Diario personale di un piccolo scienziato pazzo
 
Riccardo - atreliu pazzo
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martedì, maggio 27, 2008

Accettazione omosessualita, nel 2003Vista la recrudescenza in Italia di atti omofobici e razzisti, mi sovviene l'obbligo morale di dare questo segnale, nonostante non scriva su questo diario da parecchio tempo.

Qui a sinistra potete vedere un grafico in cui vengono indicati alcuni dati presi da Repubblica di oggi di un sondaggio del 2003 sull'accettazione dell'omosessualità: se il 20% del campione si accetta senza problemi, il 22% ha pensato almeno una volta al suicidio, il 5% l'ha anche tentato.
Ovvero tre persone su quattro non ha accettato la proprio omosessualità. Speriamo che le cose siano cambiate. Certo non si direbbe dagli avvenimenti successi di recente.

Pubblico un breve elenco delle principali aggressioni subite dal mondo LGBT nell'ultimo mese, in cui cade anche la Giornata Mondiale contro l'Omofobia.

26 Maggio 2008
Padre accoltella figlio per il disonore dell'omosssualità di suo figlio

25 Maggio
Aggressione a giornalista radiofonica di testata gay: Christian Floris

19 Maggio
Servizio al TG1 delle 20 mostrante un linciaggio di alcuni giovani nei confronti di persone transessuali (nel quale le forze dello Stato non sono intervenute), senza alcuna condanna.

17 Maggio
Giornata Mondiale Contro l'Omofobia

12 Maggio
Madre accoltella all'addome figlia Lesbica di 16 anni

1 Maggio
Ucciso a Verona Nicola Tommasoli

Riporto anche la trascrizione dell'inquietante servizio trasmesso dal TG1, di cui è rimasta traccia solo una registrazione casalinga.
Giornalista: periferia di roma, vi raccontiamo l'esasperazione degli abitanti del prenestino per il supermarket del sesso sotto le loro abitazioni. mariagrazia mazzola.

Italo1: se lei si fa un giro dall'inizio della via e ariva fino qua trova un transessuale ogni dieci metri che durante a notte compie atti 'mpuri come potete immagginare

Anziana1: qui fanno e zzozzerie di fronte ai palazzi, se vede propio tutto, al giardino pure i preservativi coi regazzini che ce stanno

Giornalista: roma, via lungoni. quartiere prenestino. gli abitanti sono scesi in strada per protestare contro la prostituzione sotto casa

Anziana2: devono far nascondere con le manine gli occhietti dei bambini, è una cosa schifosa

Giornalista: chi ha comprato l'abitazione qui e paga ancora il mutuo si sente in trappola. ha visto scivolare in due anni questa fetta di periferia verso il degrado

Donna1: succede che uno non può tornà manco a casa

Donna2: senza vergognaaa se tirano giuuu i pa... quello che c'hanno e se mettono qui davanti pro...

Donna3: i transessuali, sì. e c'è un viavai di macchine e oltretutto lo fanno davanti proprio all'abitazione

Giornalista: spiegano di essere rimasti inascoltati a lungo e ora si organizzano con altri quartieri nelle stesse condizioni

Anziano3: come hanno incominciato a dare fuoco ai rom, qui succederà altrettanto in un altro modo. prendete provvedimenti perché la cosa sta diventando critica.

Giornalista: intervengono polizia e vigili urbani: cercano i transessuali tra i cespugli nella campagna, vicino a un canale

Italo2: tanto questi escono fuori perché se drogano

Uomo1: 'nnamosene va

Giornalista: il secondo transessuale caricato in auto urla

Transessuale: NON SONO ANIMALE!

Uomo2: devi stare zitto!

Transessuale: NON SONO ANIMALE, IO NON SONO ANIMALE!

