Diario personale di un piccolo scienziato pazzo
 
Riccardo - atreliu pazzo
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Rivanga nel mio passato:





sabato, settembre 18, 2004

Anche Margherita me ne ha parlato bene della Spagna: aperta, calorosa e disponibile e tollerantissima.
Mi ha fatto molto piacere avere questa conferma, si perchè avevo avuto modo di chiaccherare con due signore spagnole, che raccontavano del lato costituzionale: del riconoscimento delle coppie di fatto e dell'affidamento/adozione per coppie omosessuali.
Leggo ora, però che Zapatero sta per svolgere un ulteriore passo: bellissimo.
Riporto dal Corriere della Sera:
Nemmeno le esortazioni del Papa hanno frenato il premier spagnolo Zapatero che intende rispettare le sue promesse elettorali di cambiare la società civile spagnola attuando riforme laiche.
La legge sul divorzio attualmente in vigore, varata dal governo socialista di Gonzalez nel 1981, verrà modificata ampiamente. Con le nuove disposizioni è sufficiente che uno dei coniugi non desideri la continuazione del matrimonio. Chiederà ed otterrà il divorzio, senza che l’altro coniuge o il giudice possa opporsi.
Il disegno di legge che verrà approvato dal governo fra un paio di settimane riguarderà le coppie di fatto e riformerà il codice civile per rendere possibile il matrimonio fra persone dello stesso sesso. Saranno cambiati tre articoli del codice civile. L’articolo 44, che ora si apre con «L’uomo e la donna hanno diritto a contrarre matrimonio...» cambierà il soggetto con «qualunque persona». L’articolo 66, «Il marito e la moglie sono eguali nei diritti e nei doveri» cambierà il soggetto con «i coniugi». Anche nell’articolo 67, laddove si dice che «il marito e la moglie debbono rispettarsi e aiutarsi reciprocamente», la parola «coniugi» sostituirà «marito e moglie». Questi cambiamenti permettono, fra l’altro, l’adozione da parte di entrambi i coniugi.
Il governo, con le sue riforme laiche, è accusato dagli oppositori e dalla Chiesa di voler imporre «il laicismo con una nuova religione pubblica». I vescovi nelle pastorali parlano di «fondamentalismo socialista». Carme Chacon, la socialista vicepresidente della Camera, replica: «Le istituzioni democratiche non entrano in questioni come la discriminazione della donna in seno alla Chiesa cattolica né il matrimonio canonico. Chiediamo quindi ai vescovi lo stesso rispetto».

Ragazzi, che bello... ma anche che tristezza: oramai ci hanno strasuperato tutti... Solo l'italia resta indietro.. e mentre a Madrid si festeggerà nel quartiere gay, qui a Milano si stringono ancora i denti.. un po' nascosti ed ancora un po' impauriti, forse..


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