martedì, aprile 19, 2005
Benedetto XVI, questo il nome scelto da Ratzinger, era il prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, quella che una volta si chiamava, forse meno elegantemente, Santa Inquisizione. Un Papa intransigente, rigidissimo verso alcuni aspetti di una società ormai in lenta ma inesorabile evoluzione. In questo post approfondiamo il pensiero del nuovo Papa su un tema molto delicato: l'omosessualità.
Partiamo dal 1986 : il cardinale Ratzinger scrive una "Lettera sull'omosessualità" ai vescovi cattolici. Nel documento si censura e si diffida ogni legislatore che voglia riconoscere anche agli omosessuali un qualsiasi diritto: è un solenne inno all'intolleranza. Ratzinger scrive: "l'inclinazione [omosessuale] stessa dev'essere considerata come oggettivamente disordinata", e inoltre "in nessun modo può essere moralmente accettato l'esercizio della sessualità tra persone dello stesso sesso".
Era il 1986, altri tempi dirà qualcuno. Allora spostiamoci nel 1999 : Ratzinger dimostra di non essere soltanto un uomo di dottrina, ma anche un uomo molto pratico. Nel 1999, infatti, passa all'azione.
Invia una notificazione a Suor Jeannine Gramick e Padre Robert Nugent, balzati alla cronaca perchè spiritualmente vicini alle persone omosessuali. Il nuovo Papa in questo documento scrive di "malizia intrinseca degli atti omosessuali" e inoltre "...le persone che stanno combattendo con l'omosessualità hanno, non meno di altre, il diritto di ricevere l'autentico insegnamento della Chiesa...". Malizia intrinseca a parte, inorridisce il passaggio riferito a persone omosessuali che "combattono" contro la propria natura: forse, caro Benedetto XVI, lei non ha presente cosa vuol dire vivere la propria vita accetandosi pienamente per quello che si è. Comunque, a Suor Gramick e a Padre Nugent il nuovo pontefice vietò di occuparsi di persone omosessuali. Dalle parole, ai fatti.
Ora analizziamo un documento del
2003 , relativo ai progetti di riconoscimento legale delle unioni omosessuali, sempre ad opera della Congregazione presieduta da Ratzinger.
Ecco alcuni emblematici passaggi:
"
gli atti omosessuali precludono all'atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun modo possono essere approvati".
“
l’omosessualità è un fenomeno morale e sociale inquietante".
"
le seguenti argomentazioni sono proposte non soltanto ai credenti, ma a tutti coloro che sono impegnati nella promozione e nella difesa del bene comune della società".
"
la Scrittura non permette di concludere che tutti coloro, i quali soffrono di questa anomalia, ne siano personalmente responsabili, ma esso attesta che gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati".
“
l'inclinazione omosessuale è oggettivamente disordinata".
"
sono perciò utili interventi discreti e prudenti, il contenuto dei quali potrebbe essere, per esempio, il seguente: smascherare l'uso strumentale o ideologico che si può fare di questa tolleranza; affermare chiaramente il carattere immorale di questo tipo di unione".
Ci fermiamo qui, perchè queste parole sono già troppo
cariche d'odio, e per noi è sufficiente così. Riassumendo, per il nuovo pontefice
una persona omosessuale è una persona deviata, che mette in pratica un comportamento
inquietante. Un gay
non può amare, perchè l'amore è esclusiva di un eterosessuale, meglio se cattolico.
Chi è gay è disordinato, e la tolleranza è solo uno strumento ideologico per far passare la
presunta moralità di una persona gay, che invece è assolutamente immorale.
Se queste parole le avesse pronunciate un
uomo qualsiasi, in tanti non avrebbero esitato a bollarle come posizioni omofobe. Ma nel caso di Ratzinger non si può:
lui è il nuovo Sommo Pontefice.
Intervista a RatzingerCongregazione per la dottrina della Fede:
"
Considerazioni circa il riconoscimento legale delle unioni tra persone omosessuali"
La risposta da parte di GayLib in
una lettera aperta[Anche
in breve ]
Contro la risoluzione di Strasburgo; Direttive sulla formazione negli istituti religiosiCard. Josef Ratzinger
notifica a Suor Jeannine Gramick e a Padre Robert Nugent il divieto di occuparsi di persone omosessuali
[
presente anche su un sito non ufficiale dedicato al neo papa ]
Documenti ufficiali:
1986
http://www.ratzinger.it/documenti/curadegliomosessuali.htm1992
http://www.ratzinger.it/documenti/leggi_omosessuali.htm1999
http://www.ratzinger.it/documenti/risoluzsalisburgo.htmI Precedenti:
La condanna dei Padri e dei Dottori della Chiesa
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