere, ma con particolare riguardo ai tumori celebrali
primitivi (glioblastomi) e metastatici in associazione a radioterapia
conformazionale.
Si stanno inoltre sviluppando nanotecnologie con Ipertermia e utilizzo di
farmaci tumorali incapsulati in liposomi per il trattamento di tumori:
pancreatici, epatici primitivi e secondari.


Gianluigi

Utente non registrato
Inserito il 30/05/2006 18:21:01   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Mia madre

Mia madre è stata operata per un glioma forse di IV grado al cervello; vorrei sapere ad oggi qual'è la terapia giusta per garantirle un allugamento della vita il più possibile; in merito all'articolo che avete pubblicato vorrei capirne di più. E' un medicinale? è protocollato in Italia o all'estero e eventualmente in quale Paese e città e ospedale o struttura di ricerca è eventualmente reperibile? se è solo un esperimento quanto tempo ci vuole affinchè sia protocollato in un Paese che mi dia delle garanzie?
Speranzoso di una vostra pronta risposta Vi porgo distinti saluti
Per Contatti Gianluigi Rispoli uff. 0039/081/8449225; cell. 348/4521318 casa 0039/081/298713

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