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Scoperta relazione tra cancro alla prostata e mutazioni nel DNA


Scienziati americani hanno scoperto 6 mutazioni presenti sul cromosoma 8 che aumentano il rischio di sviluppare la neoplasia

Alcuni scienziati dell'Università di Harvard guidati da David Reich hanno scoperto una relazione tra cancro alla prostata e mutazioni geniche.
Analizzando il DNA di 7.500 persone tra persone sane e affette da tumore, sono state infatti individuate 5 nuovi varianti di un frammento di DNA del cromosoma 8 presenti in pazienti colpiti da questo tipo di tumore. Se si aggiunge l'altra mutazione individuata un anno fa, sono 6 in totale le alterazioni geniche legate a questo tipo di tumore.
La particolarità è che tutte queste alterazioni sono presenti in porzioni di DNA che non contengono nessun gene e di cui non è conosciuta la funzione biologica.
I pazienti portatori di queste varianti hanno un rischio cinque volte più alto di sviluppare un cancro alla prostata.

Inoltre è stato osservato che queste mutazioni sono più frequenti negli afro-americani e questo sarebbe in linea perfetta con la più alta incidenza del tumore proprio fra le persone afro-americani.
Queste scoperte potrebbero portare, in futuro, alla messa a punto di test genetici in grado di individuare per tempo le persone portatrici di queste mutazioni e quindi a più alto rischio di sviluppare la neoplasia, anche se tuttora non esistono trattamenti terapeutici preventivi.
Secondo gli autori della ricerca, inoltre, questi nuovi indizi potrebbero mettere sulla strada giusta per la comprensione dei meccanismi alla base della formazione dei tumori ad oggi quasi del tutto sconosciuti. Lo studio è riportato sulla rivista 'Nature genetics'.

Redazione MolecularLab.it (04/04/2007)
Pubblicato in Genetica, Biologia Molecolare e Microbiologia
Tag: prostata, DNA, cromosoma
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