Diario personale di un piccolo scienziato pazzo
 
Riccardo - atreliu pazzo
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sabato, aprile 22, 2006

Aggressione ad omosex, al Muccassassina (Roma)
E' tanta la rabbia adesso, ed è tanta la paura per l'accaduto. Venerdì mentre mi recavo a Muccassassina (nota discoteca gay della capitale, presso il cui circolo che la organizza svolgo attività di volontariato) io e altri tre miei amici siamo stati aggrediti da un gruppo di fascisti appartenenti alla Fiamma Tricolore (che ricordo tutti essere un partito rappresentato in parlamento e in lista anche a queste elezioni).
Io e questi tre miei amici eravamo lungo via di portonaccio a un paio di isolati dalla discoteca Qube dove si stava svolgendo la serata e ci siamo soffermati su alcuni manifesti di fiamma tricolore (Portonaccio ne è pieno, quasi quanto Piazza Bologna, da quando hanno aperto la sede del partito, e mi disgusta così definirlo, Fiamma Tricolore) che erano abusivamente attaccati su un muro. Dopo una serie di battutte sull'inutilità della destra tutta (anzi della dannosità) un mio amico stava per strapparlo, ma poi ha desistito in quanto il manifesto era affisso per bene al muro ed era difficile toglierlo. All'improvviso ho sentito una voce alle mie spalle che ha esclamato: "Perchè cazzo state strappando i nostri manifesti?", non ho nemmeno avuto il tempo di voltarmi per vedere chi aveva parlato e ho ricevuto un pugno dritto in faccia. Di scatto mi sono avvicinato gli ho buttato uno schiaffo e l'ho scaraventato a terra, stavo per tirargli un calcio in faccia quando mi accorgo (grazie ai miei amici) che con lui erano presenti altri due ragazzi, di cui uno aveva una cinghia di cuio in mano con all'estremità un pezzo di metallo e che ci ha dato dei "froci di merda", epiteti ai quali siamo purtroppo abituati visto che capita spesso (ogni volta che sto con il mio ragazzo del momento lol) che gli sconosciuti mi apostrofino in questo modo.. Ovviamente ho lasciato perdere e io e i miei amici ci siamo incamminati verso la discoteca. Non so se qualcuno di voi è mai stato al Qube e ha quindi presente com'è strutturata la discoteca. Cmq è un edificio di tre piani che si affaccia sull'angolo dove si incrociano due strade. Durante il venerdì sera (erano circa l'1:00 di notte) in genere davanti alla discoteca c'è il pienone della gente in fila dove sono le transenne, e anche in mezzo alla strada. A due passi dall'entrata quando stavamo dall'altra parte del marciapiede, all'improvviso sento gridare da uno dei miei amici "Scappate". All'improvviso mi volto e vedo almeno 6 o 7 persone con in mano le armi più disparate che ci rincorrono: catene, una chiave inglese, di tutto. Io ho inziato a correre e mi sono diretto verso la discoteca, voltandomi ho visto il mio amico gridare aiuto e cadere a terra e uno dei fascisti colpirlo con una catena. Davanti alla discoteca si è creato il kaos. Appena ho scavalcato le transenne sono entrato in discoteca (non all'interno ma tra una zona che sta tra le porte di entrata e le casse dove si paga il biglietto) e mi sono voltato per vedere chi dei miei amici era riuscito ad entrare. Ne ho visti solamente due, l'altro nn sono riuscito a vederlo. Stavo per uscire fuori quando all'improvviso le porte di ingresso sono state chiuse e la folla nel panico ha iniziato a battere contro le porte per entrare e quindi si è creata una calca gigantesca. Devo dire che tutta la sequenza è durata solo qualche minuto e io ho vissuto la situazione con estrema razionalità. Quando capitano cose di questo tipo, quelle in cui rischi la vita, l'unica cosa alla quale pensi è scappare, l'istinto di sopravvivenza ha la meglio su tutto. Accortomi che uno dei miei amici non era entrato in discoteca sono entrato nel panico, avevo paura fosse stato ammazzato, in quanto in tutta la scena fuori dalla discoteca