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Giovanni

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Nuove speranze per la cura dei tumori

DA CORRIERE.IT-SPORTELLO CANCRO DEL 27 LUGLIO 2004
Boro radioattivo per curare i tumori del cervello
MILANO - Una nuova tecnica che permette di utilizzare il boro
radioattivo per distruggere alcune forme di tumore e' stata messa
a punto nel Centro comune di ricerca dell'Unione europea a Petten
(Olanda). Questa terapia, chiamata Boron neutron capture therapy
(in sigla: Bnct), e' stata sviluppata inizialmente da studiosi
giapponesi e statunitensi. Ma ha trovato un'applicazione concreta
contro le malattie tumorali nei laboratori europei, attivi in
questo settore (con sperimentazioni anche sull'uomo) dal 1997. Il
limite di questa tecnica, per ora, e' la necessita' di utilizzare
apparecchiature molto complesse e costose, capaci di produrre un
flusso di neutroni. "E in Italia, per esempio - dice il professor
Luca Cionini, responsabile dell'unita' di radioterapia
dell'Azienda ospedaliera pisana - queste strutture esistono solo
nei laboratori del Centro Ricerche Casaccia dell'ENEA (nessun
ospedale le possiede, ndr). Ma sono in fase di elaborazione anche
progetti per realizzare macchine piu' 'semplici', con
caratteristiche tali da poter essere inserite all'interno di
strutture sanitarie". Il Bnct ha fornito i risultati piu'
interessanti, finora, nella cura dei tumori del cervello. Il
trattamento e' basato sull'uso di una "variante" radioattiva (in
termine tecnico: un isotopo) del boro, il B10, che viene legato
ad altre sostanze in grado di arrivare fino a stretto contatto
con le cellule tumorali del cervello (attraverso il sangue). "A
questo punto - spiegano al Dipartimento di Ingegneria meccanica,
nucleare e della produzione dell'Universita' di Pisa - un flusso
di neutroni viene inviato verso il cervello. Durante
l'irraggiamento, i nuclei dell'atomo di boro che si 'scontrano'
con i neutroni subiscono il fenomeno della fissione nucleare.
Questo processo termina con l'emissione di due frammenti: una
particella alfa e un nucleo di Litio 7". L'altissima energia
sviluppata dalle particelle alfa consente di distruggere le
cellule che si trovano nel raggio di 10 micron (milionesimi di
metro) dagli atomi di boro: dunque quasi soltanto le cellule
tumorali. "Le possibilita' di successo della terapia - aggiunge
Luca Cionini - dipendono dalla concentrazione di boro radioattivo
che si riesce ad 'accumulare' nel cervello. In alcuni casi sono
stati ottenuti risultati interessantiin tumori notoriamente
radio-resistenti, come il glioblastoma o il melanoma (una delle
neoplasie piu' pericolose della pelle, ndr)". Le ricerche e le
sperimentazioni attualmente in corso sono rivolte verso vari tipi
di cancro, ma - come dicevamo - l'attenzione dei ricercatori e'
puntata sui tumori del cervello. In particolare, la terapia si e'
rivelata particolarmente utile nel trattare le neoplasie
multiple, come quelle generate dal melanoma metastatico maligno
che, partendo dalla cute, si espandono in breve tempo in tutto il
corpo, diffondendosi soprattutto nella testa. Questi tumori sono
difficilmente curabili con le tecniche tradizionali (che
rischiano di danneggiare, spesso profondamente, anche i tessuti
sani), mentre la Bnct - avendo un'azione cosi' selettiva - sembra
in grado di risolvere anche casi particolarmente "difficili". Il
nuovo trattamento e' stato utilizzato anche contro il tumore
della tiroide e le metastasi tumorali al fegato. I primi dati
indicano che, in questi casi, la Bntc si dimostra efficace quanto
le tecniche di radioterapia convenzionali, ma presenta a suo
favore i minori danni ai tessuti sani e la possibilita' di
aumentare a livelli molto alti le dosi di irraggiamento.
La tecnologia è molto rapida le apparecchiature saranno presto in commercio, speriamo solo che non ci metta il zampino le case farmaceutiche per frenare tutto, tutti dobbiamo stare attenti su questo, non possiamo aspettare ancora.

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