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GIUSEPPE/NICO

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Inserito il 22/10/2006 16:13:29   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Comunicazione per conoscenza

Oggetto: lettera per conoscenza.
Napoli, 21/10/2006
Oggetto: aggiornamento della situazione
Quattro giorni fa - il 17 c.m. – ho ricevuto senza preavviso l’ingiunzione di pagare entro 60 giorni tasse non versate riferite all’anno 2002 per un ammontare di euro 1700. All’epoca presentai regolare denuncia dei redditi sul modello 730 e lo scorso anno il mio nominativo fu sorteggiato tra quelli da sottoporre a controllo fiscale. Mi rivolsi al CAF per la compilazione del mod.730, come da sempre.
Nell’ingiunzione mi si chiede di ripresentare la documentazione in contrasto della legge 212/00, in base alla quale il Fisco non può chiedere documenti dei quali sia già in possesso. Devo comunque ricevere “IL DOCUMENTO DI SGRAVIO” senza il quale avrò gravi conseguenze.
Questa ingiunzione secondo me è collegabile e conseguente alla presente denuncia presso la Procura della Repubblica. Così secondo me, lo schifo si mantiene a galla. Nonostante tutto. Come si evince dalla lettera qui seguente del 18/10/2006, indirizzata ad un amico, c’è anche la volontà di mettermi contro la ex moglie e mio figlio che mi stima. Anni fa ricevetti una lettera anonima che mi istigava contro la ex moglie che sarebbe ricchissima. Quella lettera anonima era conseguente ad una ennesima denuncia da me sottoscritto presentata alla Procura della Rep. e diretta contro malversazioni, soprusi e corruzioni dell’amministrazione universitaria.
Giuseppe Costantino Budetta
Napoli, 18/10/2006
Oggetto: comunicazione
Dottore, la ringrazio per l’interessamento.
Stamattina mi sono recato in due uffici delle finanze in due posti opposti della città con indicibili disagi. Ho finalmente saputo che devo presentare all’ufficio tributi:
1) Dichiarazione della ex coniuge di aver percepito per l’intero anno 2002 la somma da cui ho detratto l’Irpef sul modello 730 (anno 2003).
2) fotocopia della tessera della ex coniuge.
3) copia della sentenza di divorzio rilasciata dal tribunale in cui si evince la somma da sborsare per il minore e per la ex.
Il fatto incredibile è che ho dovuto presentare la stessa documentazione un anno fa nel mese di luglio. La variazione è collegata solo all’ ingiunzione entro sessanta giorni del pagamento della somma richiestami: 1700 euro. E’ come se non avessi mai presentato la documentazione un anno fa.
Napoli, 21/9/2006
ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI NAPOLI.
OGGETTO: richiesta di trasferimento dall’ateneo palermitano all’università di Napoli, Federico II° o comunque presso una sede idonea dell’ateneo partenopeo.
QUESTO DOCUMENTO COMPRENDE N°9 (nove) FOGLI.-
IO SOTTOSCRITTO GIUSEPPE C. BUDETTA DICHIARO CHE IN DATA 5/9/2006 ALLE ORE 17,20 CIRCA, HO COMPRATO UNA CATENA LUNGA 3 METRI E MEZZO E RALATIVO CATENACCIO. ALLEGO LA RICEVUTA FISCALE RILASCIATA DAL NEGOZIANTE.
IL GIORNO 6 DI OTTOBRE IN MATTINATA, M’INCATENERO’ IN SEGNO DI PROTESTA AI CANCELLI DEL MINISTERO DELL’UNIVERSITA A ROMA. LO STESSO GIORNO INIZIERO AD OLTRANZA LO SCIOPERO DELLA FAME.
AL RETTORE DELL’UNIVERSITA’ DI NAPOLI FEDERICO II°.
AL RETTORE DELLA SECONDA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI
AL RETTORE DELL’UNIVERSITA DEL SANNIO DI BEBEVENTO
AL RETTORE DELL’UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SALERNO
AL MINISTERO DELL’UNIVERSITA E RICERCA SCIENTIFICA
ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI NAPOLI.
ALL’ASSESSORE DELL’UNIVERSITA’ E RICERCA SCIENTIFICA DELLA REGIONE CAMPANIA.
