Nasce "big gene"

Parte una società di servizi biotecnologici nel campo alimentare

Sarà costituita entro pochi mesi “Big Gene Srl” (www.biggene.it), società di servizi biotecnologici nel campo alimentare, probabilmente mediante spin off accademico con la partecipazione dell’Università di Bologna.
Ad essa darà vita un gruppo di lavoro costituito da ricercatori, dottori di ricerca e laureati del Laboratorio GenMAP del Corso di Laurea in Scienze Ambientali e del Centro Interdipartimentale di Ricerca (CIRSA) dell’Università di Bologna a Ravenna.
L’idea di creazione dell’impresa “Big Gene” è nata nell’ambito del progetto “Spinner - Idea imprenditoriale innovativa e ad alto contenuto di conoscenza”, finanziato dal Consorzio Spinner (formato da Aster, Fondazione Alma Mater e Sviluppo Italia) e dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Fondo Sociale Europeo.
Determinante è stato il supporto che la neo-costituenda impresa ha trovato nell’ambito delle competenze di ricerca dell’incubatore tecnico-scientifico costituito dal Corso di Laurea in Scienze Ambientali e dal Dottorato di Ricerca in Scienze Ambientali: tutela e gestione delle risorse naturali.
Al progetto “Big Gene Srl” partecipano il dott.

Flavio Garoia (responsabile operativo) e le dott.sse Elisabetta Cilli e Alessia Cariani, rispettivamente dottoranda di ricerca e laureata in Scienze Ambientali.
Al progetto collaborano anche le dott.sse Ilaria Guarniero (assegnista di ricerca presso il Corso di Laurea in Ittiopatologia e Acquacoltura di Cesenatico) e Monica Landi (assegnista del CIRSA). Supervisori scientifici del progetto sono i professori del CIRSA Fausto Tinti e Corrado Piccinetti.
L’impresa Big Gene Srl offrirà servizi di analisi finalizzati alla certificazione e alla tracciabilità dei prodotti alimentari che potranno essere molto utili, oltre che ai consumatori e all’industria del settore, agli organismi di controllo.
Si tratta di una delle prime esperienze del genere non soltanto in Italia, ma anche in Europa, il cui compito va al di là della tracciabilità degli alimenti prevista dalla recente legge italiana e dal regolamento europeo in materia.
Il lavoro di “Big Gene” si basa su analisi del DNA in grado di identificare la specie e la provenienza geografica degli organismi che costituiscono o compongono i prodotti alimentari, assicurando informazioni accurate, sicure e ripetibili con un minimo costo.
Inoltre tali tecniche consentono di lavorare su prodotti che possono aver subito diversi processi di lavorazione o contenere qualunque tipo di conservante.
Sarà così possibile garantire, oltre alla certificazione della provenienza e alla tracciabilità, l’analisi accurata della veridicità di quanto indicato nelle etichette dei prodotti alimentari.
In tal modo i consumatori potranno essere sicuri di ciò che acquistano e i produttori saranno in grado di valorizzare e distinguere sul mercato i propri prodotti nonché di ottenere, naturalmente, maggior fiducia da parte dei consumatori.
Il lavoro di “Big Gene” potrà essere utile inoltre agli organismi di controllo impegnati nella prevenzione e nella repressione delle frodi alimentari. In questi mesi di sperimentazione del progetto sono già stati sviluppati diversi protocolli per il riconoscimento e l’identificazione dei prodotti alimentari, come ad esempio un kit per il riconoscimento delle vongole in vasetto e uno per le diverse specie di tartufo.

Fonte: (01/07/2005)
Pubblicato in Analisi e Commenti
Tag: big gene, CIRSA, spin off, Bologna

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