Diario personale di un piccolo scienziato pazzo
 
Riccardo - atreliu pazzo
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Rivanga nel mio passato:





venerdì, ottobre 10, 2003

Se fossi... una nuvola:
giocherei, come un bambino ad avere mille forme e colori. Ad approffittare del vento per stirarmi un poco, riscaldandomi del forte sole.
Sfruttando le mille sfumature dell'alba, del giorno, del tramonto e della notte, cambierei di continuo: non sarei mai lo stesso. Girerei per monti e valli, vedendo mari e colline.. posti pieni di povertà e di guerra.. posti pieni di movimento e ricchezze. A volte mi sporcherei di smog.. tutto sommato meglio al fumo di incendi prodotti dopo bombardamenti, o vapori di sangue e carne delle vittime.
Vedrei tutto questo... senza poter agire, senza essere visto, se non da qualche bambino, povero o ricco che sia, e con il quale giocare: io così mutevole, assumendo la forma di speranze e desideri di questi piccoli semi del loro mondo.

Se fossi... una pantera:
mi muoverei con circospezione, salendo tra alberi inclinati, lasciandomi accarezzare dalle liane, guardando oltre la fitta vegetazione. Vedrei.. vedrei un agnellino.. bianco e candido.. ancora di più illuminato dal sole. Lui soletto che beela in un piccolo spiazzo. Il riflesso del sole sul suo manto è quasi accecante.. ma non mi lascio intimorire.. affatto: ho mangiato poco per troppo tempo...ah ah ah...
Mi avvicino... silenzioso... non immagina nemmeno che cosa sta per accadergli..
Salto delle alte radici, calpesto manti di foglie cadute, senza che lui si accorga di nulla.. eccolo.. ora è a pochi metri da me... ho l'acquolina in bocca, e non posso fare a meno di leccarmi i baffi..
Beela beela... beela quanto vuoi piccolino... fra poco avrai poco da belare...
.. è un attimo: un salto e gli sono addosso, trovo subito la giovane gola, e stringo forte, con la mascella.. I denti lacerano la poca carne raggiungendo la fragile trachea.. rompendola... il beelato ora è molto più soffocato.. ah ah ah ..il sagnue incomincia a grondare, facendomi ancora più innervosire e spazientire... ho fame... muori, maledetto: devo mangiarti prima che si accorgano altri di te.
Lascio il corpo dalla bocca, che cade con un leggero tonfo attutito dall'erba oramai macera di sangue..
E finalmente posso addentare il costato.. strappo, con impazienza quel bianco manto.. sporcato dalla mia bocca rossa. Non è poi molto il sangue... navigo con il muso, sotto la pancia, per mordere le budelle, che cadono fuori dalla pancia, scivolando tra loro, e sul prato..

Se fossi... un albero amazzonico:
crescerei con fatica, tra le tante piante che mi soffocano, standomi addosso. Senza farmi vedere il sole che tanto desidero e per il quale mi protendo. Piano, lentamente, mi muovo prima a destra e poi a sinistra cercando di allungarmi sempre più, facendo spuntare dal mio delicato gambo qualche piccola fogliolina che crescerà con me aiutandomi a gaudere sempre più del mio desiderato sole.
Dopo 10 anni, sono oramai ben cresciuto, si cresce in fretta qui con tanta competizione.. Sono finalmente ai piani semi alti, spesso ritrovo sul mio corpo mille goccie di sole rubate, che sfuggono alle foglie degli altri alberi. Ora ho dei nuovi amici, mille insetti e giovani scimmie che saltellano dai miei rami spostandosi.
Dopo altri 10 anni, posso godere finalmente del tanto desiderato Sole... Essere accarezzato al mattino presto dalla sua dolce luce rossastra, per poi riscaldarmi e cibarmi dei suoi forti raggi.. AHI!! MA COSA D... qualcuno o qualcosa mi sta facendo male, in basso giù faccio quasi fatica a vedere, coperto dai miei stessi rami.. AAAH... Aiuto grido alle mie compagne, Aiuto! Aiuto!.. Ma restano silenti, come in lutto di un destino inevitabile.. e quel rumore insistente e lacerante che compre tutto facendomi impazzire dal dolore... quel ronzio maledetto...
Mi stanno tagliando... aiuto è forte intravedo degli esseri armati di uno strano oggetto, è quello che fa quel suono assordante... è quello che appoggiandomelo addosso mi amputa pian piano... Il dolore è forte... insopportabile: faccio fatica a resistere... Maledetti voi.. non ho fatto mai nulla di male: Aiuto!
Ecco.. sto perdendo l'equilibrio...cado.. in parte attutito dalle mie compagne... ma lo faccio con forza, scuotendo il terreno.
Non ho ancora perso i sensi, quando sento quegli strani omuncoli di un progetto... parlano di fare una cosa.. una.. strada, si di quello parlavano.


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