giovedì, gennaio 08, 2004

Mi son svegliato con sogni non tranquilli.. e come a volte capita questi tendono a trascinarsi anche nel buio della realtà.
Sono sveglio da un po'.
Ho letto, mi son guardato attorno e ho postato qualcosa qui sul diairo.
Ora sto ascoltando Phil Collins, che nelle sue canzoni più tristi mi ha fatto diventare melanconico.
Penso ad una mia parte di socialità che si afferma poco. Cioè ad una serie di rapporti che mi mancano..
Con l'università, in Bicocca, ho potuto conoscere bella gente. E con questa sto bene, e mi piace. Tuttavia vorrei frequentarla di più..
Mi sento ritornato a
diverso tempo addietro, quando insicuro faceva queste confessioni qui, sul diario... con la magica speranza che qualcuno potesse leggere e destarmi..
A dir la verità ultimamente mi sto dando abbastanza da fare, anche se sono giorni che sono chiuso e tarpato in casa... con la paura di affrontare un po' la vita... il lavoro, le responsabilità, le fatiche... come se restare in questo finto mondo fatato (ma opprimente e solo..), potesse servire a qualcosa..
Come per altre cose, le risposte, la soluzione c'è ed è anche abbastanza a fuoco... ma sembra mancare la forza di sostenersi in un volo che si sente a priori fallimentare.
Con Sara si era detto che da mercoledi avremmo incominciato a sostenerci in positivo, non più giustificarci in qualche nostra manchevolezza nello studio, ma spronarci..
..infatti sono due giorni che non sento Sara.. non che lei non mi mandi sms o squilli... ma non rispondo... isolato..
Il mio caro Phil canta di "Another day for you and me in Paradise": che sia la mancanza di una persona da amare e da cui essere amata vicino che mi rende più vulnerabile?
Certo potrebbe rafforzarmi, ma uno deve essere anche in grdo di camminare con le proprie gambe..
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