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 Perchč esistono gli introni?
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Evil
Nuovo Arrivato



67 Messaggi

Inserito il - 18 marzo 2009 : 14:46:36  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Evil Invia a Evil un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Dal punto di vista evolutivo, qual'č secondo voi il perchč dell'esistenza degli introni?

dallolio_gm
Moderatore


Prov.: Bo!
Cittā: Barcelona/Bologna


2445 Messaggi

Inserito il - 18 marzo 2009 : 15:21:28  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di dallolio_gm  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di dallolio_gm Invia a dallolio_gm un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Beh, gli introni permettono lo splicing alternativo.
All'interno di essi é possibile codificare segnali di regolazione che influenzano il livello di transcrizione, la isoforma espressa, etc... senza dover introdurre dei costraints nelle regioni codificanti.

Il mio blog di bioinformatics (inglese): BioinfoBlog
Sono un po' lento a rispondere, posso tardare anche qualche giorno... ma abbiate fede! :-)
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Dionysos
Moderatore

D

Cittā: Heidelberg


1913 Messaggi

Inserito il - 18 marzo 2009 : 15:49:44  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Dionysos  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Dionysos Invia a Dionysos un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Soprattutto quello che ha detto dallolio.

In pių il fatto che molti miRNA (e chissā quanti altri
non-coding-RNA) si trovano proprio negli introni, suggerisce
che si siano evoluti per permettere la co-trascrizione di
mRNA e ncRNA in modo coordinato e co-regolato.

Volere libera : questa é la vera dottrina della volontā e della libertā
(F.W. Nietzsche)

Less Jim Morrison, more Sean Morrison!


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bububebč
Utente Junior

shampoo

Prov.: Na
Cittā: Napoli


255 Messaggi

Inserito il - 18 marzo 2009 : 16:17:52  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di bububebč Invia a bububebč un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sicuramente ogni singola regione del DNA ha un ruolo ben preciso... La porzione attiva del genoma non č solo quella che codifica effettivamente per proteine che esplicano una funzione specifica (sequenze trans agenti), ma comprende anche quelle che hanno una funzione regolatoria (sequenze cis agenti)come gli enhancer... poi ci sono da ricordare non solo gli introni,ma anche ripetizioni CA, DNA microsatellite, trasposoni, SINE, LINE, Alu... penso che ogni singola regione abbia contribuito,e contribuisce al meccanismo evolutivo...
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zerhos
Utente Junior

ZERHOS

Prov.: Pisa
Cittā: Pisa


421 Messaggi

Inserito il - 18 marzo 2009 : 20:11:51  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di zerhos  Invia a zerhos un messaggio ICQ Invia a zerhos un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
MMMM....a questo riguardo mi viene un dubbio:
sono mai stati fatti degli studi statistici sull'incidenza di mutazioni(indotte da qualsiasi fonte sia endogena che non),in un genoma privo di qualsiasi sequenza "apparentemente" non codificante(DNA altamente e mediamente ripetuto)e un genoma normale?
da un punto di vista statistico,avrebbe senso dire che aumentare a dismisura la dimensione di un genoma con sequenze "inerti",significherebbe ridurre la probabilitā che la mutazione cada propio nelle sequenze di DNA codificabile?
PER FARLA breve se su 10 basi solo tre sono importanti,c č una buoa prob che se si verifichi una qualche mutazione puntiforme questa cada nelle 8 basi "inutili",o apparentemente tali.... lo so č una sciocchezza,ma sarei curioso sapere se qualcuno ha mai preso questa strada :D

"l'unica differenza tra me e un pazzo č che io non sono pazzo!"
Salvador.Dalė
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dallolio_gm
Moderatore


Prov.: Bo!
Cittā: Barcelona/Bologna


2445 Messaggi

Inserito il - 18 marzo 2009 : 20:26:25  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di dallolio_gm  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di dallolio_gm Invia a dallolio_gm un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
sono mai stati fatti degli studi statistici sull'incidenza di mutazioni(indotte da qualsiasi fonte sia endogena che non),in un genoma privo di qualsiasi sequenza "apparentemente" non codificante(DNA altamente e mediamente ripetuto)e un genoma normale?
Dove lo prendi un genoma apparentemente non codificante?


Citazione:
da un punto di vista statistico,avrebbe senso dire che aumentare a dismisura la dimensione di un genoma con sequenze "inerti",significherebbe ridurre la probabilitā che la mutazione cada propio nelle sequenze di DNA codificabile?
sí, ma un genoma con troppe sequenze inerti avrebbe problemi di:
- mantenimento del linkage disequilibrum tra diversi esoni dello stesso gene
- errori di duplicazione

Citazione:
Dal punto di vista evolutivo, qual'č secondo voi il perchč dell'esistenza degli introni?
Tornando al quesito iniziale, conviene dare una occhiata alla pagina di wikipedia:
- http://en.wikipedia.org/wiki/Intron
che accenna anche alle due teorie di evoluzione degli introni, 'Introns early', and 'Introns later', linkando un ottimo articolo.

Il mio blog di bioinformatics (inglese): BioinfoBlog
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