I commenti alla decisione della Corte Costituzionale sulla fecondazione eterologa
Il Ministro Lorenzin frena sulla velocità di immediate conseguenze mentre il Prof. Antinori è entusiasta della decisione della Consulta
Dopo la decisione della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionale il divieto di fecondazione eterologa, il Ministro per la Salute Lorenzin specifica che "l'introduzione della fecondazione eterologa nel nostro ordinamento è un evento complesso che difficilmente potrà essere attuato solo mediante decreti": "alla luce delle motivazioni della Consulta al più presto comunicheremo la road map per l'attuazione della sentenza". Continua il ministro dicendo che "ci sono alcuni aspetti estremamente delicati che non coinvolgono solamente la procedura medica, ma anche problematiche più ampie, come ad esempio l'anonimato o meno di chi cede i propri gameti alla coppia e il diritto d chi nasce da queste procedure a conoscere le proprie origini e la rete parentale come fratelli e sorelle".Soddisfatta l'Associazione Luca Coscioni: "Dopo tanti anni di lotte, di referendum, di raccolta firme, di ricorsi giuridici, aiutando - e con l'aiuto di - tante coppie, siamo riusciti a eliminare uno dei punti più ideologici della legge 40.
Il divieto prevedeva l'impossibilità di accesso alla fecondazione assistita per le coppie sterili che erano costrette al cosiddetto turismo procreativo, costoso e rischioso al tempo stesso. Dopo la cancellazione del divieto di eterologa nessun Parlamento potrà ripristinarlo. Tale decisione vale per tutti i cittadini italiani che hanno problemi di sterilità." Il prof. Antinori, uno dei primi ricercatori sulla fecondazione assistita in Italia è entusiasta: "è un trionfo, una vittoria della Costituzione contro una legge barbara che per dieci anni ha afflitto migliaia di coppie e anche di ricercatori come me, vessati e indagati, una vittoria del diritto alla procreazione." "Noi a Milano siamo già pronti a praticarla - spiega Antinori - sarà una svolta rivoluzionaria per le coppie: fino a oggi se uno dei due partner era sterile erano costretti ai 'viaggi della speranza all'estero, oggi possono venire nei centri italiani, usufruire di tecniche all'avanguardia, che noi abbiamo messo a punto già anni fa ma che non ci hanno fatto utilizzare per colpa di una legge medievale e oscurantista. Ora spero che la legge 40 sia definitivamente smantellata, e che il Parlamento ne faccia una degna di un Paese civile".
La Legge 40 è stata negli ultimi 10 anni soggetta a numerose modifiche con le sentenza della Consulta che ha già bocciato l'obbligo di produrre non più di tre embrioni e quello di effettuare l'impianto contemporaneo. Con questa decisione la Corte Costituzionale ha sottolineato il diritto per le coppie ricorse a questo strumento giuridico di essere genitori, avere e formare una famiglia. Seguendo i numerosi articoli delle Carte Costituzionali: dall'articolo 2 sui diritti inviolabili dell'uomo all'articolo 3 sul principio di uguaglianza; dal 29 sulle tutele alla famiglia al 31 sulla tutela della maternità; dal 32 sul diritto alla salute al 117 sui vincoli rispetto all'ordinamento comunitario.
Redazione (09/04/2014)
Pubblicato in Analisi e Commenti
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