Io sottoscritto prof. Giuseppe Costantino Budetta, nato a Bellosguardo (SA) il 16/4/1950, vincitore di un concorso nazionale con prova orale della durata di una intera ora e con discussione dei titoli scientifici davanti ad una commissione nazionale, residente a Napoli (Ponticelli), Via Lago Lucrino 24, CAP 80147, risposato e con figlio a carico, dichiaro che come da allegato, mia madre a mio carico, è invalida al 78% per ischemia cardiaca cronica.
DICHIARO
che nel caso non sia possibile un mio rientro lavorativo in regione Campania come prof. associato, di poter riprendere il vecchio ruolo di ricercatore confermato, oppure di essere disponibile presso una università campana anche in qualità di bidello. Ciò in considerazione anche del clima di totale antipatia nei confronti dei docenti della mia facoltà di Palermo i quali tra l’altro non mi porsero neanche le condoglianze in seguito alla morte di mio padre, a differenza di mio fratello e sorella che ebbero ogni tipo di manifestazione di affetto da parte dei colleghi.
DICHIARO
di essere stato ricercatore confermato dal 1980 fino al 1987 presso la Facoltà di Veterinaria di Napoli, associato di Anatomia, gruppo disciplinare: VET 01, avendo presentato per oltre quindici anni domanda di trasferimento presso l’ateneo partenopeo e presso le presidenze delle facoltà dove mi sarebbe possibile espletare attività didattica e di ricerca, impossibilitato a svolgere ricerche presso l’ateneo palermitano per mancanza di fondi e di idoneo laboratorio, dovendo sopportare spese ingenti di viaggio tra Napoli e Palermo, avendo un’età che mon mi permette viaggi spossanti, dovendo espletare lezioni del mio corso ad un numero elevato di studenti, essendo mia madre ottantenne bisognosa di cure continue ed avendo un figlio residente a Torre del Greco (NA), a prescindere da considerazioni di ordine morale e cristiane,
CHIEDO
l’immediato trasferimento a Napoli, presso l’Università Federico II° in base alla Legge, n° 104 ed in base al Decreto sulla mobilità dei docenti del 23 Giugno, 2004 .
C H I E D O
in base alla legge sulla trasparenza - legge n°241/90 – ed in base alla Legge n° 15 del 11-2005 - che entro e non oltre 30 giorni dalla presente, abbia risposta scritta sui reali motivi che hanno impedito ed impediscono agli organi competenti dell’Università di Napoli – Federico II° la richiesta dopo un arco di tempo di circa venti anni, di un posto per trasferimento di seconda fascia nel raggruppamento Vet 01. Da oltre quindici anni sistematicamente, effettuo domanda di trasferimento presso l’Università di Napoli Federico II°. Da circa venti anni faccio il pendolare tra Napoli e Palermo. Il tempo della retorica è finito dovunque, in ogni ordine e grado: posso dimostrare davanti ad apposita Commissione le mie referenze scientifiche e didattiche. Sono altresì disposto a cambiare il numero di raggruppamento concorsuale pur di ottenere un trasferimento in sede idonea.
CHIEDO
di sapere perché la Facoltà di Veterinaria di Napoli ha proseguito all’assunzione per concorso nazionale di un associato ignorando le mie richieste di trasferimento anche in base alla legge n° 104, essendo all’epoca mio padre malato di Alzehimer. Due sono le cose o la legge 104 è un imbroglio, oppure non esistono vincoli di legge nelle assunzioni del personale docente presso l’Università di Napoli – Federico II°. All’epoca vinse il concorso di associato cui faccio riferimento, un tecnico di VII°. I miei titoli e la mia domanda non fu presa in considerazione. Mi ero fatto aiutare dalla dott.ssa Amendola, avvocatessa amministrativa nell’allestimento dell’intera documentazione per partecipare al libero concorso, ma la Commissione concorsuale ritenne di non dovermi ammettere. Il tecnico di VII° livello, vicitore del concorso era il figlio dell’ex preside della fac. di vet. e fratello di un prof. univ. della II° Fac. di Medicina di Napoli.
C H I E D O
anche in base alla legge n° 104, di poter espletare le mie mansioni in una sede universitaria più idonea come l’Università Federico II° di Napoli. Allego il certificato attestante le condizioni di mia madre ottantene bisognosa di cure continue. Nel certificato si evince la diagnosi di angina persistente. L’unico dei figli che può assisterla sono io. Non rispondo delle mie azioni se per ragioni di lavoro devo stare in Sicilia e mia madre restasse sola ed agonizzante.
D I C H I A R O
Le mie richieste spinte da necessità impellenti, estreme, improcrastinabili e che toccano profondamente la mia sfera personale, il mio fisico e la psiche.
