Quanto è utile/interessante questa discussione:
Autore |
Discussione |
|
Gioggy
Nuovo Arrivato
11 Messaggi |
Inserito il - 31 marzo 2010 : 18:17:08
|
Dunque, ho studiato da cima a fondo questo forum (spero di non aver tralasciato nessun topic importante) e ne ho ricavato un ragionamento che vorrei condividere con voi, perché non è detto che tutti siano d'accordo con me.
Innanzitutto due punti sono chiari a tutti:
1) Il laureato in biotecnologie non può fare il tecnico di laboratorio biomedico 2) Il laureato in biotecnologie non può fare il biologo senza la specialistica (+2) e la specializzazione (+5) e anche in quel caso è difficile perché non sempre la laurea in biotech è tra i requisiti dei concorsi.
Però è anche vero che la laurea triennale fornisce, in generale, la qualifica di TECNICO (non inteso come tecnico di laboratorio, ma come profilo professionale). A questo punto mi domando: ma in un laboratorio il TLB è l'unica figura tecnica che può esistere? La risposta è NO, perchè nel decreto di assunzioni nella sanità esiste un articolo per l'assunzione dei tecnici di laboratorio, ma ne esiste un altro per l'assunzione dei "collaboratori tecnici professionali", per i quali la struttura può scegliere a propria discrezione le lauree da inserire nei requisiti richiesti.
Quindi ne deduco che in un ospedale un biotecnologo potrebbe essere, ad esempio, un tecnico per i controlli qualità o magari un tecnico che si occupa dell'elaborazione statistica delle analisi svolte o altro...che ne pensate?????
|
|
|
chim2
Utente Attivo
  

2110 Messaggi |
Inserito il - 31 marzo 2010 : 18:20:25
|
no perchè in ospedale la firma,e quindi l' analisi dei dati spettano in teoria al dirigente cosa intendi controllo di qualità in particolare? |
 |
|
Gioggy
Nuovo Arrivato
11 Messaggi |
Inserito il - 31 marzo 2010 : 18:36:22
|
Nonmi riferisco al RESPONSABILE DELLA QUALITA', perchè quello alla fine lo fanno fare comunque a un dirigente. Io intendo il tecnico... te lo spiego con un esempio pratico: attualmente sono volontaria in un laboratorio di analisi ospedaliero e spesso collaboro con l'addetto al controllo qualità. Le attività che svolge il tipo in questione consistono nell'eseguire dei test così come si fa sui campioni biologici, ma non sui campioni biologici, bensì su campioni a titolo noto che le aziende produttrici dei macchinari o dei reattivi utilizzati inviano al laboratorio. Il controllo sta nel verificare che i valori ottenuti coincidano con i valori noti dei test utilizzati, per verificare l'attendibilità dei risultati delle analisi che vengono fatte ogni giorno. Un'altra cosa che fanno fare al tecnico del controllo qualità è una sorta di statistica periodica per verificare la quantità di esami effettuati, oltre che la qualità. In generale, a dire il vero, l'addetto alla qualità è una professione nuova che si sta sviluppando ora, per cui non è nemmeno regolamentata, tant'è vero che alcune aziende cercano ingegneri per questa posizione, altre cercano i semplici diplomati alle scuole superiori, ma dal momento che molti ospedali, attualmente, sono aziende, anche loro possono liberamente usufruire di questa figura professionale...almeno credo... |
 |
|
chim2
Utente Attivo
  

2110 Messaggi |
Inserito il - 31 marzo 2010 : 18:50:55
|
be il tecnico di qualità esiste nelle industrie da tempo,se tu sei sicuro che nel concorso ti viene specificato che con quella laurea puoi farlo allora non vedo il problema! premettendo che a rigor di logica una volta iscritti ad un albo,le mansioni spiegate dovrebbero anche essere assicurate lavorativamente..alcune aziende possono cercare anche ingegneri se servono,per verificare i limiti di tolleranza e la stabilità di una macchina questo non deve sorprenderti |
 |
|
|
Discussione |
|
|
|
Quanto è utile/interessante questa discussione:
MolecularLab.it |
© 2003-24 MolecularLab.it |
 |
|
|