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giovedì, gennaio 22, 2004
MARTE: LA SONDA SPAZIALE SPIRIT NON RISPONDE PIU'
WASHINGTON - Marte non risponde. Da circa 24 ore la sonda spaziale americana Spirit, giunta sul pianeta rosso il 4 gennaio e che aveva iniziato la sua missione alla grande, inviando sulla Terra strepitose immagini di Marte, non da' piu' segni di vita.
Gli scenziati della Nasa sono preoccupatissimi, e parlano di ''guasto potenzialmente grave'', temendo che qualcosa si sia rotto o che ci sia un'avaria, ovviamente impossibile da riparare.
Se la morte di Spirit verra' confermata, tutto sara' ora nelle mani della sua sonda gemella Opportunity, in viaggio verso il pianeta rosso, attesa su Marte durante il fine settimana.
La Nasa prevede infatti che Opportunity atterrera' sul pianeta rosso, agli antipodi rispetto a dove si trova Spirit, il 24 gennaio alle 21:05, ora di Pasadena, cioe' alle 6:05 del mattino del 25 gennaio in Italia.
In una conferenza stampa al Jet Propulsion Laboratory della Nasa di Pasadena, in California, uno dei responsabili del programma, Richard Cook, ha spiegato che il contatto con la sonda era stato perso ieri, ma nessuno si era preoccupato piu' di tanto.
Si pensava infatti che cio' fosse dovuto alle piogge a Canberra (Australia), dove si trova l'antenna che cattura il segnale tra Marte e la California, o a difficolta' che possono succedere nel puntare l'antenna verso lo spazio.
Un altro responsabile dell'Agenzia Spaziale americana, Pete Theisinger, ha parlato di ''anomalia particolarmente seria'', precisando che ''qualcosa si e' forso rotto, o e' stata un'avaria. Siamo molto preoccupati''.
Le comunicazioni tra Pasadena e Marte sono interrotte da mercoledi' alle 15:40 ora italiana. Un comunicato della Nasa, diffuso in serata, spiegava che ''i controllori a terra erano stati in grado di inviare segnali alla sonda Spirit, ma hanno soltanto ricevuto un segnale che confermava che il rover li aveva sentiti''. Nessun dato scientifico e tecnico era stato invece inviato dalla sonda.
Fino ad oggi, la missione di Spirit era stata considerata un vero e proprio successo. Dopo avere trasmesso le prime immagini, a colori e nitidissime, del pianeta rosso, la sonda si era fermata in un cratere, il cratere di Gusev, per esaminare da vicino il suolo di Marte, grazie al suo braccio telescopico dotato di microscopio, macchina fotografica e anche di una sorta di coltello svizzero multilama per grattare la superficie.
Il primo obiettivo scientifico di Spirit era stato un sasso grande come un pallone da football americano, battezzato Adirondack (dal nome di una valle particolarmente rocciosa dello stato di New York), che aveva iniziato a fornire le prime indicazioni sulla composizione delle rocce del pianeta rosso.
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