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Strategie di vaccinazione


Il metodo potrebbe essere applicato anche ai virus informatici

Quando le scorte di vaccini per una malattia letale sono limitate, come devono comportarsi i responsabili sanitari? In un articolo pubblicato sul numero del 12 dicembre della rivista "Physical Review Letters", alcuni ricercatori descrivono una strategia di vaccinazione che consente di determinare gli individui che hanno maggior probabilità di diffondere la malattia, anche senza conoscerli in anticipo. La strategia, oltre che alle malattie umane, potrebbe essere applicata anche ai virus informatici, e potrebbe persino suggerire metodi per smantellare le reti terroristiche.
Le reti delle conoscenze umane, quelle informatiche come Internet e quelle di interazione delle proteine nel corpo condividono tutte uno schema caratteristico: la maggior parte degli elementi presenta pochi collegamenti con gli altri, mentre pochi individui possiedono un gran numero di "link".
Se in una rete umana uno di questi individui altamente connessi venisse infetto, diffonderebbe il virus molto rapidamente infettando tutti i suoi contatti. Questa struttura suggerisce una soluzione molto semplice al problema della vaccinazione: immunizzando tutti questi "super diffusori", si rallenterebbe o si arresterebbe la diffusione della malattia.
Sfortunatamente, non sempre è noto quali siano i "super diffusori". Raramente le persone conoscono esattamente il numero dei propri contatti e talvolta, specialmente su argomenti delicati come i partner sessuali, mentono al proposito. Una vaccinazione casuale è spesso inutile perché per impedire la diffusione del virus richiederebbe di immunizzare troppe persone.
Raymond Cohen e colleghi dell'Università Bar-Ilan di Ramat-Gan, in Israele, propongono una semplice modifica alla vaccinazione casuale che, secondo le simulazioni al computer, la rende più efficace. L'idea consiste nello scegliere a caso un 20 per cento circa di individui e di chiedere loro il nome di un conoscente. Poi viene vaccinata non la persona scelta ma il suo conoscente. Poiché i potenziali "super diffusori" possiedono un gran numero di conoscenze, è probabile che vengano nominati almeno una volta. D'altro canto, essi sono in numero così basso che è improbabile che il 20 per cento scartato del campione ne contenga molti.

Reuven Cohen, Shlomo Havlin, Daniel ben-Avraham, Efficient Immunization Strategies for Computer Networks and Populations. Phys. Rev. Lett. 91, 247901 (12 dicembre 2003).

Fonte: Le Scienze (19/12/2003)
Pubblicato in Medicina e Salute
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