Diario personale di un piccolo scienziato pazzo
 
Riccardo - atreliu pazzo
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venerdì, dicembre 03, 2004

Rolli
Non c’è solo la crescente e largamente preannunciata vergogna del dilagante scandalo oil for food a gettare ombre di pesante delegittimazione sulle Nazioni Unite, sulla gestione del segretario generale Kofi Annan, e della sua disinvolta prole.
Chi si attendeva finalmente una buona notizia sulla storica ferita aperta dell’antisemitismo, mai condannato dall’Onu, che al contrario è sempre stato in prima fila nel condannare il sionismo, è rimasto ancora una volta deluso e a bocca asciutta.
Il paragrafo che tanto aveva fatto sperare - in cui si menzionava l’antisemitismo condannandolo, in una risoluzione generale dedicata ai temi dell’intolleranza religiosa - è stato puntualmente respinto.
E’ rimasta la mera citazione dell’antisemitismo, senza esplicita condanna, e comunque col voto contrario di 54 paesi.
Nella stessa votazione gli stessi paesi, praticamente tutti appartenenti alla Conferenza dei paesi islamici, hanno egualmente respinto un paragrafo in cui si condannavano tutti gli assassinii compiuti per ragioni di discriminazione sessuale.
Secondo molti paesi islamici, la discriminazione per ragioni sessuali può giungere sino alla morte inflitta alla donna inadempiente ai propri obblighi o all’omosessuale sorpreso in flagranza.
Di conseguenza, nessuna condanna al pregiudizio antiebraico e nessuna condanna a chi uccide gli omosessuali o le adultere.
In tre mesi, è caduta l’idea iniziale di una risoluzione esplicitamente dedicata all’antisemitismo.
Poi il piano B, che prevedeva una risoluzione sponsorizzata dall’Unione europea sul modello della dichiarazione adottata a Berlino in aprile dall’Osce, in cui comunque la condanna dell’antisemitismo era esplicita. Ma citava la famigerata parola «Israele», ancora ufficialmente indigeribile per molti paesi arabi. Poi è stata la volta della diplomazia tedesca, a far brevemente sperare Israele che si fosse trovato uno sponsor della causa in cambio del sostegno alle proprie pretese a un seggio permanente nel Consiglio di sicurezza. Inutile dire che il sogno è durato poco.
Si è giunti alla risoluzione generale sui temi dell’intolleranza religiosa, e quando è risultato chiaro che i paesi della Conferenza islamica erano contrari all’esplicita condanna, l’Unione europea ha rapidamente ammainato bandiera accontentandosi della pura menzione senza condanna. Vergogna.


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