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I giornalisti sono esperti di impianti. Stereo.

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Ieri le TV e i siti Internet erano pieni di una bella notizia: il Tribunale di Cagliari ha autorizzato una coppia portatrice di una grave malattia genetica ad eseguire una diagnosi pre-impianto in un ospedale pubblico, per evitare loro di iniziare una gravidanza (tramite la fecondazione assistita) con un embrione malato. La cosa, attualmente, va contro le disposizioni della Legge 40 che regolamenta appunto le tecniche di fecondazione assistita.

Questa mattina, però, chi sfogliava i maggiori quotidiani nazionali leggeva i seguenti titoli:

CORRIERE DELLA SERA

REPUBBLICA

A leggere Corriere e Repubblica pare che finalmente si possa fare la diagnosi prenatale. Peccato che quella, grazie a dio!, sia perfettamente legale, e lo sia sempre stata. La diagnosi prenatale si fa ad esempio con un’amniocentesi o una villocentesi, ed è all’ordine del giorno.
Quella che la legge 40 vieterebbe è la diagnosi pre-impianto: non cioé la diagnosi sul feto (e di ciò che lo circonda), e che sta già crescendo nella pancia della sua mamma; ma la diagnosi sull’embrione che un giorno – chissà – potrebbe diventare un feto. La differenza è abissale.
L’errore di certi giornali, secondo me, è grave perché non è certo la prima volta che si parla di fecondazione assistita, anzi: dal 2004 in poi (anno in cui ci fu un apposito referendum) il dibattito è piuttosto acceso. Possibile che i professionisti dell’informazione non abbiano ancora imparato l’A-B-C su questo tema?

In ogni caso, sui giornali di oggi si distingono alcune testate “minori”, per lo meno come diffusione, che riportano un titolo con il concetto giusto:

LA STAMPA

IL GIORNALE

 

Anche se il mio preferito è quello del Quotidiano Nazionale che, indeciso sulla strada da percorrere, ha deciso di utilizzarle entrambe.

QUOTIDIANO NAZIONALE

 

stampa cattiva!

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Scritto da Giovanni Argento Pubblicato il 16 novembre 2012

 

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