Sono stato scavalcato nella carriera, in modo sistemico, da ricercatori con fulminante carriera. Due sono le cose: o c’è abbondanza di ricercatori geniali o tutto è aleatorio. Faccio altresì appello ai principi di legittima difesa nei confronti di chi, denunciato da me, è divenuto arbitro, giudice e vendicatore del mio destino. Nel 1978 ero in commissione di esami in Farmacologia e farmacodinamia vet. e vidi la prof. Cortesi, assistente ordinaria con laurea in lettere – ora ordinaia di ispezione degli alimenti come sua figlia Cortesi A. presso la facoltà di med. Vet. - presentare al prof. Pagnini il libretto degli esami quando tutti gli studenti erano usciti e ricevere un trenta e lode senza aver espletato l’esame. Il prof. Pagnini, figlio di un ordinario di Malattie infettive, fu ordinario a sua volta come i suoi sei fratelli – sette flagelli – presso l’università di Napoli. Il figlio del Pagnini Giuseppe è a sua volta prof. universitario. Sembra che a Napoli, con tanti scienziati all’estero, nessuno sia in grado di ostacolare da trasmissione ereditaria di cattedre universitarie ai Pagnini.
C H I E D O
di sapere perché l’Università Federico II° abbia ignorato sistematicamente per circa venti anni, le mie richieste di trasferimento dando in alcuni casi, vaghe risposte di diniego.
C H I E DO
di sapere in base alla legge sulla trasparenza n° 241/90, quali siano i criteri obiettivi – validi per tutti i docenti universitari italiani - cui l’Università Federico II° di Napoli , i Consigli di Facoltà e di corso di laurea, hanno obbligo di attenersi quando in sede decisionale, richiedono l’istituzione di un posto di docente. In alcuni casi è chiesta l’assegnazione di un posto di personale docente mediante concorso per trasferimento, in altri per libero concorso, a prescindere dalla Legge 104. Nel primo caso il candidato deve presentare semplice domanda, nel secondo deve rifare il concorso pubblico, comprensivo delle varie prove. La richiesta di un posto per trasferimento e con semplice domanda dell’interessato o l’opzione per libero concorso, dovrebbe essere collegata a precise norme per evitare favoritismi.
DICHIARO
che le mie richieste sono spinte da necessità impellenti, estreme ed improcrastinabili che toccano principi cristiani, la sfera morale in genere e quella personale. Mi appello, ripeto ai principi della legittima difesa essendo disposto ad atti estremi. Sono disposto ad iniziare lo sciopero della fame ed a legarmi ai cancelli del Ministero MURST a Roma.
Allego breve curriculum, una delle mie ricerche scientifiche effettuate da me con il computer senza fondi e senza collaborazioni. Allego un certificato diagnostico sulle condizioni di salute di mia madre ed una ricetta che mi riguarda. Dalla data in cui mi fu effettuata la diagnosi, le mie condizioni di salute sono peggiorate. Il mio indirizzo è:
Giuseppe Costantino Budetta, Via Lago Lucrino 24 – 80147 – Napoli (Ponticelli).
Tel. 081 / 5960135
340/4969441
Budetta Giuseppe Costantino
CURRICULUM
Budetta Giuseppe Costantino nacque a Bellosguardo (SA) il 16/4/1950 e vive
a Napoli — Ponticelli, Via Lago Lucrino 24 — 80147 — Italia.
1970, si diplomò presso il liceo classico A. Genovesi di Napoli.
1974, si laureò con lode presso la Facoltà di Veterinaria di Napoli.
1975 — 1976, servì l’esercito in qualità di allievo ufficiale a Pinerolo e poi di
ufficiale (dal 28 novembre del 1975 al 28 dicembre del 1976).
Budetta Giuseppe Costantino ha due specializzazioni in Alimentazione degli
animali domestici ed in Citochimica.
1980 — 1987 fu ricercatore confermato presso la Facoltà di Veterinaria di
Napoli.
1987 fino ad oggi è prof. associato presso la Facoltà di Agraria di Palermo.
Budetta Giuseppe Costantino è autore di oltre sessanta lavori scientifici alcuni dei quali pubblicati su riviste internazionali americane e francesi.
2004 - Ha scritto un libro di 250 pagine sulla circolazione encefalica nei mammiferi, compreso l’Uomo.
Budetta Giuseppe Costantino


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