|
|
domenica, maggio 09, 2004
Con un po' di triste invidia... ma anche come incoraggiamento per raggiungere livelli di rassicurazioni così alti.. (attraverso si, manifestazioni, petizioni e proteste politiche, ma anche attraverso dialoghi, commenti, azioni di coraggiosa apertura tra gli amici -etero,off course-, per far partire anche dal basso la consapevolezza della non diversità..).
Dalla Repubblica di oggi:
DA VICINO NESSUNO È DIVERSO
Qualche mese fa quando al City Hall il nostro sindaco Gavin Newsom celebrava i matrimoni gay, una studentessa di mia moglie stava passeggiando con sua madre proprio dalle parti del municipio. Affettuosamente la mamma e la figlia si tenevano per mano. Di colpo, senza aver tempo di rendersi conto di quel che accadeva, sono state attorniate da passanti entusiasti, gente di ogni colore, età e condizione sociale che applaudiva: evviva, hurrà, brave, auguri, felicità felicità. Ci hanno messo qualche minuto per capire l´equivoco: le avevano scambiate per due novelle spose.
Qualche settimana fa ci è arrivata a casa la convocazione ufficiale per l´esame di maturità (baccalaureat francese) che mio figlio Jacopo dovrà sostenere a giugno. Jacopo frequenta una delle migliori scuole internazionali della città, la French American International High School. Come di consueto per la prova di maturità il liceo deve affittare un locale esterno, più spazioso e adatto all´esame. Aprendo la busta della convocazione l´occhio ci è caduto sul nome dell´istituzione prescelta per ospitare la maturità di quest´anno: è il centro studi sulla cultura gay-lesbica. In altre parti d´America e del mondo, credo che alcuni genitori reagirebbero con indignazione. Fossimo nel Texas, o in Italia, suppongo che potrebbe nascere un piccolo scandalo. Qualcuno, con figli nelle classi inferiori, potrebbe essere tentato di toglierli da una scuola così. Ma quella di mio figlio non è una scuola trasgressiva. È semplicemente una scuola di San Francisco. Qui il movimento gay è nato, qui ha avuto i suoi trionfi e le sue tragedie. Chi viveva a San Francisco negli anni Ottanta ricorda quando il Castro ? il quartiere favorito dalle coppie omosessuali ? era ridotto a una città-fantasma, la sua popolazione decimata dall´ecatombe dell´Aids, la vita quotidiana scandita dai funerali. Oggi è uno dei quartieri più costosi ed eleganti, animati e divertenti, un polo d´attrazione per tutti grazie ai suoi teatri, cinema d´essai, librerie e locali notturni. La trasgressione vi fa capolino una volta all´anno con la sfilata notturna di Halloween, una convenzionale carnevalata all´insegna del travestitismo, così innocente che attira le famiglie con bambini. Per il resto è un tranquillo quartiere borghese. Dove si vedono coppie di uomini di mezza età che si tengono per mano andando a fare la spesa al supermercato. Non c´è nulla di caricaturale, niente forzature né esibizionismi. È tutto molto normale, nella città meno normale del mondo.
0 Commenti:
Commenta
|
|