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sabato, luglio 15, 2006

Facciamo un antipapa ?
Stavo bighellonando nel computer, trovo un documento senza nome.. guardo e ci trovo una poesia, la cerco su Google e trovo..
Trovo che è una canzone di Raf, Dimentica, probabilmente scaricata da mio fratello.. ma vedo anche che è correlata a Antipapa Benedetto XII..
Mi leggo allora che cos'è un Antipapa:
"n occasione di certi periodi di turbolenza all'interno della Chiesa Cattolica Romana, elezioni in seguito determinate come nulle hanno prodotto pretendenti al Papato, e di solito in contrasto con un Papa specifico. Una persona scelta in tal modo viene detta un antipapa. [..]
La fine del XIV secolo e l'inizio del XV videro l'elezione di una serie di Papi rivali, con la conseguente nascita di varie linee di successione. Una di esse fu riconosciuta come ufficiale dalla Chiesa Cattolica, mentre le altre poterono eleggere solo degli antipapi. Lo scandalo dei pretendenti multipli si aggiunse alle altre richieste di riforma che produsse la riforma protestante all'inizio del XVI secolo."

Leggo che un antipapa Benedetto XVI c'è gia stato (Jean Langlade, 1470-1499).. che ne dite:
non sarebbe ora di riformare?
Qualche tumulto nella chiesa c'è... non resta che una bella crisi, qualche antipapa ed infine una bella riforma.
Tettanzi, ci pensi tu??


giovedì, luglio 13, 2006

Diverse persone, uguali diritti

A Milano stiamo organizzando una manifestazione in ricordo dell'impiccagione di due ragazzi per essere omosessuali.
Si sta cercando di coinvolgere il maggior numero di associazioni giovanili e non, per sottolineare l'importanza della libertà di sviluppo della persona, per i diritti umani e contro ogni discriminazione.

Vi chiedo qualche email e contatto per cercare di diffondere e far conoscere questa cosa, e magari aderire con le associazioni/gruppi di cui fate parte.
E' una cosa importante, perchè è una iniziativa promossa dal progetto All Different - All Equal, e si instaura esattamente all'interno di quei processi di interculturalità e in quella visione, espressa dal Consiglio Europeo

Alcune info dal mio blog, sull'evento dell'anno scorso:
Protesta-per-le-esecuzioni-dei-due-ragazzi-iraniani-gay
presidio-per-gay-impiccati-in-iran

Qui sotto il volantino/comunicato che si intende distribuire e far sottoscrivere alle ass. aderenti all'evento.
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20 luglio alle ore 18,30 davanti al Palazzo delle Stelline

Contro ogni forma di violenza
Contro ogni forma di discriminazione

Un anno fa due ragazzi sono stati condannati a morte e, il 19 luglio, pubblicamente fustigati ed impiccati in Iran per la sola colpa di essere omosessuali.

In ricordo di questo drammatico episodio di violenza e di discriminazione, noi appartenenti e simpatizzanti delle associazioni giovanili milanesi e delle associazioni attenti alle tematiche della gioventù (elenco delle associazioni) ci riuniremo giovedì 20 luglio 2006, alle ore 18.30, in Corso Magenta 59, davanti alla sede della Rappresentanza dell'Unione Europea (promotrice dell'iniziativa All Different All Equal), per proclamare la nostra volontà:

* di esercitare in piena libertà i nostri diritti, nel pieno e democratico rispetto e nella piena valorizzazione di ogni forma di diversità di identità di genere, di orientamento sessuale, di etnia, di religione, di convinzione filosofica, di opinione politica, di stato sociale, di condizione fisica e mentale;
* di ribadire il nostro sdegno verso ogni tentativo, soprattutto se violento, di limitare tali diritti o di negare il valore di tali diversità;
* di essere protagoniste e protagonisti nella vita pubblica, sociale, culturale e politica del nostro paese.

Auspichiamo pertanto che tutte le Istituzioni si adoperino per la tutela e il riconoscimento del valore sociale della diversità e si adoperino per cancellare ogni forma di discriminazione.

