Diario personale di un piccolo scienziato pazzo
 
Riccardo - atreliu pazzo
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Rivanga nel mio passato:





martedì, marzo 23, 2004

Questa sera il cielo di Milano era molto bello: verso le sette c'erano spesse nuvole nere che facevano dei bellissimi contrasti con il cielo azzurro scuro e qualche altra nuvola più chiara.
Nuvole che poi si son fatte sentire tra lampi, tuoni e una pioggia che ricordava anacronisticamente quelle estive per foga ed energia.
Dopo essere stato da Sara, stavo andando alla metrò, per tornare a casa, coperto dalla furio della pioggia e del vento solo da un piccolo e rotto ombrellino portatile.
Passando vicino al conservatorio, sento una signora anzianotta, in compagnia di un'amica, che mi chiede: " Possiamo avere un passaggio?"
E così, generosamente, le accolgo con simpatia una a sinistra e euna a destra, praticamente abbracciati, sotto le mie braccia, protettive come fossero ali, per queste divertenti e coraggiose vecchiettine.
Fatta notare una mio certa urgenza, ci siamo pure fatti una lunga corsetta, come tre adolescenti che corrono in un campo di grano bagnandosi di questa pioggà imprevista.
E ridevamo, della situazione, e strette a eme correvano, dimenticandosi dell'età, di me, cordiale ma sconosciuto.. raggiungendo il porticato vicino all'entrata della metropolitana.
Dopo averle lasiato prendere un po' fiato e esserci scambiati sinceri sorrisi, ho detto: "Bhè, signore mie, devo andare. Vi auguro una buona serata." E con i ringraziamenti e i sorrisi, è finito questo piccolo momento di spensieratezza nel centro di una grande città come Milano, tra tre sconosciuti..


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