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Scoperti 100 geni sani che cooperano con gli oncogeni nello sviluppo dei tumori

Cromosoma X


I 100 geni, chiamati Cooperation response genes, agiscono in risposta ai comandi degli oncogeni ma sono del tutto sani e quindi potenziali bersagli di nuove terapie anticancro

Sono stati scoperti 100 geni che agiscono in risposta ai comandi inviati dagli oncogeni per far crescere il tumore. L'importante scoperta è stata fatta dal team di Hartmut Land, professore dell'Università di Rochester e direttore scientifico del James Wilmot Cancer Center dell'ateneo. I geni, 14 dei quali sono già stati studiati e si sono rivelati indispensabili allo sviluppo di molti tumori, sono stati chiamati “Cooperation response genes” CRGs (geni di risposta cooperativa). La particolarità di questo gruppo di geni è che sono del tutto sani pur svolgendo un ruolo fondamentale nella crescita del cancro. Senza oncogeni, però, questi sarebbero innocui. E del resto, gli oncogeni, senza il loro aiuto, non sarebbero così pericolosi. Hartmut Land, pioniere della ricerca sul cancro (25 anni fa, fu tra i primi a capire che le neoplasie sono il risultato di un processo di mutazione a carico di più geni), ha spiegato: “La nuova famiglia apre una strada verso una nuova generazione di terapie mirate, soprattutto per i tumori più resistenti ai farmaci”.
Gli oncogeni sono geni mutati a causa di difetti ereditari o acquisti per motivi comportamentali e ambientali. Normalmente sono geni chiave dello sviluppo cellulare e regolano la normale crescita dell'organismo, ma quando subiscono mutazioni, impazziscono e danno il via alla neoplasia. Uno di questi geni è p53 che codifica per una proteina che normalmente evita che le cellule si moltiplichino troppo ma che, quando è danneggiata, non funziona più, si crea un tumore e le cellule crescono senza controllo.
Il potere più grande degli oncogeni, tuttavia, risiede nel fatto che controllano su molti geni che costituiscono gli ingranaggi fondamentali della moltiplicazione cellulare. E questi geni sono i CRG. Si tratta di 100 geni che rispondono in modo coordinato ai comandi di alcuni dei più importanti oncogeni noti, come RAS e p53. I ricercatori, per ora, hanno studiato approfonditamente 24 di questi 100 geni e, di questi, 14 sono risultati fondamentali per la formazione dei tumori. I CRG sono un bersaglio potenzialmente perfetto per nuove terapie anticancro mirate e senza effetti collaterali e questo perchè, al contrario degli oncogeni, questi sono geni di per sé del tutto sani. Spiega Land: “i geni di cooperazione sono del tutto sani e, resettandone il normale livello di attività, si può bloccare facilmente la crescita del male. Questi nuovi bersagli farmacologici si riveleranno importantissimi proprio contro i tumori in cui, ad esempio, il gene p53 è messo fuori uso e si tratta di quasi il 50% di tutte le neoplasie che, tra l'altro, sono molto resistenti alle attuali terapie”.
La notizia di questa scoperta è riferita dalla rivista Nature.


Redazione MolecularLab.it (27/05/2008)
Pubblicato in Biochimica e Biologia Cellulare
Tag: p53, CRG, oncogene
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