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biox85
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Inserito il - 22 aprile 2010 : 22:51:50  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di biox85 Invia a biox85 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ciao!!!sono venut a conoscenza di questo forum solo oggi..ed eccomi qua..Posso farvi una domanda???Beh..io sono al secondo anno di specialistica in biologia..indirizzo sanitario..poi vorrei proseguire con la scuola di specializzazione..ma nn saprei dove è più facile entrare...Help me!!!!Magari qualcuno che ha già esperienza o che è nella mia stessa situazione potrebbe chiarirmi le idee!!!Grazie!!!!

la_fra
Utente

betty



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Inserito il - 23 aprile 2010 : 21:04:05  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di la_fra  Rispondi Quotando
dove c'è il tuo capo come docente..

Doctors are men who prescribe medicines of which they know little, to cure diseases of which they know less, in human beings of whom they know nothing (Voltaire)
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celtic
Utente Junior




179 Messaggi

Inserito il - 23 aprile 2010 : 21:13:22  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di celtic Invia a celtic un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da la_fra

dove c'è il tuo capo come docente..



Oppure dove non ci sono allievi interni o ce ne sono pochi (e comunque meno dei posti a concorso). Tieni conto, inoltre, che la specialzzazione consente di partecipare ai concorsi per dirigente nel SSN ma in funzione della specializzazione stessa: un biologo specialista in scienza dell'alimentazione umana non può concorrere per bandi per posti da laboratorio di analisi (a quel conccorso potranno partecipare solo gli specialisti in patologia clinica o microbiologia e virologia - e credo anche in genetica medica - ci sono delle leggi che stabiliscono le equipollenze tra specializzazioni -).
In base ai concorsi svolti la specialistica in scienza della nutrizione umana parrebbe quella in cui si sono banditi meno concorsi per il ssn (per biologi).
Va detto comunque che tale specialistica è consigliata per svolgere l'attività di nutrizionista biologo (anche in libera professione) in base ad un parere del consiglio superiore di sanitò del Dicembre 2009.
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la_fra
Utente

betty



750 Messaggi

Inserito il - 23 aprile 2010 : 21:52:48  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di la_fra  Rispondi Quotando
si celtic il problema è SAPERLO quali e quanti sono gli interni..e per le specialità accessibili per non medici non credo capiti mai che ci siano meno candidati dei posti a concorso, ormai in metà delle università nemmeno escono i bandi causa carenza cronica di fondi, di conseguenza nelle altre c'è un boom di iscritti al test e i posti sono sempre meno. Perlomeno questo per mia esperienza diretta. Il che è anche giusto comunque, inutile far entrare gente se poi non accede al SSN. Sicuro se mettessero il numero chiuso (e ben più stringente dell'attuale) in tutti i corsi di laurea si eviterebbe di lasciare la gente a spasso

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celtic
Utente Junior




179 Messaggi

Inserito il - 24 aprile 2010 : 08:09:43  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di celtic Invia a celtic un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da la_fra

si celtic il problema è SAPERLO quali e quanti sono gli interni..e per le specialità accessibili per non medici non credo capiti mai che ci siano meno candidati dei posti a concorso, ormai in metà delle università nemmeno escono i bandi causa carenza cronica di fondi, di conseguenza nelle altre c'è un boom di iscritti al test e i posti sono sempre meno. Perlomeno questo per mia esperienza diretta. Il che è anche giusto comunque, inutile far entrare gente se poi non accede al SSN. Sicuro se mettessero il numero chiuso (e ben più stringente dell'attuale) in tutti i corsi di laurea si eviterebbe di lasciare la gente a spasso



Già, a meno che tu non sia un "volontario" o un interno di un altro reparto difficilmente ti dicono se ci sono interni.

Generalmente è possibile andare a parlare direttamente con il primario: ti dice se ci sono possibilità oppure no (e ti consiglia "un annetto di volontariato" per incrementare le possibilità di entrata - credimi i primari parlano chiaro -).

Vero: alcune scuole di specializzazione sono state accorpate ad altre, molti concorsi sono delle promozioni di personale già inserito a tempo determinato (il biologo di ruoolo che è diventato microbiologo), la maggior parte dei biologi (specialisti o meno) è destinata a lavorare in libera professione.
Proprio perchè (causa: carenza soldi pubblici e clientelismo) il destino sarà la libera professione non serve rendere più stringenti gli accessi alla specializzazione,

