martedì, gennaio 11, 2005
Il Papa chiede ai governi di tutto il mondo di tutelare la famiglia da leggi, come la parità tra matrimonio e coppie gay, che ne intaccano "talvolta anche direttamente, la struttura naturale". Nel discorso d'inizio anno agli ambasciatori accreditati in Vaticano il pontefice non esista a lanciare l'ennesimo allarme e parla di "minaccia" nei confronti della famiglia. "E' sovente minacciata da fattori sociali e culturali che fanno pressione su di essa rendendone difficile la stabilità" afferma ricordandone il ruolo prezioso che svolge per il benessere della nazione. "In alcuni Paesi è minacciata anche da una legislazione, che ne intacca la struttura naturale, la quale è e può essere esclusivamente quella di una unione tra un uomo e una donna fondata sul matrimonio". La famiglia, rammenta il pontefice, è "fonte feconda della vita e presupposto primordiale ed imprescindibile della felicità individuale degli sposi, della formazione dei figli, e del benessere sociale, anzi della stessa prosperità materiale della nazione". Tuttavia ci sono "leggi" che la minano alla base propponendo "una visione restrittiva ed innaturale dell'uomo".
La risposta di Grillini:
"Il Papa sbaglia sulla famiglia perché incapace di capire la modernità. Tutte le famiglie sono un bene per la società. E' ora di riconoscere i diritti di tutte le famiglie, comprese quelle gay,
Non posso che esprimere il più netto e radicale dissenso alle parole pronunciate da Giovanni Paolo sui diritti delle coppie omosessuali e delle famiglie di fatto.
Lo diciamo con nettezza: "Qualsiasi nucleo familiare costituisce un bene per la società".
Una coppia che si ama, che esprime reciproco affetto, solidarietà e mutualità è un nucleo familiare che necessita di tutele.
La famiglia tradizionale non può essere messa in contrapposizione con altri forme di familiari.
Il discorso del papa è ideologico e discriminatorio perché si intromette nelle legislazioni nazionali di Stati sovrani.
Contestiamo l'idea di "famiglia naturale" perché ogni epoca storica ha avuto il suo nucleo familiare che si rappresenta quindi come "culturale" e non "naturale".
Contestiamo altresì l'idea che esista una sole morale universale le cui chiavi sono esclusivamente nelle mani del Vaticano.
Esistono fortunatamente una pluralità di morali che corrispondono ad una pluralità di opzioni di vita e di forme familiari tutte legittime e tutte con la stessa dignità.
Il clamoroso errore del familismo vaticano è svelato dall'esperienza concreta di quasi tutti i Paesi europei che negli ultimi 15 anni hanno approvato legislazioni inclusive in materia familiare.
In questi Paesi l'applicazione delle leggi che il Vaticano vorrebbe cancellare ha creato grande coesione sociale, ha consentito di superare le discriminazioni, non ha per nulla inciso sui diritti delle famiglie tradizionali che, all'opposto, sono addirittura aumentate di numero a dimostrazione che l'allargamento dei diritti fa bene alla società.
Il Vaticano si dovrebbe chiedere invece come mai l'Italia è il paese con la più bassa natalità nel mondo e con un enorme quantità di separazioni e divorzi oltre che le più feroci tragedie della famiglia tradizionale (con almeno 100 morti all'anno)."
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