Auspichiamo e chiediamo che si adoperino nella promozione e tutela dei diritti umani attraverso politiche giovanili che riconoscano e propongano il ruolo dei giovani nella vita pubblica.


martedì, giugno 27, 2006

Sinistra spagnola 5 - Sinistra italiana 0

La legge di Zapatero: parità delle donne Quote rosa anche ai vertici delle aziende
MADRID - Il governo di José Luís Zapatero, icona laica della sinistra europea, premier alla testa di un esecutivo composto in eguale misura di uomini e donne, ha approvato ieri un nuovo progetto di legge destinato a promuovere la parità fra i sessi e a punire la discriminazione. In primo luogo, nel lavoro. I dati statistici hanno rivelato in Spagna gravi disparità salariali fra uomini e donne: la differenza di retribuzione media è superiore al 30%, il doppio della media europea. Ma le differenze non riguardano soltanto il maschilista mondo delle imprese, dato che si estendono al campo politico e sociale. La «Ley de Igualdad» prevede una serie di misure di discriminazione positiva che cercheranno di assicurare alle donne una migliore retribuzione, obbligando le imprese a negoziare con i sindacati, obiettivo l’equità salariale, una presenza maggiore nelle liste elettorali dei partiti, vietando che uno dei due sessi possa avere più del 60% dei candidati o meno del 40% e nei consigli di amministrazione delle imprese con più di 250 lavoratori.
Su questo ultimo punto la nuova legge garantirà una presenza progressiva fino al 40% di donne nel giro di otto anni. Il progetto iniziale dava quattro anni di tempo alle imprese per mettersi in regola.
In cambio le aziende che obbediranno potranno ottenere vantaggi nelle aggiudicazioni degli appalti pubblici quando si troveranno, a parità di offerta, in competizione con concorrenti più maschilisti. Gli incentivi entreranno in vigore dall’inizio quando si vedrà nei fatti la buona volontà «femminista» di un’impresa. È comprensibile che proprio questa norma sui consigli di amministrazione abbia suscitato le critiche più aspre.
La Confindustria spagnola ha protestato, sostenendo che l’imposizione di una quota obbligatoria «va contro i criteri di efficienza», il Consiglio di Stato ha accolto in parte le rimostranze e il governo ha concesso più tempo ma è rimasto fermo sul principio. Attualmente nelle principali imprese i consigli di amministrazione vedono una presenza femminile estremamente ridotta, poco più del 3%. Non sono poche le grandi imprese con un numero di donne ai vertici eguale a zero.
Nella Spagna di Zapatero la discriminazione era palese e intollerabile. E si è cercato di porre rimedio non badando alle critiche come già si è visto per l’ampio catalogo di riforme sociali avviate dal governo socialista: legalizzazione del matrimonio gay, «divorzio express», approvazione della legge contro la violenza domestica e del progetto per l’assistenza delle persone handicappate e alle loro famiglie. Dal punto di vista delle donne il progetto di legge è senza dubbio positivo su svariati fronti: si parla anche di protezione contro le molestie sessuali nei luoghi di lavoro, si offrono vantaggi per conciliare maternità e lavoro.
Si è pensato anche ai padri prevedendo un ampliamento del permesso di paternità sia ai padri biologici che a quelli adottivi. I media del servizio pubblico saranno obbligati a trasmettere «una immagine non stereotipata della donna e a utilizzare un linguaggio non sessista».
La vicepremier Maria Teresa Fernandez de la Vega, «lady di ferro» del governo e vero braccio destro di Zapatero, ha salutato il provvedimento, che non troverà ostacoli nel suo iter parlamentare, come «un passo da gigante nel cammino per raggiungere la parità reale fra uomini e donne». E con questa legge, ha detto in conferenza stampa, la Spagna si colloca fra i Paesi più avanzati al mondo per quanto riguarda i diritti dei cittadini. L’opposizione ha criticato la legge definendola «propagandistica ed elitaria» riferendosi chiaramente alle quote nei consigli di amministrazione e sostenendo che «non va incontro ai veri problemi delle donne».