Sugli esami di accesso alla laurea:
1) molti corsi di laurea sono assolutamente inutili (attivati solo per creare posti universitari inutili) per cui non viene inserito l'esame di ammissione (altrimenti non si iscriverebbe nessuno). Vigliaccamente l'esame di ammissione è stato inserito per l'accesso alla specialistica, della serie: ti lasciamo acquisire una laurea spesso inutile per lavorare (la laurea triennale, fatte salve alcune, es. le lauree triennali della facoltà di medicina: infermieristica, fisioterapia, ecc.), per attivare e sostenere corsi di studio inutili, doppioni o triploni di altri corsi, e poi inseriamo l'esame di ammissione sulla laurea che dà qualche possibilità per lavorare.
Questa schifezza (attuata da professori universitari senza scrupoli a cui frega nulla di insegnare cose inutili ma interessa solo creare posti di lavoro universitari inutili per clientele varie) è stata resa possibile dallo stato italiano che:
- ha lasciato autonomia didattica agli atenei;
- finanzia corsi di laurea con un numero di iscritti risibile (10 iscritti per un corso di laurea a fronte di costi per: insegnanti universitari, assistenti, personale non docente, personale di segreteria, fondi per case dello studente e relativo personale, mense).
Lo stato ha consentito che l'università diventasse un baraccone assolutamente inutile a formare persone qualificate che lavorano (e pagano le tasse alla collettività) ma utile a creare posti di lavoro assolutamente inutili (spese che vanno a pesare sui contribuenti).
Fra un po' attiveranno la laurea anche per fare il macellaio ("condiderata l'azione di prevenzione primaria attuata da tale professionista che, selezionando carni più o meno grasse, svolge un ruolo di fondamentale importanza nella profilassi delle patologie cardiovascolari - prima causa di morte nei paesi industrializzati" -).
Risultato: corsi di studio iperspecifici (assolutamente inutili per lavorare), incremento degli anni di studio (con spese non sostenibili dalle famiglie). ritardo nell'ingresso nel mondo del lavoro (sempre che ci si entri), lavori sottopagati, università come parcheggio che fa sprecare vita alle persone. Figli che non nascono (stabilizzazione lavorativa troppo tardiva - quante donne non hanno figli o cercano la prima gravidanza a quaranta anni?) e un esercito di persone laureate o laureate magistrali o dottori di ricerca sottopagati destinati a diventare barboni a cinquantanni o a sessantanni (perchè non hanno messe via un euro che sia uno).
TUTTO PER MANTENERE UN BARACCONE DI FIGLI, AMICI DEGLI AMICI, CONCUBINE.
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cidsmoke
Utente Junior



534 Messaggi

Inserito il - 24 aprile 2010 : 10:28:05  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di cidsmoke Invia a cidsmoke un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Bello il corso di laurea in macelleria!Proporrei anche quello per fare il fruttivendolo!A parte gli scherzi mi sembra un discorso un pò troppo generalizzato..non tutti i corsi con test consentono di lavorare e non tutti i corsi senza test sono inutili!
Io credo che il problema principale(è solo un mio parere!!)sia una troppa facilità dei corsi di laurea..(spesso si va avanti con il 18 politico!)oramai si laureano "cani e porci"e non dovrebbe essere così!Se i corsi di laurea tornassero a formare esperti come si deve vedrai che anche corsi come scienze naturali(solo per fare un esempio)darebbero una opportunità..pochi posti di lavoro?ok!ma quei pochi laureati troverebbero lavoro perchè non dovrebbero fare a botte tra migliaia di laureati!Ma la selezione non deve avvenire con il test di ammissione bensì con il primo esame da sostenuto!Non so se mi sono spiegato..
D'altra parte è vero che non abbiamo assolutamente bisogno di corsi di laurea doppioni..
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celtic
Utente Junior




179 Messaggi

Inserito il - 24 aprile 2010 : 12:35:02  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di celtic Invia a celtic un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
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Messaggio inserito da cidsmoke

Bello il corso di laurea in macelleria!Proporrei anche quello per fare il fruttivendolo!A parte gli scherzi mi sembra un discorso un pò troppo generalizzato..non tutti i corsi con test consentono di lavorare e non tutti i corsi senza test sono inutili!
Io credo che il problema principale(è solo un mio parere!!)sia una troppa facilità dei corsi di laurea..(spesso si va avanti con il 18 politico!)oramai si laureano "cani e porci"e non dovrebbe essere così!Se i corsi di laurea tornassero a formare esperti come si deve vedrai che anche corsi come scienze naturali(solo per fare un esempio)darebbero una opportunità..pochi posti di lavoro?ok!ma quei pochi laureati troverebbero lavoro perchè non dovrebbero fare a botte tra migliaia di laureati!Ma la selezione non deve avvenire con il test di ammissione bensì con il primo esame da sostenuto!Non so se mi sono spiegato..
D'altra parte è vero che non abbiamo assolutamente bisogno di corsi di laurea doppioni..



