Diario personale di un piccolo scienziato pazzo
 
Riccardo - atreliu pazzo
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Rivanga nel mio passato:





venerdì, gennaio 14, 2005

Al problema dello smog, e queste continue (ed inutili) targhe alterne, rispondo con una cartina, che mostra la gravità della situazione, e che dovrebbe far pensare a provvedimenti strutturali, a investimenti in veicoli bio-compatibili, ma soprattutto al potenziamento dei mezzi pubblici tanto in città QUANTO in periferia!

Secondo lo studio epidemiologico "Misa 2", pubblicato come supplemento alla rivista "Epidemiologia prevenzione" e anticipato su L'Espresso in edicola oggi, l'inquinamento atmosferico è una malattia che può uccidere. Secondo il "Misa 2", che si basa sui dati raccolti dalle centraline, tra il 1996 e il 2002 nelle 15 città più inquinate d'Italia, ad ogni innalzamento del livello delle polveri sottili, si registra, nei dieci giorni successivi, un aumento dei decessi e dei ricoveri per un totale di circa 2000 morti l'anno.
Il "Misa 2" sottolinea che le 15 città più inquinate d'Italia rappresentano un quinto dell'intera popolazione e quindi la stima delle morti per inquinamento sul territorio nazionale, potrebbe raggiungere le 10 mila unità. "Se si fosse mantenuto il limite ambizioso dei 20 microgrammi su metro cubo che l'Unione europea renderà obbligatorio nel 2010 - ha spiegato il professor Annibale Buggeri, coordinatore dello studio - le morti evitate sarebbero state circa 900 unità l'anno". Ai primi posti delle città più inquinate d'Italia si posizionano Napoli, Roma e Milano, seguite da Bologna, Genova, Palermo e Verona.


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