Diario personale di un piccolo scienziato pazzo
 
Riccardo - atreliu pazzo
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Rivanga nel mio passato:





domenica, maggio 29, 2005


Traian BasescuIeri la Romania ha festeggiato per la prima volta, con il GayPride.
Fino al 2001 l'omosessualità era un reato.
Il gaypride di ieri a Bucarest, fa parte di una settimana di festeggiamenti (23-30), organizzato da un'associazione rumena, l'Accept, un'associazione rumena.
Il sindaco della capitale aveva inizialmente vietato il corteo, ma grazie a manifestazioni in tutto al mondo davanti alle ambasciate, il presidente ha convocato una riunione e ha fatto autorizzare la manifestazione.
Traian Basescu il nuovo presidente eletto a gennaio in campagna elettorale aveva adirritura detto di appoggiare il matrimonio omosessuale.



Insomma, mentre ci sono delle resistenze soprattutto dalle forze di destra-estrema destra, sembrerebbe che la classe politica sia abbastanza matura da riconoscere le libertà di ogni individuo, anche se omosessuale.
Questo passaggio è invero dovuto: prima perchè per accedere in Europa deve dotarsi di una serie di regole anti-discriminatorie (che l'Italia, una dei fondatori dell'UE, no ha ancora), secondo per la cattiva pubblicità che stava avendo la Romania per il divieto al Gaypride nella capitale.
L'Europa già dal 1994 il Parlamento europeo ha votato la Risoluzione per la parità dei diritti degli omosessuali e delle lesbiche nella Comunità europea, nel qualche si invitava "ad abolire tutte le disposizioni di legge che criminalizzano e discriminano i rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso", e che "nelle norme giuridiche e amministrative si eviti la disparità di trattamento delle persone con orientamento omosessuale". In particolar modo per le coppie omosessuali, la risoluzione invitava a porre fine "agli ostacoli frapposti al matrimonio di coppie omosessuali ovvero a un istituto giuridico equivalente, garantendo pienamente diritti e vantaggi del matrimonio e consentendo la registrazione delle unioni".

Galleria Repubblica
Crossed by Village

Colorado: gay, stop alla legge antidiscriminazione
Liberta' di discriminazione a causa dell'orientamento sessuale in Colorado, Usa. Il governatore repubblicano Bill Owens ha posto il veto alla legge, votata dal parlamento locale, che vieta la discriminazione per gay, lesbiche e transessuali sul luogo di lavoro. La norma era stata approvata il mese scorso dopo che progetti analoghi erano stati bocciati negli ultimi otto anni. Quando i parlamentari repubblicani si sono resi conto di non poterla bloccare hanno fatto appello al governatore che ha usato il suo diritto di veto. Sedici stati Usa e Washington DC hanno leggi che proibiscono la discriminazione basata sull'orientamento sessuale. Owens ha annunciato, comunque, che firmera' una legge sui "crimini dell'odio" che include anche gay e lesbiche, pur non condividendola.

Ed in Italia...
Anche in Italia non siamo messi bene (ma già lo sapevamo... vero?), soprattutto se il ministro della giustizia Castelli dichiara: "dirò no alla legge Ue contro razzismo e xenofobia"


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