Ovviamente è falso che studiare non serva (altirmenti mettiamo tutti la testa nel forno).
Sul 18 politico: la laurea sta di fatto prendendo il posto del vecchio diploma per cui non può essere troppo difficile.
Un errore è stato riformare l'università senza riformare ordini, collegi e vecchie normative: una infermiera che acquisca la laurea specialistica ha le stesse competenze di una infermiera laureata che ha le stesse competenze delle vecchie infermiere (vecchie per modo di dire visto che hanno quaranta anni) che si diplomavano con 2 anni di superiori e tre di convitto.
Inoltre la riforma ha portato a un incremento dei tempi di studio: si è aggiunta una laurea (e quindi un internato o, almeno una tesi) e passeranno dei mesi tra l'acquisizione della laurea e l'iscrizione al corso di laurea specialistica.
Che la pubblica amministrazione sia diventata un mostro che nutre sè stesso più che fornire servizi ai cittadini è. purtroppo, un dato di fatto. Esempio ci si lamenta perchè nella scuola pubblica mancano i soldi per la carta igienica ma perchè nelle scuola pubblica ci sono 3 bidelli e in una scuola privata (delle stesse dimensioni) c'è n'è 1?
Se la logica della pubblica amministrazione/stato è quella di mettere due persone (o 3) dove ne basterebbe una ovviamente mancheranno i soldi per la spesa corrente.
Tutti siamo stati in biblioteca universitaria: minimo due persone quando ne basterebbe una (gli articoli li prendono gli studenti, le fotocopie le fanno gli studenti a cosa servono due addetti - che con lo sguardo ti impolorano di domandargli qualcosa per far vedere che non si grattano la pancia?).
Il problema è che il posto pubblico foraggia il voto di scambio (e quindi le poltrone ai politici) e, nessun politico, vuole perdere i voti dei dipendenti pubblici dicendo: "signori da domani si licenzia o si riqualifica mandandovi a svolgere altre mansioni a 50 km da casa".
Risultato: chi è assunto nella pubblica amministrazione è ipertutelato (anche se ha 1200 euro al mese: gli straordinari sono convertibili in ferie, ha diritto a stare a casa un anno - a stipendio pieno - per la maternità, ha diritto ai permessi studio, ha la mensa praticamente gratis, i corsi di educazione continua in medicina sono gratuiti - organizzati dall'azienda ospedaliera in cui lavora - può facilmente acquisire altre lauree del settore sanitario perchè gli viene condonato l'obbligo di frequenza, i 1200 euro al mese sono netti - non paga commercialista- ha la malattia - se si infortuna e deve curarsi lo stipendio gli arriva -).
Confronta con chi lavora autonomamente (compresi laureati con partita iva) o dipendenti (con laurea o meno).
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tesla
Utente

tesla



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Inserito il - 24 aprile 2010 : 12:49:31  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di tesla  Rispondi Quotando
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Messaggio inserito da celtic
Risultato: chi è assunto nella pubblica amministrazione è ipertutelato (anche se ha 1200 euro al mese: gli straordinari sono convertibili in ferie, ha diritto a stare a casa un anno - a stipendio pieno - per la maternità, ha diritto ai permessi studio, ha la mensa praticamente gratis, i corsi di educazione continua in medicina sono gratuiti - organizzati dall'azienda ospedaliera in cui lavora - può facilmente acquisire altre lauree del settore sanitario perchè gli viene condonato l'obbligo di frequenza, i 1200 euro al mese sono netti - non paga commercialista- ha la malattia - se si infortuna e deve curarsi lo stipendio gli arriva -).
Confronta con chi lavora autonomamente (compresi laureati con partita iva) o dipendenti (con laurea o meno).



Ma almeno a tutelare il decoro della tua professione c'è sempre l'ordine, non dimenticarlo. Così puoi anche fare a meno dei sindacati...

http://www.youtube.com/watch?v=hc_rctvDTx4
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biox85
Nuovo Arrivato



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Inserito il - 24 aprile 2010 : 14:12:07  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di biox85 Invia a biox85 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
grazie per avere risposto a questa discussione...penso anch'io che convenga dove c'è il tuo capo o dove ci sono pochi interni...ma appunto cm si fa a saperlo???e se poi alla fine arriva chi è sempre più raccomandato di te????MAHHHHHHH!!!cmq tornando alla questione...ma come università secondo voi qual è il posto migliore dove entrare alla scuola di specializzazione?milano,roma,padova,bologna,catania,pavia,....????dove secondo voi ci sono davvero più possibilità???siate sinceri...e ancora..ma voi siete già dentro la scuola o cm me dovete ancora prendere la laurea???GRZIE!!!!!!
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la_fra
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betty



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Inserito il - 24 aprile 2010 : 14:27:28  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di la_fra  Rispondi Quotando
Io ci provo quest'anno a Pavia e con le mie gambe. Nonostante piu di 50 iscritti a Patologia Clinica e solo 7 posti a disposizione. E trovo vergognoso il fatto che si debba sempre mettere in conto che almeno metà dei posti sono già assegnati per la spintarella di turno, o che chi vuole provare a entrare si metta già nell'ottica di trovarsi chi di dovere altrimenti è fuori.
Tesla meraviglioso il video che hai postato..meravigliosamente deprimente
ps biox il posto MIGLIORE dove entrare non so se coincida con il posto in cui è PIU FACILE entrare

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tesla
Utente

tesla



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Inserito il - 24 aprile 2010 : 14:48:27  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di tesla  Rispondi Quotando
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Messaggio inserito da la_fra
Tesla meraviglioso il video che hai postato..meravigliosamente deprimente




Era la risposta allo spot di banca intesa (ancora più deprimente).
http://www.youtube.com/watch?v=LZfuUO7CUUg
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celtic
Utente Junior




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Inserito il - 24 aprile 2010 : 15:10:16  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di celtic Invia a celtic un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
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Messaggio inserito da celtic
Risultato: chi è assunto nella pubblica amministrazione è ipertutelato (anche se ha 1200 euro al mese: gli straordinari sono convertibili in ferie, ha diritto a stare a casa un anno - a stipendio pieno - per la maternità, ha diritto ai permessi studio, ha la mensa praticamente gratis, i corsi di educazione continua in medicina sono gratuiti - organizzati dall'azienda ospedaliera in cui lavora - può facilmente acquisire altre lauree del settore sanitario perchè gli viene condonato l'obbligo di frequenza, i 1200 euro al mese sono netti - non paga commercialista- ha la malattia - se si infortuna e deve curarsi lo stipendio gli arriva -).
Confronta con chi lavora autonomamente (compresi laureati con partita iva) o dipendenti (con laurea o meno).