Mino Vignolo


martedì, giugno 20, 2006


No al Referendum Costituzionale

BERLUSCONI: UN SI’ CONTRO GLI OMOSESSUALI
ARCIGAY: UN NO CONTRO L’OMOFOBIA DELLA DESTRA ITALIANA
Lo Giudice: “Diciamo no allo stravolgimento della Costituzione italiana da parte di una destra incostituzionale che fa carta straccia del principio di non discriminazione”

“La dichiarazione di Berlusconi la dice lunga sull’incultura costituzionale di questa destra. Per l’ex premier è un’indegnità stare al fianco delle persone omosessuali. Berlusconi ignora che la Costituzione italiana, all’art. 3, protegge tutti i cittadini da discriminazioni legate alle loro condizioni personali e che la Carta di Nizza, fatta propria dal nostro parlamento durante il suo stesso governo, bandisce esplicitamente le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale. Così Sergio Lo Giudice, presidente nazionale di Arcigay, risponde alle dichiarazioni rilasciate quest’oggi da Silvio Berlusconi, secondo il quale “votare si è anche dire no ai ministri che vanno in piazza con i centri sociali e con gli omosessuali".
“Non si può e non si deve permettere a quest’uomo che fa carta straccia dei principi costituzionali – continua Lo Giudice - di stravolgere la Carta nata dalla resistenza contro la violenza e l’oppressione. Per questo invitiamo le persone e la comunità lgbt (lesbica, gay, bisessuale e transgender) a votare un convinto No alla riforma della Costituzione nel referendum confermativo dei prossimi 25 e 26 giugno”.


Stop alle aggressioni razziste e omofobe

Il Parlamento europeo, con 301 voti favorevoli, 161 contrari e 102 astensioni, ha adottato, il 14 giugno 2006, una risoluzione comune che condanna fermamente tutte le aggressioni di stampo razzista, considerando che il razzismo, la xenofobia, l'antisemitismo, l'omofobia e l'avversione ai Rom, sono fenomeni dalle motivazioni irrazionali, a volte legati all'emarginazione, all'esclusione sociale e alla disoccupazione, nonché derivanti dal rifiuto di concepire la diversità presente nelle nostre società come una fonte di ricchezza.

Nel deplorare quindi l'espandersi del consenso a partiti che propagano idee razziste e omofobe, il Parlamento europeo chiede insistentemente a tutti gli Stati membri:

* di prevedere almeno la possibilità di ritirare i finanziamenti pubblici ai partiti politici che non rispettano i diritti dell'uomo e le libertà fondamentali, la democrazia e lo Stato di diritto, così come sono sanciti nella Convenzione europea sui diritti dell'uomo e nella Carta europea dei diritti fondamentali;
* di lanciare campagne d'informazione nei media e nelle scuole, al fine di promuovere la diversità culturale come forma di ricchezza e di dinamismo economico, la parità di genere, la tolleranza, il dialogo e l'integrazione.

Gli Stati membri sono altresì invitati a rafforzare le misure di diritto penale finalizzate al ravvicinamento delle pene contemplate per tali reati nei vari Stati dell'UE e ad applicare efficacemente le direttive anti-discriminazione. Parallelamente, i deputati esortano la Commissione a citare davanti alla Corte di giustizia gli Stati membri inadempienti e a proporre entro il primo semestre del 2007 nuovi strumenti legislativi che contemplino tutti i motivi di discriminazione elencati dal Trattato CE.

L'Esecutivo è anche sollecitato a promuovere lo sviluppo di una politica di anti-discriminazione, accanto alla nascente politica in materia di integrazione, considerando che per raggiungere la parità occorre rivolgere la debita attenzione all'integrazione e ad altri interventi non legislativi.

Visto poi l'aumento del numero di aggressioni, urla e slogan razzisti negli stadi da parte di tifosi di ideologia neonazista, si sottolinea la necessità di sostenere iniziative contro il razzismo e la xenofobia in relazione ai mondiali di calcio attualmente in corso in Germania.

Il Parlamento europeo ricorda, infine, la necessità di disporre di definizioni e statistiche valide e precise sul razzismo e la xenofobia, in particolare sugli atti di violenza a carattere razzista e xenofobo, quale strumento per combattere efficacemente tali fenomeni, come è già stato evidenziato nella relazione annuale 2005 dell'EUMC, in cui si sottolinea la mancanza di registrazioni statistiche degli episodi di violenza razzista avvenuti, per esempio, in Italia, in Portogallo e in Grecia.

Il testo della risoluzione [.pdf]


venerdì, giugno 16, 2006

Ma quella sera qualcuno reagì.


