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Autore Discussione  

dellanna
Nuovo Arrivato

Prov.: lecce
Città: to infinity and beyond


8 Messaggi

Inserito il - 28 settembre 2010 : 13:28:25  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di dellanna Invia a dellanna un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
salve a tutti!
vi propongo una serie di domande e di dubbi a cui sarei felice di dare risposta se qualcuno di voi ha informazioni e/o esperienze alle spalle.

se si volesse, ad esempio, puntare ad una carriera accademica, quali sono le tappe (ammettiamo in inghilterra)? sempre che sia umanamente fattibile come percorso, s'intende.

ammettiamo che non voglia insegnare, ma comunque rimanere nell'ambiente accademico, quali sono le opzioni? rimanere nell'uni inglese sarebbe masochistico così come lo è in italia?

o in alternativa, dopo phd e post doc, come ci si orienta nel crudele mondo del lavoro? è preferibile fare il post doc o con un phd le possibilità sono già tante? qual è il valore aggiunto del post?

spero di non aver esagerato con le domande!

caramella
Utente Junior




127 Messaggi

Inserito il - 28 settembre 2010 : 14:52:13  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di caramella Invia a caramella un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da dellanna

salve a tutti!
vi propongo una serie di domande e di dubbi a cui sarei felice di dare risposta se qualcuno di voi ha informazioni e/o esperienze alle spalle.

se si volesse, ad esempio, puntare ad una carriera accademica, quali sono le tappe (ammettiamo in inghilterra)? sempre che sia umanamente fattibile come percorso, s'intende.

ammettiamo che non voglia insegnare, ma comunque rimanere nell'ambiente accademico, quali sono le opzioni? rimanere nell'uni inglese sarebbe masochistico così come lo è in italia?

o in alternativa, dopo phd e post doc, come ci si orienta nel crudele mondo del lavoro? è preferibile fare il post doc o con un phd le possibilità sono già tante? qual è il valore aggiunto del post?

spero di non aver esagerato con le domande!



Ciao! Rimanere in università per continuare con la ricerca non è masochistico come in Italia ma lo è per altri punti di vista -a mio parere-.
Innanzitutto, come già saprai, devi fare un Ph.D., solo così all'estero avrai un titolo riconosciuto per fare ricerca, che sia all'Università o in un centro privato.
All'estero il Ph.D. è considerato come un titolo prestigioso, quindi sia che tu preferisca continuare con la ricerca, sia che decida di dedicarti ad altro e fare domanda in azienda, verrai privilegiato rispetto a chi il Ph.D. non ce l'ha!
Ovviamente, però, all'estero più che al titolo in sé guardano al numero e alla qualità delle pubblicazioni effettuate durante il tuo Ph.D., per questo motivo cerca di informarti, prima di buttarti nel dottorato, sul tuo futuro tutor, sul livello della ricerca, etc etc.
La "crudeltà" del mondo della ricerca fuori dall'Italia risiede, a mio parere, proprio nella questione opposta all'Italia. All'estero difficilmente rimarrai per lunghi periodi nello stesso posto. Sarà sempre tuo compito cercare posizioni da post-doc o ricercatore e fare domanda per grants/funding. Ovviamente questo vuol dire che viene premiato chi merita, ma vuol dire anche che devi essere pronto, diciamo ogni tot anni, a spostarti e ricominciare tutto daccapo in un nuovo posto.
In alcuni paesi, addirittura, è vietato per legge fare più di un tot numero di post-doc nello stesso ateneo, proprio per evitare situazioni di favoreggiamenti come accade in Italia..
Se hai altre domande chiedi pure!
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chick80
Moderatore

DNA

Città: Edinburgh


11491 Messaggi

Inserito il - 28 settembre 2010 : 15:23:49  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di chick80 Invia a chick80 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
se si volesse, ad esempio, puntare ad una carriera accademica, quali sono le tappe (ammettiamo in inghilterra)? sempre che sia umanamente fattibile come percorso, s'intende.


Dipende molto da Paese a Paese e i vari "titoli" sono diversi a seconda della situazione, quindi è veramente difficile fare un discorso generale. Comunque, fai PhD, un paio di postdoc, dopodichè puoi avere un tuo laboratorio, poi puoi arrivare ad avere una cattedra etc.
Questo processo viene chiamato "tenure track" (che può essere vagamente tradotto come "il percorso per arrivare ad avere una cattedra").