Ma almeno a tutelare il decoro della tua professione c'è sempre l'ordine, non dimenticarlo. Così puoi anche fare a meno dei sindacati...

http://www.youtube.com/watch?v=hc_rctvDTx4


L'ordine tutela ma prevede anche un versamento annuo (tra rinnovo d'iscrizione ed enpab) di almeno 1200 euro. Inoltre l'essere iscritto ad un ordine prevede una fiscalità particolare con incremento spese del commercialista.
Ci sono anche problemi con l'ordine (risposte poco chiare, ad esempio).
Sarebbe meglio gli ordini non ci fossero, a fronte di quello che ricevono in denaro (moltiplica 1200 euro per 50.00 biologi e tieni conto che 1200 euro/anno è la quota minima, sono circa 60 - 80 milioni di euro/anno, tanto per comprendere l'ordine di grandezza delle cifre che girano).
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celtic
Utente Junior




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Inserito il - 24 aprile 2010 : 15:24:58  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di celtic Invia a celtic un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
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Messaggio inserito da biox85

grazie per avere risposto a questa discussione...penso anch'io che convenga dove c'è il tuo capo o dove ci sono pochi interni...ma appunto cm si fa a saperlo???e se poi alla fine arriva chi è sempre più raccomandato di te????MAHHHHHHH!!!cmq tornando alla questione...ma come università secondo voi qual è il posto migliore dove entrare alla scuola di specializzazione?milano,roma,padova,bologna,catania,pavia,....????dove secondo voi ci sono davvero più possibilità???siate sinceri...e ancora..ma voi siete già dentro la scuola o cm me dovete ancora prendere la laurea???GRZIE!!!!!!



Non è questione di raccomandazione, molto spesso i docenti universitari "pagano con la specializzazione" un "volontariato" gratuito di almeno 1 anno. Avere un "volontario" che lavora gratis 1 anno (spesso duramente, perché deve entrare in specializzazione) soleva dal lavoro di ruoutine gli strutturati universitari che, in questo modo, possono dedicarsi a pubblicare e quindi a far fare carriera a sè stessi ed al primario (o al capo di dipartimento - l'ultimo nome della pubblicazione).
I raccomandati (persone che entrano senza avere dato nulla) sono pochissimi.
Il fatto che in ambito universitario si utilizzino borse di studio e ingressi in scuole di specializzaione o dottorato come fossero denaro (per "pagare" personale che lavora gratis) va anche a impedire che specialisti o dottori di ricerca esterni ad una università accedano ad incarichi di insegnamento messi a concorso: l'incarico di insegnamento (es. scuola tecnici, scuola infermieri, ecc.) viene affidato a "volontari" (come fosse una sorta di "borsa di studio") o a strutturati dell'ASS o dell'università. Il concorso è una farsa.
Come si fa a sapere chi è interno? Se non sei all'interno dell'università non lo sai. Le informazioni che si danno in merito ai concorsi sono sempre risicatissime (proprio perchè si sa che le regole non scritte valgono più della legge).
Quale la scuola di specializzazione migliore? Quella in cui ti insegnano qualcosa. Difficile sapere quale sia: dipende dal primario, se il primario si pone come obiettivo quello di FORMARE PROFESSIONISTI COMPETENTI (insegnare il mestiere di curare - l'antica tradizione delle scuole mediche) CHE LAVORANDO BENE PORTANDO IN ALTO IL SUO NOME impari qualcosa, se il primario vede la scuola come mero mezzo per avere fondi e personale mal pagato (pratica molto diffusa) si impara pochissimo.
Se hai il pezzo di carta, ma non sai fare un tubo, lavorare diventa una utopia (grazie a Dio, visto che lavoriamo in sanità) fatte salve, purtroppo, raccomandazioni.
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biox85
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Inserito il - 25 aprile 2010 : 12:29:52  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di biox85 Invia a biox85 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
caro celtic..posso farti una domanda personale??ma tu dove sei interno?per me è davvero difficile..io non sono così informata..so di certo che da me in sicilia è molto difficile entrare e poi dopo il posto di lavoro è quasi assente..Spero davvero tu possa darmi altri chiarimenti e se sai farmi anche qualche nome di bravo primario o ottima università..grazie!
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celtic
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Inserito il - 25 aprile 2010 : 13:08:37  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di celtic Invia a celtic un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
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Messaggio inserito da biox85

caro celtic..posso farti una domanda personale??ma tu dove sei interno?per me è davvero difficile..io non sono così informata..so di certo che da me in sicilia è molto difficile entrare e poi dopo il posto di lavoro è quasi assente..Spero davvero tu possa darmi altri chiarimenti e se sai farmi anche qualche nome di bravo primario o ottima università..grazie!



