Forum

Nome Utente:
Password:
Riconoscimi automaticamente
 Tutti i Forum
 Laboratorio
 Tecniche
 salting in - salting out
 Nuova Discussione  Nuovo Sondaggio Nuovo Sondaggio
 Rispondi Aggiungi ai Preferiti Aggiungi ai Preferiti
Cerca nelle discussioni
I seguenti utenti stanno leggendo questo Forum Qui c'è:

Aggiungi Tag Aggiungi i tag

Quanto è utile/interessante questa discussione:

Autore Discussione  

Cris87
Nuovo Arrivato



24 Messaggi

Inserito il - 14 ottobre 2009 : 12:21:12  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Cris87 Invia a Cris87 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Salve, ho alcuni dubbi sui principi del salting in e out. Riguardo al salting out credo d'aver capito che è un fenomeno tale per cui aggiungendo del sale in una soluzione proteica acquosa, il sale si lega a gran parte delle molecole d'acqua presenti cossicchè le cariche idrofobiche delle proteine non sono più idratate e questo causa la formazione di aggregati proteici che precipitano.ma se le zone cariche sono idrofobiche perchè dovrebbero essere idratate?non dovrebbero cercare di "sfuggire" all'acqua?

Riguardo invece al salting in non sono riuscito a trovare una spiegazione sufficientemente chiara e vi sarei molto grato se qualcuno me lo spiegasse. grazie x le risposte.

Morfeo
Nuovo Arrivato

Città: Roma


110 Messaggi

Inserito il - 14 ottobre 2009 : 20:53:40  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Morfeo Invia a Morfeo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Il ragionamento che devi fare è questo, la solubilità delle proteine dipende da vari fattori, come pH, temperatura, forza ionica e polarità del solvente. Quando aggiungi una concentrazione di sale alla tua soluzione, gli ioni che derivano dalla dissociazione del sale si orientano sulla superficie idrofilica della proteina, che è costituita da gruppi neutri o carichi (non idrofobici!!), questo aumenta la solubilità della proteina che resta in soluzione ed hai così il salting in. Utilizzando una concentrazione salina maggiore, le molecole di acqua andrebbero a solvatare gli ioni, che sono molti, questo va a scapito delle interazioni proteine- sali che venendo meno portano le proteine ad interagire tra di loro formando degli aggregati che poi precipitano, questo ne diminuisce la solubilità ed hai un salting out.
Torna all'inizio della Pagina

Dionysos
Moderatore

D

Città: Heidelberg


1913 Messaggi

Inserito il - 14 ottobre 2009 : 23:40:40  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Dionysos  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Dionysos Invia a Dionysos un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:

Il ragionamento che devi fare è questo, la solubilità delle proteine dipende da vari fattori, come pH, temperatura, forza ionica e polarità del solvente. Quando aggiungi una concentrazione di sale alla tua soluzione, gli ioni che derivano dalla dissociazione del sale si orientano sulla superficie idrofilica della proteina, che è costituita da gruppi neutri o carichi (non idrofobici!!), questo aumenta la solubilità della proteina che resta in soluzione ed hai così il salting in.


Qui sono d'accordissimo...

Citazione:
Utilizzando una concentrazione salina maggiore, le molecole di acqua andrebbero a solvatare gli ioni, che sono molti, questo va a scapito delle interazioni proteine- sali che venendo meno portano le proteine ad interagire tra di loro formando degli aggregati che poi precipitano, questo ne diminuisce la solubilità ed hai un salting out.


...qui un po' meno.

Il fatto che tu tolga le interazioni sale-proteina non è
sufficiente per spiegare il fatto che la proteina "esce"
(out) dalla soluzione, infatti le proteine citosolubili
dovrebbero starci indipendentemente dalla presenza di sali.

Il discorso riguarda invece i cosiddetti 'clatrati', cioè
particolari disposizioni delle molecole d'acqua, simili a
'gusci' che si formano quando queste interagiscono con sé
stesse per ricoprire le zone idrofobiche della stessa e
limitarne l'interfaccia (concetto simile alla tensione di
superficie, che si forma all'interfaccia acqua-aria).