io nn l'ho più visto. Sono entrato nel panico e ho iniziato a cercarlo dappertutto. Quando l'ho finalmente trovato è stato credo uno dei momenti più belli della mia vita, per quanto tutti gli altri sentimenti presenti in me erano decisamente negativi, la gioia di vedere che stava bene era troppa. Bene è una parola grossa. Aveva tutti i vestiti sporchi di sangue, e una ferita in testa dalla quale fuoriusciva un mare di sangue. Nel frattempo i membri della Security, hanno rincorso i fascisti, un paio li hanno menati per bene ma sono riusciti a scappare. Abbiamo chiamato l'ambulanza e due dei miei amici sono stati portati in ospedale, la prognosi è per uno 5 giorni e per l'altro 7 giorni (quella che ha avuto in colpo in testa e al quale sono stati applicati due punti di sutura). SUll'ambulanza e il giorno dopo dalla Polizia abbiamo assistito a scene da vomito. Sull'ambulanza uno degli infermieri e all'ospedale uno dei poliziotti incitava i miei due amici portati in ospedale a desistere dallo sporgere denuncia "Bravate tra ragazzi") mentre dalla polizia mi sono definitavamente vergognato di essere italiano. Ah per la cronaca i fascisti hanno inziato a menare anche la folla che era presente davanti alla discoteca, questo fino all'avvento della Security, e ovviamente insultato un pò tutti (il fatto che si trovassero lì armati e in gruppo proprio mentre si stava svolgendo una serata gay che va avanti da anni non è certo un caso). Arrivati il giorno dopo dalla polizia non solo quando abbiamo chiesto delucidazioni per sporgere denuncia (c'è però stato suggerito di sporgere querela verso ignoti) prima ci hanno in tutti i modi cercato di convencere a non farlo e poi trattato con sufficienza. Pensate che alla mia domanda: "Ma ci sono buone possibilità che vengano presi visto che fanno parte di un partito(fiamma tricolore, che ricordo a tutti essere candidato con il centro-destra) e che potremmo riconoscerne almeno tre?" il polizziotto ha avuto il coraggio di rispondermi: "Dipende tutto da voi. Se per strada li vedete e li riconoscete...".
MA stiamo scherzando?.
Ma sapete che per sporgere denuncia abbiamo dovuto COMPRARE NOI i fogli protocollo perchè la polizia nn è, a detta loro, tenuta a passarceli?.
Alla polizia era presente anche una donna che aveva finalmente trovato il coraggio di denunciare marito e figli per ripetute aggressioni e nn solo questa veniva desistita dal farlo ("ma signora ma torni domani") ma anche trattata con estrema sufficienza.
Queste 48 ore sono state davvero tra le più brutte della mia vita.
Nei prossimi giorni ci muoveremo di conseguenza, abbiamo l'appoggio sia econimico che morale di organizzazione sia gay che di sinistra e stiamo pensando di organizzare una manifstazione anti-fascista e per le diversità, in proposito.
Ora nn si tratta più di un ideale politico, nn si tratta più di belle parole, si tratta della mia vita. Se avessero potuto, se nn ci fossimo trovati davanti alla discoteca è molto probabile che adesso non potrei essere qui a raccontarvelo. So che ci avrebbero ammazzato se avessero potuto.
Ora si tratta di non poter più uscire per strada perchè rischio di essere ammazzato, perchè sono gay, perchè sono diverso, perchè PER FORTUNA, non sono come loro. Magari perchè ho un cervello e perchè quando sarò vecchio (se tesserati di un partito che è candidato in parlamento non mi ammazzeranno prima) ricorderò la mia giovinezza passata a ridere con gli amici, a rimorchiare qualche bel ragazzo, magari a bere qualche birra di troppo per poi svegliarmi il giorno dopo con il mal di testa. Di aver passato la mia giovinezza a godermi la vita e non a girare per Roma con la rabbia nel cuore a pestare ed ammazzare la gente.


1 Commenti:

così impari a strappare i manifesti

Luca
By Anonymous Anonimo
1:51 PM, aprile 23, 2006

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