Citazione:
ammettiamo che non voglia insegnare, ma comunque rimanere nell'ambiente accademico, quali sono le opzioni? rimanere nell'uni inglese sarebbe masochistico così come lo è in italia?

Praticamente impossibile. Al 99% se sei in università insegni. Soprattutto in Inghilterra (OK, ci sono eccezioni, ma sono molto rare).
Puoi tuttavia lavorare in un centro di ricerca, anche pubblico (es. CNR in Italia, CNRS in Francia, centri MRC in UK, NIH negli USA etc.) e lì non devi necessariamente insegnare (anche se puoi).

Citazione:
o in alternativa, dopo phd e post doc, come ci si orienta nel crudele mondo del lavoro? è preferibile fare il post doc o con un phd le possibilità sono già tante? qual è il valore aggiunto del post?

Post-doc è un termine molto generico e non proprio ben definito, anche questo varia molto da Paese a Paese. In generale si intende un posto a tempo determinato che ottieni dopo un PhD. Io ad es. sono "postdoc" anche se il mio titolo esatto da contratto sarebbe quello di "ingénieur de recherche".
Se la tua domanda è: dopo un PhD posso diventare direttamente PI (principal investigator, ossia essere a capo di un tuo lab)... beh, è estremamente difficile, in generale non ne hai non solo la possibilità, ma neanche le capacità.

====

Citazione:
All'estero difficilmente rimarrai per lunghi periodi nello stesso posto. Sarà sempre tuo compito cercare posizioni da post-doc o
ricercatore e fare domanda per grants/funding

Con alcune notevoli eccezioni (es. NIH)

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AleXo
Moderatore

OrniAle

Prov.: Estero
Città: San Francisco, California


1550 Messaggi

Inserito il - 28 settembre 2010 : 16:20:35  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di AleXo  Invia a AleXo un messaggio AOL Invia a AleXo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da chick80

====

Citazione:
All'estero difficilmente rimarrai per lunghi periodi nello stesso posto. Sarà sempre tuo compito cercare posizioni da post-doc o
ricercatore e fare domanda per grants/funding

Con alcune notevoli eccezioni (es. NIH)



o aziende dove si fa R&D!

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chick80
Moderatore

DNA

Città: Edinburgh


11491 Messaggi

Inserito il - 28 settembre 2010 : 17:13:19  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di chick80 Invia a chick80 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
o aziende dove si fa R&D!

Chiaro, parlavo del pubblico :)

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dellanna
Nuovo Arrivato

Prov.: lecce
Città: to infinity and beyond


8 Messaggi

Inserito il - 28 settembre 2010 : 21:37:47  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di dellanna Invia a dellanna un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
esaurienti come sempre.
ma dopo un phd e un paio di post doc, all'età, ammettiamo, di 30 anni, non è impossibile trovare lavoro, giusto? mi spiego, abituata ad una mentalità, ahimè, tutta italiana, mi verrebbe da pensare che sia privilegiato il laureato giovane 24enne che non quello con più esperienza ma 6-7 anni in più. è così anche fuori dal belpaese?
inoltre, è fuori luogo parlare in questo campo di lavoro "a tempo indeterminato"?
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chick80
Moderatore

DNA

Città: Edinburgh


11491 Messaggi

Inserito il - 28 settembre 2010 : 22:32:55  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di chick80 Invia a chick80 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Beh, veramente un postdoc è un lavoro. Sei assunto, paghi i contributi, le tasse etc etc

Citazione:
mi verrebbe da pensare che sia privilegiato il laureato giovane 24enne che non quello con più esperienza ma 6-7 anni in più

Per fare cosa scusa? Se vuoi fare ricerca chiaramente un neolaureato senza pubblicazioni non ha alcuna chance rispetto ad un postdoc con 7-8 anni di esperienza ed un buon numero di pubblicazioni.

Ma questo è assolutamente vero anche in Italia.

Citazione:
inoltre, è fuori luogo parlare in questo campo di lavoro "a tempo indeterminato"?

Dipende dal Paese, comunque non è impossibile.

