sabato, maggio 01, 2004

Ieri è stata una giornata lunga, ma bellissima!
Al mattino sono arrivato trafelato e di corsa agli studi di Gay.tv dove abbiamo registrato due puntate di Pink, con Fabio Canino e dove io partecipavo come pubblico (nella puntata che verrà trasmessa l'8 Maggio, il tipo tra i concorrenti con il pizzetto sono io..).
Poi un salto da Sara, e poi ... Teatro!
Ieri era la seconda lezione: dopo esserci rilassati e aver sciolto corpo e articolazioni abbiamo fatto qualche esercizio di coordinazione dell'intero gruppo, avvicinandoci al centro del gruppo insieme a tutti gli altri senza che ci fosse un segnale preciso di inizio da parte di una persona prefissata.
Poi, si è arrivati alla fase più interessante. Ci siamo divisi in gruppi di 5, una persona al centro, con gli occhi chiusi si lasciava andare... si sbilanciava in avanti, indietro e sui fianchi, lasciando che fossero gli altri a prenderlo, e spostarlo verso un'altra direzione.. le emozioni di abbandono però erano solo un inizo di quelle provate negli esercizi successivi. Il secondo era costituito dal lasciarsi guidare con gli occhi chiusi da una persona, dietro di te, che cingendoti alle spalle ti guidava in un percorso, tra la gente, verso i muri, etc. Nel terzo esercizio invece il contatto era solo una presa di mano. Qui, quando sono stato guidato da Eleonora, mi è sembrato di esser coccolato, e durante queste camminate piene di odori, ombre e luci e sicurezza, rivolgevo il mio viso a lei, e le sorridevo con calda riconoscenza... stupendo. Quando invece ho guidato lei, mi ha subito detto "Che bello, sembra di fare una camminata con mio papà", ed ecco che mi immaginavo Eleonora di 8 anni, ed io che l'accompagnavo in un parco, facendole conoscere questo mondo nuovo, risponendo a domande e svelandole quei segreti che solo i genitori conoscono a quell'età.
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L'esercizio successivo, quello che mi è piaciuto di più, l'ho fatto con Roberto, consisteva nell'esser guidati dal contatto tra i nostri due polpastrelli. Ed è stato splendido: tutto si azzera... hai solo questo contatto, come un piccolo lumicino che segui e che porti con te, che illumina la strada buia, e tu sei li, che segui e segui, in percorsi più o meno tortuosi, lasciandoti coinvolgere ed andare totalmente...
Guidare mi è però piaciuto di più, elegante, delicato, romantico e sensuale.. Un ballo romantico con io e lui, soli tra tanti. Impegnati: lui a seguire e curare questo mirabile lumicino ed io a guardare lui, infatuato, dipendete e perso.. Bellissimo poi, quanto il contatto veniva a perdersi, per una curva troppo stretta: l'unico riferimento si spegneva... e dopo un leggero momento di attesa, silenziosa nel buio, il contatto riprendeva e con esso la danza.. stupendo..
Non ho saputo dir di no ad una cena tutti assieme, nonostante fossi molto stanco fin da prima del teatro..
E poi la pioggia.. Forte e impetuosa a Milano, non tanto spessa quanto invece molto fitta. E le grosse pozzanghere sui bordi delle strade, che si tramutavano in alti e pericolosi muri d'acqua al passaggio veloci di auto incuranti.. Ieri notte il traffico era sostenuto, e la 91 che mi avevrebbe portato all'ultimo mezzo per tornare a casa non si faceva vedere..
Ho passato la notte a casa di Sara, visto che non c'erano i suoi, ed ero con lei [ed erano tutti con lui, mentre leggeva quello che ci stiamo dicendo .. anche adesso. -pezzo de La Storia Infinita..-] al telefono mentre le mie scarpe da ginnastica si inzuppavano sempre più d'acqua..
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