Io ho già dato ampiamente: mi sono specializzato 9 anni fa.
Quella di lavorare in libera professione (come nutrizionista - sono uno specialista del settore laboratoristico -) è stata una scelta personale. Almeno la metà dei miei ex compagni - biologi - di specializzazione lavora come specialista all'ASS - ma hanno atteso almeno 3 - 4 anni prima di essere assunti- Inoltre eravamo pochi (c'era un posto l'anno).
Per quella che è la mia esperienza io consiglio di fare la specializzazione lavorando e di non vedere la specializzazione come lasciapassere per il posto fisso ben pagato.
La priorità dovrebbe essere quella di costruirsi la professionalità e secondariamente acquisire la specializzazione.
Purtroppo avere la specializzazione non equivale a sapere effettivamente lavorare in quel settore (e vale per medici e biologi).
Se la specializzazione è limitata alle lezioni al fine settimana. e a saltuari tirocini, serve quasi a nulla, se c'è una borsa (per cui per 4 o 5 anni si rimae a lavorare nei policlinici) la preparazione migliora sensibilmente ma è tutt'altro che raro che lo specializzando si occupi per 4 o 5 anni di un settore iperspecifico e risulti assolutamente impreparato negli altri. Colleghi specializzandi per 4 anni hanno svolto attività iperspecifiche (di diagnostica virale, ad esempio) senza mai aver eseguito una ves o la lettura di un sedimento urinario, piuttosto che un tempo di coagulazione o un esame di batteriologia alimentare.
Ripeto questo vale per medici, biologi, farmacisti, specializzandi in psicoterapia, ecc. sempre perchè lo specializzando viene visto come una mandopera a basso costo a cui affidare un settore specifico di modo da liberare strutturati per l'attività di ricerca e pubblicazione.
Inoltre gli specializzandi sono spesso in tensione e competizione (anche in funzione del post - specialità) per cui se lo specializzando Tizio conosce la tecnica pcr per la tal analisi non la insegna allo specializzando Caio per non "favorire la concorrenza".
Ho lavorato sia autonomamente che "sotto padrone" (compresi quelli che ti rimproverano se non tiravi bene l'acqua dello sciacquone perchè l'acqua corre e costa) però l'ambiente che ho trovato più deprimente, dal punto di vista dei rapporti umani, è stato proprio quello universitario. Poi ovviamente riporto esperienze persunali.
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biox85
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Inserito il - 25 aprile 2010 : 14:11:07  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di biox85 Invia a biox85 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
se non sono indiscreta..dove ti sei specializzato???e in che cosa???
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biox85
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Inserito il - 25 aprile 2010 : 14:13:11  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di biox85 Invia a biox85 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
scusate!!!Ma a parte celtic, che è veramente informato, ma nessun altro ha il mio stesso problema?o cmq nn c'è nessun altro che sappia dare consigli sulla sua scuola di specializzazione se è già dentro???BOH!!!
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celtic
Utente Junior




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Inserito il - 25 aprile 2010 : 19:59:32  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di celtic Invia a celtic un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da biox85

se non sono indiscreta..dove ti sei specializzato???e in che cosa???


