Diario personale di un piccolo scienziato pazzo
 
Riccardo - atreliu pazzo
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Rivanga nel mio passato:





giovedì, gennaio 27, 2005

Decorre oggi la 5° ricorrenza del Giorno della Memoria, istituita in Italia come in tanti altri paesi del mondo per ricordare le deportazioni e le persecuzioni perpetrate dal regine nazi-fascista.
Spesso, troppo spesso, molte delle vittime dei lager vengono dimenticate a causa di una forma di discriminazione che spesso ancora oggi le pone ai margini della società.
Non si sta parlando di mostri con tre teste ma proprio di quelli come noi, persone omosessuali, lesbiche, transgender, che a migliaia hanno subito una sorte infame nella morsa di una doppia discriminazione.
Nel messaggio inviato dal papa alla celebrazione per i 60 della liberazione di Auschwitz, ancora una volta non ha trovato la forza di parlare del sacrificio di migliaia di gay perseguitati e uccisi dal regime nazista.

Purtroppo questo silenzio non è casuale ed è motivato dal fatto, che anche nel Giubileo del 2000, la Chiesa non trovò il coraggio di chiedere perdono per i crimini commessi nei secoli nei confronti degli omosessuali.
Questi silenzi sono il sintomo più evidente di un imbarazzo storico, che la gerarchia vaticana non riesce a superare, pur richiamandosi in ogni dove al messaggio d’amore contenuto nel Vangelo.
Centomila furono gli omosessuali arrestati dai nazisti, decine di migliaia di loro morirono negli anni dei campi di concentramento, altri furono arrestati dopo la fine della guerra, perché considerati in ogni caso dei criminali.
I milioni di nostri fratelli e sorelle che patirono a causa della storica avversione da parte delle strutture della Chiesa temporale, nonché dai regimi dittatoriali di tutti i tipi, non meritano nemmeno una parola?

Domenica 30 gennaio si terrà la ormai tradizionale marcia nelle vie del centro cittadino. Noi abbiamo un dovere morale e civile di essere presenti, per tutti quelli che soffrirono e persero la vita, per noi stessi e per chi verrà dopo di noi. Per non dimenticare e per fare in modo che ciò non avvenga più, mai piu!
Invito tutti voi che leggete, e a cui chiedo di essere portavoce di questo messaggio verso i vostri conoscenti e amici, a partecipare alla marcia, indossando con umile orgoglio un triangolo rosa sopra il vostro cuore.

L'appuntamento è domenica 30 gennaio, dalle 14.30, presso il planetario Hoepli in corso Venezia.


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