La sera del 27 giugno 1969 era un venerdì, e lo Stonewall Inn era pieno come un uovo. Il locale di Christopher Street, nel Greenwich Village, era uno dei più noti locali gay di Manhattan, discretamente appartato dall'esterno e periodicamente tartassato dalla polizia con una scusa o l'altra. Era frequentato da pochi vistosi travestiti e molti anonimi clienti, soprattutto giovani, rassicurati dalla riservatezza del posto e dal fatto che la polizia portasse sempre via per prime le checche e desse loro il tempo di dileguarsi. Quel venerdì per i tavoli si piangeva la morte di Judy Garland, icona di femminilità sempre venerata dalla cultura gay, quando verso mezzanotte sei agenti della polizia di New York, quattro uomini e due donne, piombarono allo Stonewall con un mandato per controllare che non venissero venduti alcoolici, per cui i gestori non avevano mai ottenuto la licenza (fino a due anni prima nessun locale poteva servire alcoolici agli omosessuali, per legge).
Il mandato era pretestuoso, il reato tollerato in mille altri casi, ma era un'occasione per far tenere bassa la cresta ai locali gay.
I poliziotti presero a distribuire minacce e rompere oggetti a colpi di manganello, e fecero uscire i clienti a uno a uno, fermando i travestiti.
Ma quella sera qualcuno reagì.

Ci vediamo domani, al TorinoPride!


LE PERSONE VENGONO NELLA TUA VITA PER UNA RAGIONE.


Le persone vengono nella tua vita per una ragione, per una stagione o tutta la vita.
Quando saprai perchè, saprai cosa fare con quella persona.
Quando qualcuno è nella tua vita per una RAGIONE, di solito è per soddisfare un bisogno che hai espresso.
Sono persone venute per assisterti attraverso una difficoltà , per darti consigli e supporto, per aiutarti fisicamente, emotivamente o spiritualmente.
Possono sembrare come un dono del cielo e lo sono.
Loro sono li per il motivo per cui tu hai bisogno che ci siano.
Quindi, senza nessuno sbaglio da parte tua o in un momento meno opportuno, questa persona dirà o farà qualcosa per portare la relazione a una fine.
Qualche volta loro muoiono. Qualche volta se ne vanno. Qualche volta si comportano male e ti costringono a prendere una decisione.
Ciò che dobbiamo capire è che il nostro bisogno è stato soddisfatto, il nostro desiderio realizzato,il loro lavoro è finito.
La tua preghiera ha avuto una risposta e ora è il momento di andare avanti.
Alcune persone vengono nella nostra vita per una STAGIONE, perchè è arrivato il tuo momento di condividere,crescere e imparare.
Loro ti portano un esperienza di pace o ti fanno ridere.
Possono insegnarti qualcosa che non hai mai fatto. Di solito ti danno un incredibile quantità di gioia.
Credici, è vero. Ma solo per una stagione!
Le relazioni che durano TUTTA LA VITA ti insegnano lezioni che durano TUTTA LA VITA, cose che devi costruire al fine di avere delle solide fondamenta emotive.
Il tuo lavoro è accettare la lezione, amare la persona e usare ciò che hai imparato in tutte le altre
relazioni e aree della tua vita.
Si dice che l'amore è cieco ma l'amicizia è chiaroveggente.
Grazie per essere una parte della mia vita, che sia per una ragione, una stagione o tutta la vita.


giovedì, giugno 15, 2006

Continuano i flussi emotivi dopo l'esperienza della settimana scorsa.
Ecco cosa ha scritto Tony..
Già amici amanti fratelli, per una stagione o per
tutta la vita cosa importa, l'importante è che ci
siamo e respiriamo questi colori, questi sapori
insieme.
Siamo tutti spersi nel caos che ci avvolge, cerchiamo
identità in bicchieri colmi d'acqua e se fossero le
nostre debolezze la nostra risorsa.
Un sorriso un bacio ed un abbraccio a tutti.
Spero che noi amiche amanti e sorelle possiamo essere
noi i nuovi semi di pace su questa terra e lenire le
nostre come le altrui sofferenze.
Buon Viaggio a tutti.


mercoledì, giugno 14, 2006

Lentamente muore


Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

(P. Neruda)