Università degli Studi di Udine, Microbiologia e Virologia.
All'epoca le cose funzionavano come ho scritto.
Alcuni primari non volevano interni e facevano concorsi puliti, altri seguivano la strategia descritta (pago il "volontariato" con la specializzazione). Tieni conto che il Friuli è una regione piccola (all'epoca c'erano due scuole di specializzazione per biologi in tutta la regione e a Microbiologia un posto l'anno - per biologi, due per medici). Secondo me le cose cambiano se i posti sono molti, di solito, agli interni vanno i primi posti (quelli con borsa di studio) e gli altri posti si giocano alla pari.
Comunque il gestire in proprio (da parte di Primari e Professori Universitari) dottorati e specializzazioni mi risulta essere la norma tanto che, già durante l'internato, si diceva "quel PROFESSORE ha il dottorato" e non "quel REPARTO ha il dottorato".
Il dottorato viene spesso utilizzato per far proseguire ad uno studene un lavoro che aveva già iniziato durante l'internato di laurea.
Anche nei concorsi di specializzazione non serve imbrogliare: all'orale domandano l'argomento su cui lavora l'interno, la prova pratica è un test o un esame svolto routinariamente dall'interno e tutto è ufficalmente regolare.
Anche alcuni concorsi per l'assunzione nelle ass hanno condizioni che sono costruite su misura del candidato che si vuole far assumere.
Non tutti, ma alcuni sì - basta leggerli, ad alcuni manca solo il numero di scarpe del prescelto-
Non è tutto truccato si può entrare, sia in specializzazione che in dottorato che all'ass senza concorsi "costruiti ad hoc" ma la componente irregoalare è presente in modo assolutamente significativo (forse più nella fase universitaria - dottorati, specializzazioni - che in quella post universitaria - concorsi ass -.
La corruzione (clientelismi, gestione personale e baronale delle risorse pubbliche) incidono soprattutto negli anni persi dagli studenti ("volontariati". "internati", lavori sottopagati). Credo che un biologo sprechi tranquillamente 3 anni di vita lavorativa (ma sentivo strutturati che parlavano di 4 o 5 anni di << volontariato >>) in conseguenza delle irregolarità e del clientelismo.
L'Italia dei concorsi è parecchio schifosetta e non premia i migliori (quelli bravi, che non hanno alle spalle una famiglia che li mantenga per il "volontariato gratuito", restano fuori).
Comunque ho visto diventare professore associato un mio compagno di corso assolutamente non raccomandato.
Il clientelismo e l'imbroglio italiano li ho sempre considerati una sorta di zaino, come se in Italia si fosse costretti a "nuoversi professionalemente" con un sacco di cemento sulle spalle. Un carico che fa cedere molte persone brave per stanchezza, per frustraizone o per esaurimento delle forze.
Anche al di fuori dell'università è la stessa cosa: è tutto lento, tirato, rallentato volutamente per favorire le rendite e bloccare la concorrenza.
Alcuni colleghi nutrizionisti ce l'hanno con le dietiste (che vedono come concorrenti) - e il recente parere del Consiglio superiore di sanità le ha ridimensionate -, io no. Non perché sia particolarmente "figo" ma perchè ritengo giusto che una ragazza di oltre ventanni possa avere un lavoro in mano (fare diete) e provare a costruircisi una vita. Da biologo dubito che se giunge al suo studio una persona con una mutazione S65C nel gene HFE sappia che è la mutazione più "benigna" per l'emocromatosi (e conseguentemente gestire una dieta che eviti salassi).
E' come se un oculista temesse un ottico perchè può prescrivere lenti (e lo può fare in base ad alcune sentenze della Cassazione).
In Italia il clientelismo ha ridotto la meritocrazia e quindi il senso di "concorrenza" (chi non accetta, o non è selezionato, in base al merito, si opporrà sempre ad un sistema concorrenziale).
La concorrenza non significa che il meno bravo muore di fame ma che il bravo e onesto medico fa il medico di famiglia (e fa stare meglio delle persone) e la "cima" scopre e applica nuove tecniche di neurochirurgia.
Che il biologo bravo fa il dirigente sanitario o il nutrizionista o il consulente haccp e che la crema dei dottori di ricerca pubblica su science.
IL PROBLEMA DELL'ITALIA E UNO: SI VOGLIONO LE COSE SENZA GUADAGNARSELE E SENZA FARE FATICA E NON C'E' SENSO DI POPOLO E DIGNITA'.
Se ci fosse senso di popolo nessuno accetterebbe la raccomandazione perchè danneggia la collettività.
Se ci fosse un minimo di dignità e autostima una persona non ricorrebbe a mezzi sleali per vincere.
Va anche detto che, purtroppo, l'illegalità genera illegalità.
Se i raccomandati non vengono espulsi (e noi abbiamo famiglie intere che lavorano nella stessa università) anche quelli bravi sono costretti a cercare le raccomandazioni (se in una partita di calacio l'arbitro non punisce un atleta che parta palla in mano da una metavcampo all'altra anche chi sa giocare a calcio dovrà iniziare a usare le mani).
CI VOGLIONO LEGGI STATALI CHE CAMBINO LE PROCEDURE CONCORSUALI.
Quando la Gelmini ha provato a inserire come deterninanti le pubblicazioni i rettori universitari sono insorti.
E allora avanti così tra "aiutini", "fanno tutti così", "compensazioni", "aumma aumma" e "magna magna".
Chi ci rimette sono i cittadini che hanno servizi di bassa qualità e le persone che muoiono (o vivono male) perchè una ricerca dura venti anni invece che dieci.

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la_fra
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betty



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Inserito il - 25 aprile 2010 : 20:21:14  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di la_fra  Rispondi Quotando
quoto fino all'ultima virgola

Doctors are men who prescribe medicines of which they know little, to cure diseases of which they know less, in human beings of whom they know nothing (Voltaire)
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celtic
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Inserito il - 26 aprile 2010 : 07:42:19  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di celtic Invia a celtic un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
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Messaggio inserito da la_fra

quoto fino all'ultima virgola


Francesca,
ho visto:
- un mio compagno di corso non raccomandato diventare professore associato;
- una ragazza veramente brillante (una "cima") finire ad insegnare alle medie;
- ricercatori e associati che per 1 anno non pubblicavano ma rimanevano professori e associati.
In queste condizioni se uno studente di liceo mi dicesse che vuole fare il biologo per lavorare nella ricerca gli direi: "studia e impara bene l'inglese, inizia ad andare in Inghilterra (anche come ragazzo alla pari), diventa pure biologo ma poi parti dal presupposto che dovrai lasciare l'Italia per sempre."
L'Italia non è mai uscita dal feudalesimo cioé dal ricorso all'amicizia o al servilismo verso il potente ("feudatario") per trarne vantaggi personali. Mentre nelle nazioni civili la pubblica amministrazione eroga servizi e garantisce regole (e quindi opportunità) uguali per tutti,in Italia la pubblica amministrazione è organizzata in potentati (baronati) che erogano favori, applicano le leggi per i nemici e le interpretano per gli amici.
Un ragazzo che era stato in Inghilterra mi disse di come un italiano che,durante un colloquio di lavoro, fece presente di essere nipote di un "pezzo grosso", fu trattato a pesci in faccia dall'esaminatore.
Una collega (PhD in Inghilterra) mi disse che, al ritorno in Italia, durante un colloquio per un lavoro ottenne la seguente risposta "Dottoressa se nessuno "garantisce" per lei, lei per me è nessuno" (ribadico PhD in Inghilterra e "lettere di raccomandazione" - all'anglosassone, non all'italiana - da parte dei suoi capi britannici).
Serve a nulla incrementare i fondi alla ricerca se non si modificano preventivamente le modalità di assegnazione dei fondi stessi alle università (eliminazione dell'autnomia didattica degli atenei, standard d'esame uniformi su tutto il territorio nazionale, pubblicazioni e formazione all'estero prioritarie per l'assegnazione dei punteggio: insomma MERITO E NON CLIENTELA).
Anzi è meglio che la ricerca riceva pochi fondi (visto che sono soldi utilizzati a incrementare il potere dei baroni).
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celtic
Utente Junior