Quando non c'è abbastanza acqua per formare questi clatrati,
ad esempio quando il troppo sale aggiunto va a sequestrarla,
i clatrati non riescono a mantenere un'adeguata tensione
superficiale, e le regioni idrofobiche di proteine contigue
in soluzione tenderanno a interagire per minimizzare la loro
interfaccia con il solvente polare (e quindi minimizzare la
loro energia libera). In questo modo si verifica una generale
aggregazione, che porta le proteine a precipitare per gravità,
complice non solo l'aggregazione ma anche il fatto che c'è meno
acqua disponibile per mantenere le interazioni polari di solubilità.


Volere libera : questa é la vera dottrina della volontà e della libertà
(F.W. Nietzsche)

Less Jim Morrison, more Sean Morrison!


Torna all'inizio della Pagina

Morfeo
Nuovo Arrivato

Città: Roma


110 Messaggi

Inserito il - 15 ottobre 2009 : 09:11:25  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Morfeo Invia a Morfeo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Il fatto che tu tolga le interazioni sale-proteina non è
sufficiente per spiegare il fatto che la proteina "esce"
(out) dalla soluzione, infatti le proteine citosolubili
dovrebbero starci indipendentemente dalla presenza di sali.

Il discorso riguarda invece i cosiddetti 'clatrati', cioè
particolari disposizioni delle molecole d'acqua, simili a
'gusci' che si formano quando queste interagiscono con sé
stesse per ricoprire le zone idrofobiche della stessa e
limitarne l'interfaccia (concetto simile alla tensione di
superficie, che si forma all'interfaccia acqua-aria).

Quando non c'è abbastanza acqua per formare questi clatrati,
ad esempio quando il troppo sale aggiunto va a sequestrarla,
i clatrati non riescono a mantenere un'adeguata tensione
superficiale, e le regioni idrofobiche di proteine contigue
in soluzione tenderanno a interagire per minimizzare la loro
interfaccia con il solvente polare (e quindi minimizzare la
loro energia libera). In questo modo si verifica una generale
aggregazione, che porta le proteine a precipitare per gravità,
complice non solo l'aggregazione ma anche il fatto che c'è meno
acqua disponibile per mantenere le interazioni polari di solubilità.


E' un aspetto che non avevo trovato studiando questa tecnica, così è molto più esauriente in effetti! A questo punto credo che il tutto sia chiaro a Cris87.
Torna all'inizio della Pagina

Cris87
Nuovo Arrivato



24 Messaggi

Inserito il - 15 ottobre 2009 : 15:47:35  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Cris87 Invia a Cris87 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie x le risposte esaurienti.Però,in realtà un paio di dubbi mi sarebbero rimasti:

1)nel caso del salting in aumenta la solubilità della proteina:ma visivamente cosa cambia rispetto a prima? voglio dire,nel salting out si forma un precipitato, mentre nel salting in dal momento che non si forma un precipitato come appare visivamente la soluzione? uguale a prima dell'aggiunta del sale?

2)non ho ben capito il discorso sui clatrati:se sono molecole di acqua perchè ricoprono zone idrofobiche? dionysos, cosa intendi dicendo che "le molecole d'acqua interagiscono con se stesse"?
Torna all'inizio della Pagina

Dionysos
Moderatore

D

Città: Heidelberg


1913 Messaggi

Inserito il - 15 ottobre 2009 : 15:54:27  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Dionysos  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Dionysos Invia a Dionysos un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
dionysos, cosa intendi dicendo che "le molecole d'acqua interagiscono con se stesse"?

Immagino che tu sappia che le singole molecole d'acqua formano
dipoli che portano all'interazione reciproca tra i gruppi OH.
Si tratta semplicemente di questo, nel contesto di una tensione
superficiale (come se si stringessero tra di loro per formare un guscio)

Volere libera : questa é la vera dottrina della volontà e della libertà
(F.W. Nietzsche)

Less Jim Morrison, more Sean Morrison!


Torna all'inizio della Pagina
  Discussione  

Quanto è utile/interessante questa discussione:

 Nuova Discussione  Nuovo Sondaggio Nuovo Sondaggio
 Rispondi Aggiungi ai Preferiti Aggiungi ai Preferiti
Cerca nelle discussioni
Vai a:
MolecularLab.it © 2003-18 MolecularLab.it Torna all'inizio della Pagina