martedì, dicembre 30, 2003
Eccomi di ritorno.
Per la precisione sono tornato ieri sera.
Sono stato in una vecchia baita dalle parti di Bagolino (in trentino) di Efrem, un compagno di università ed amico.
siamo partiti da casa mia alle 8.00 di mattina in una panda stracarica di cose, con taniche in mezzo alle gambe e sommersi di valigie, borse e spese varie..
Arrivati siamo stati un po' a casa di Efrem, dove sua mamma ci ha deliziati con un pranzo luculliano (ricordiamo il polpettone, il salame di cioccolato), perdendo la possibilità così di andare a finire di fare la spesa in paese.
Partiamo con il pick-up di Efrem, dopo aver trasbordare le cose, diretti verso questa sua baita.
Dopo circa una mezz'oretta raggiungiamo una strada in cui gli spazzaneve avevano fatto il loro dovere, eliminando le tracce di neve, che sarebbero ben rimaste nella strada successiva: avvicinandoci infatti, il trattore del papà di Efrem stava spazzando circa 30 cm di neve dalla strada permettendoci così il passaggio.
In realtà ad un certo punto per dare maggior aderenza sullo sterrato ghiacciato, siamo saliti sul trattore, che ci ha fatto quindi volare sulla neve con noi seduti sul trattore.
Arrivati alla baita, dopo un attimo di sistemazione, ben difficile è stato far risalire il trattore sulla strada per farlo ritornare in paese. Così armati di energie e fatiche, usando diverse travi di legno (con dimensioni e peso diveso), abbiamo cercato di far aderire meglio le ruote del trattore mettendole lungo il suo percorso. Purtroppo non era facile perchè slittava sulle travi, rompendole, scheggiandole. Ed il lento camminino che faceva era ripagato con sforzi nello recuperare le nevi, e gettarle in avanti passando ai suoi fianchi lungo la neve alta. Ed il cielo incominciava ad imbrunire, regalandoci in qualche attimo di distrazione uno spettacolo incredibile: un cielo in tramonto, con una distesa di neve sopra le quali si osservavano le vette delle montagne tra cui si stava abbassando il sole, ormai stanco e spento. Ricordo ancora come una bellissima foto, lo sforzo di io ed Efrem che trasciniamo queste travi, illuminati dalle luci del trattore con fumi e vapori così messi in evidenza.
Ma molto pesante è stato anche il trasportare le borse pesanti lungo il sentiero segnato dal trattore, sotto un cielo oramai scuro. Ed anche qui, pensare a me e nICO illuminati solo dalla luna e dal riverbero della sua luce bluastra sui manti di neve bucati da scuri e contrastati alberi (pini? aceri? abeti? Efrem me lo aveva detto..).
Finalmente sistemati nella baita la stufa ci ha riscaldati e asciugato i pantaloni, la calzamaglia, le calze, gli scarponi e i guanti fradici; illuminati grazie al generatore.
Per la stanchezza io e nICO non abbiamo mangiato molto del riso preparato (della spesa fatta non avevamo il sale per una pasta!!) e siamo andati a letto presto in una camera riscaldata da un piccolo termosifone elettrico, in un sacco a pelo ricoperto da diverse coperte!
Il giorno dopo ci siamo alzati verso le 9.30 dovevmo andare in paese a fare la spesa e c'erano dei lavoretti da sistemare.