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Inserito il - 26 aprile 2010 : 08:32:58  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di celtic Invia a celtic un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

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Messaggio inserito da cidsmoke

Bello il corso di laurea in macelleria!Proporrei anche quello per fare il fruttivendolo!A parte gli scherzi



Scherzi?: http://www.unipd.it/offerta_didattica/corsi/931.htm

Buttare soldi in lauree del genere in un Paese in cui se non hai i soldi per pagarti gli esami medici in privato muori causa lunghezza liste di attesa.


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Crica88
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Inserito il - 26 aprile 2010 : 09:46:55  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Crica88 Invia a Crica88 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
per Celtic...ho letto che ti sei specializzato in Microbiologia e Virologia...mi potresti dare qualche informazione su questa specializzazione...è interessante, possibilità di lavoro, la tua esperienza personale....Grazie.
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celtic
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Inserito il - 26 aprile 2010 : 16:58:01  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di celtic Invia a celtic un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
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Messaggio inserito da Crica88

per Celtic...ho letto che ti sei specializzato in Microbiologia e Virologia...mi potresti dare qualche informazione su questa specializzazione...è interessante, possibilità di lavoro, la tua esperienza personale....Grazie.



Io volevo specializzarmi alla facoltà di medicina (per completare la mia formazione) fosse stata microbiologia, genetica medica, patologia clinica o scienze dell'alimentazione sarebbe stato uguale.
Non ho mai cercato il posto da dirigente sanitario, ho svolto incarichi di laboratorio a tempo determinato (tra l'altro in laboratori di istologia veterinaria), incarichi di ricerca e due studi internazionali, una attività di laboratorio attuabile anche senza specializzazione.
Lavoro in libera professione come nutrizionista e utilizzo il titolo di microbiologo quando esamino ed intepreto i dati di laboratorio degli esami delle persone che afferiscono al mio studio.
Non avevo attitudine per la ricerca (non sono vittima del clientelismo universitario).

Quindi non posso dirti nulla in merito alle possibilità di lavoro per esperienza diretta, posso dirti che almeno la metà degli specializzandi biologi che erano in corso con me sono assunti a tempo indeterminato nel ssn (hanno dovuto attendere 3 - 5 anni, dalla fine della specializzazione prima di avere il posto fisso da dirigente sanitario).
E' difficilissimo fare previsioni in relazione alla possibilità di lavoro, ci sono medici specialisti che non riescono ad entrare all'ASS.
Quello che posso consigliare è: SCEGLIETE IL SETTORE PER CUI AVETE ATTITUDINE (laboratorio, consulenza o nutrizione), iniziate a lavorare in quel settore (subito dopo la laurea) e continuate a studiare (compresa specializzazione) e a lavorare in quel settore.
NON CONSIDERATE LA LAUREA O LA SPECIALIZZAZIONE COME UN MODO PER SISTEMARVI LA VITA. Quello che è certo è che il pezzo di carta non basta a lavorare.
Sulla mia esperienza alla scuola di microbiologia:
- mi ha dato una formazione laboratoristica assolutamente carente (troppo iperspecifica) come scritto sopra.
- Culturalmente mi ha preparato a gestire e a interagire con la persona affetta da malattia che afferisce al mio studio di nutrizionista.
Mi ha dato la forma mentis per sapere cosa fare anche quando afferiscono allo studio persone con patologie significative, proprio in conseguenza degli scambi quotidiani con i medici (informazioni scambiate, valutazione di esami di laboratorio, acquisizione di un linguaggio tecnico di tipo clinico), scambi anche culturali. Nonostante tutti i limiti ho trovato medici che avevano rispetto per la persona, si impara a dire le cose con delicatezza ma con precisione. Dire che il diabete mellito è associato a danni d'organo è un conto, dire "il diabete mellito può determinare danni a occhi, rene e cuore ma ci vogliono almeno 10 anni perchè accada e non è detto che accada, è un rischio che giustifica un controllo periodico specielistico" è tutta un'altra cosa per la persona che ti ascolta ed ha il diabete. Il soggetto affetto da diabete ha una informazione di maggiore qualità, si vede non come "potenziale condannato a una vita via via peggiore (o con una sorta di << spada di Damocle sulla testa>>)" ma come una persona che può attivamente salvaguardare la sua salute mangiando in modo corretto e svolgendo attività fisica (che riduce l'insulino resistenza) - ci sono atleti NBA affetti da diabete mellito tipo I -.
Poi sei in grado di dare informazioni precise: una proteinuria non superiore a 300 mg/l è un valore di laboratorio non associato a danni renali, un valore glicemico di 120 mg/dl NON è diabete mellito (anche se è fuori range), se la persona è afferita al diabetologo dopo aver sperimentato polidipsia e poliuria i valori di glicemia erano già a 160 - 180 mg/dl, quindi, probabilmente la persona aveva il diabete già da anni (per cui non si possono escludere danni d'organo e si tiene conto di ciò quando si parla con la persona).
In pratica la specializzazione ti insegna ad interpretare correttamente e a gestire le informazioni che il paziente o "cliente" ti fornisce. Tieni conto che, comunque, tra internato di laurea (ora eliminato), 1 anno di "volontariato" e studi internazionali sono stato almeno 3 anni a tempo pieno in reparto.
Non so quanto possa essere formativa una specializzazione ottenuta solo con la formazione teorica o i tirocini previsti dal regolamento di specialità.
Culturalmente (e professionalmente) la specializzazione mi è servita, per la formazione laboratoristica poco (ma onestamente non mi sono nemmeno impegnato a crearmi una "professionalità laboratoristica autonomamente" - corsi pagati di tasca propria). Mi sono specializzato (bene, anche come votazione) e poi sono andato a fare altro.
Ripeto il mio obiettivo non era fare il microbiologo ma acquisire un titolo di specializzazione medico (e ho avuto la fortuna di entrare in specialità l'anno in cui la CE ha preteso che biologi e medici avessero gli stessi standard formativi).
Quindi per me va bene così: non sono vittima del sistema clientelare, raccolgo per quel che ho seminato e adesso, vista la crisi, sono un poco sulle barricate- E' normale per tutti quelli che lavorano in proprio.


