Diario personale di un piccolo scienziato pazzo
 
Riccardo - atreliu pazzo
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venerd́, aprile 30, 2004

Cresce tra gli italiani la comprensione e la consapevolezza che l'omosessualita' e' una forma d'amore come un'altra.
Lo sottolinea l'ultima indagine dell'Eurispes dalla quale risulta che la meta' dei nostri connazionali (49,2%) e' convinto che amare una persona dello stesso sesso sia solo una questione di scelta personale. La ricerca, presentata nel corso del convegno "Diritti gay: privilegi o diritti umani?" che ha approfondito il ruolo della politica e delle istituzioni sui diritti delle persone omosessuali e transessuali, illumina pero' un altro dato significativo: il 32,8% degli intervistati (duemila cittadini rappresentativi della intera popolazione) afferma di poter tollerare l'omosessualita' purche' non praticata; il 10,3% del campione Eurispes considera l'omosessualita' immorale, mentre quasi otto italiani su cento (7,7%) rifiuta di pronunciarsi sulla domanda. Fra le donne l'accettazione dell'omosessualita' risulta piu' diffusa che non fra i maschi: 55,1% delle intervistate pensa che sia una forma di amore come un'altra contro il 43,1% degli uomini. Anche la percentuale di chi giudica immorale l'essere omosessuale e' lievemente piu' alta fra i maschi (12,1% contro l'8,5% delle donne). L'eta' del campione dimostra una variabile significativa: la percentuale degli "accoglienti" cresce con l'abbassarsi dell'eta', e' piu' alta nel nord-est e piu' bassa al centro Italia e corrisponde ad un piu' elevato titolo di studio. Una delle variabili piu' significative e' costituita dall'area politica di riferimento: una nettissima maggioranza degli intervistati di sinistra (69,3%) considera l'omosessualita' una scelta d'amore non diversa dall'eterosessualita', contro il 38% degli elettori di centro-destra. E soltanto il 4,2% degli intervistati di sinistra considera l'omosessualita' immorale contro il 17,2% degli elettori di destra. Invitati a considerare le proprie reazioni di fronte alla scoperta di un figlio o una figlia omosessuale, la netta maggioranza (59,9%) sostiene che avrebbe una reazione sostanzialmente positiva, dopo un primo moto di sorpresa; il 9,1% tollererebbe a patto di non parlarne mai piu', mentre l'8,6% non accetterebbe in alcun modo la scelta del figlio. Quanto alla possibilita' per le coppie omosessuali di unirsi in matrimonio e di adottare i bambini, un italiano su due (51,6%) ritiene che sia un diritto di tutti sposarsi con rito civile mentre il 41,7% e' contrario. Per l'adozione pero' e' un altro discorso: il 63,4% del campione si dichiara contrario contro un 27% di favorevoli. Gli omosessuali in Italia, tra gay, lesbiche e transessuali, calcola l'Eurispes, sono oltre cinque milioni ed e' molto alta fra loro la percentuale di coloro che, nati al sud, si sono trasferiti al nord dove e' piu' facile vivere la propria condizione senza nascondersi. Fra i parenti, gli omosessuali scelgono soprattutto sorelle e fratelli quali confidenti ai quali rivelare la propria omosessualita' che e' comunque fonte di angoscia e di grandi difficolta' esistenziali: quasi un terzo (32%) degli omosessuali maschi e quasi un quarto (24%) delle donne avrebbero pensato al suicidio e il 6% dichiara di averlo tentato almeno una volta. Nonostante la maggiore tolleranza, la violenza contro gli omosessuali e' ancora una realta': tra il 1990 e il 2003 gli omicidi di omosessuali sono stati ben 119 e in tutti i casi all'origine c'e' una cultura omofoba di odio e disprezzo.


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