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caramella
Utente Junior




127 Messaggi

Inserito il - 29 settembre 2010 : 09:27:15  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di caramella Invia a caramella un Messaggio Privato  Rispondi Quotando


Citazione:
inoltre, è fuori luogo parlare in questo campo di lavoro "a tempo indeterminato"?


Ahò toglietevi tutti 'sta mania del lavoro a tempo indeterminato.
Solo in Italia ce n'è tanta sete, perché viene assimilato al concetto: "che bello, ho un lavoro fisso dove non mi schioda più nessuno e posso anche non combinare una mazza dal mattino alla sera che tanto il mio stipendio ce l'ho". All'estero non funziona così: in linea di massima ho sentito parlare di poche "permanent positions", c'è anche da dire che se lavori bene, difficilmente ti cacceranno via. Se non combini un tubo, grazie e ciao, tornatene a casa (cosa vista con i miei occhi).
Quindi pensa a lavorare bene e a far quello che ti piace, i risultati vengono da sé, tempo det. o ind.
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wcipri
Utente Junior



125 Messaggi

Inserito il - 29 settembre 2010 : 10:06:44  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di wcipri  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di wcipri Invia a wcipri un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Salve ragazzi,
perdonate l'intromissione, cancellate questo intervento nel caso violi le regole. Volevo soltanto chiedere alla community di questo forum info in merito all' IRCC di Candiolo (TO).

Dovrei andare a fare un colloquio, ma prima volevo chiedere se qualcuno di voi c'è già stato, come si è trovato, che prospettive può dare. Ci devo andare perchè ho chiesto loro di scrivere lì la tesi della magistrale in angiogenesi tumorale. Esistono luoghi in Italia o all'estero (Svizzera soprattutto) dove si studia angiogenesi tumorale? Consigliatemi dei buoni centri di ricerca.

Vi ringrazio molto e mi scuso nuovamente se questo off topic è poco gradito.
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dellanna
Nuovo Arrivato

Prov.: lecce
Città: to infinity and beyond


8 Messaggi

Inserito il - 01 ottobre 2010 : 17:18:22  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di dellanna Invia a dellanna un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da caramella



Citazione:
inoltre, è fuori luogo parlare in questo campo di lavoro "a tempo indeterminato"?


Ahò toglietevi tutti 'sta mania del lavoro a tempo indeterminato.
Solo in Italia ce n'è tanta sete, perché viene assimilato al concetto: "che bello, ho un lavoro fisso dove non mi schioda più nessuno e posso anche non combinare una mazza dal mattino alla sera che tanto il mio stipendio ce l'ho". All'estero non funziona così: in linea di massima ho sentito parlare di poche "permanent positions", c'è anche da dire che se lavori bene, difficilmente ti cacceranno via. Se non combini un tubo, grazie e ciao, tornatene a casa (cosa vista con i miei occhi).
Quindi pensa a lavorare bene e a far quello che ti piace, i risultati vengono da sé, tempo det. o ind.



just a question una domanda poi più rivolta al "mi devo preoccupare che mi caccino quando pare a loro?" che non al "non ho intenzione di fare una cippa da qui agli 80 anni". ma hai risposto, grazie.

in termini di difficoltà, ho letto parecchie esperienze scoraggianti su phd, spero che non sia davvero così frequente che si arrivi ad odiare la/il propria/o materia/mestiere. Mi spaventa particolarmente l'idea del progetto in solitario, i termini di scadenza, ma forse più in generale il concetto di ricerca in sè che, in quanto umile studentessa di triennale, non ho ancora idea di cosa veramente sia.

Bè, forse più uno sfogo che delle domande, chiedo scusa!
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chick80
Moderatore

DNA

Città: Edinburgh


11491 Messaggi

Inserito il - 02 ottobre 2010 : 09:28:47  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di chick80 Invia a chick80 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Mi spaventa particolarmente l'idea del progetto in solitario

Dipende dal laboratorio

Citazione:
i termini di scadenza

A quelli, ahimè, ti devi un po' abituare. Se ti organizzi bene non sono un problema ad ogni modo.

Citazione:
ma forse più in generale il concetto di ricerca in sè che, in quanto umile studentessa di triennale, non ho ancora idea di cosa veramente sia

Si impara, non ti preoccupare. Non è una cosa che impari dall'oggi al domani, ma con un po' di impegno ce la si fa.

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