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biox85
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Inserito il - 26 aprile 2010 : 18:29:46  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di biox85 Invia a biox85 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Caro Celtic..mi sa che i tuoi tempi erano altri...almeno secondo me oggi le cose sono un pò diverse...sai qui da me il tuo prof. ti sfrutta per andare in lab. ma poi non ti segue per il dopo..anche se ti fanno sudare parecchio..In tutta Italia mi sono fatta un giro per trovare la miglior scuola di specializzazione..ma in contenuti sono tutte uguali..poi per occupazione nn so..
Certo il campo del nutrizionista è davvero molto interessante,ma mi sembra che per lavorare tu abbia sempre bisogno di appoggiarti da un medico..no???
Grazie mille per le cose che dici..sempre molto esaustienti..ma le mie confusioni restano..soprattutto da qnd quest'anno hanno accorpato le scuole..mah...chissà cm finirà...
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celtic
Utente Junior




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Inserito il - 27 aprile 2010 : 07:30:22  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di celtic Invia a celtic un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
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Messaggio inserito da biox85

Caro Celtic..mi sa che i tuoi tempi erano altri...almeno secondo me oggi le cose sono un pò diverse...sai qui da me il tuo prof. ti sfrutta per andare in lab. ma poi non ti segue per il dopo..anche se ti fanno sudare parecchio..In tutta Italia mi sono fatta un giro per trovare la miglior scuola di specializzazione..ma in contenuti sono tutte uguali..poi per occupazione nn so..
Certo il campo del nutrizionista è davvero molto interessante,ma mi sembra che per lavorare tu abbia sempre bisogno di appoggiarti da un medico..no???
Grazie mille per le cose che dici..sempre molto esaustienti..ma le mie confusioni restano..soprattutto da qnd quest'anno hanno accorpato le scuole..mah...chissà cm finirà...



No il biologo nutrizionista è autonomo dal medico come dichiarato dall'ONB (per iscritto) e dalla legislazione in merito.
Il biologo specializzando (io e i miei colleghi) per specializzarsi dovevamo eseguire formulazioni diagnostiche (es. interpretare in senso clinico una iperpotassiemia - valori superiori e 6 milliequivalenti litro costituiscono un rischio per la salute e non dipendono da lisi delle emazie o prelievi traumatici - poi al medico e solo al medico spettava intraprendere o meno eventuali terapie - sulla base dell'esame obiettivo) e seguire l'iter di casi clinici.
(rif. Gazzetta ufficiale della republica italiana serie generale n. 39 del 17 febbraio 1997).
Se allo studio del biologo nutrizionista afferisce un cliente con cartella clinica il biologo ne tiene conto per elaborare la dieta (e quindi deve saper interpretare una cartella clinica). Se il soggetto non ha condizioni fisiopatologiche accertate il biologo elabora una dieta finalizzata alla riduzione ponderale o all'incremento dello stato di salute (la valutAzione dei bisogni nutritivi ed energetici prevista dalla legge istitutiva). Se il biologo ritiene di avere bisogno di ulteriori informazioni può rinviare il soggetto al mecdioo. MA DECIDE IL BIOLOGO CASO PER CASO, SOTTO LA SUA RESPONSABILITA.
vd, risposta ufficiale onb in proposito, link: http://www.dietaepeso.it/dieta_e_peso_00003a.htm

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