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Utente Junior



518 Messaggi

Inserito il - 31 ottobre 2010 : 13:52:17  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di more more Invia a more more un Messaggio Privato
e bravo Cavais sono d'accordo con te, sincermante i biologi e i biotech secondo me stanno facendo un pò poco per riscattarsi... dovrebbero scendere in piazza un pò di più

PS: lo so sono molto caotico quando scrivo, non rileggo mai, quindi chiedo scusa per il disordine

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Notte



1123 Messaggi

Inserito il - 31 ottobre 2010 : 14:15:26  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di n/a Invia a n/a un Messaggio Privato
Veramente son già scesi in piazza e le lezioni sospese..Il problema e' che non gliene frega niente a nessuno purtroppo...
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Caivs.Ivlivs
Utente Junior

Città: Brescia


302 Messaggi

Inserito il - 31 ottobre 2010 : 14:48:17  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Caivs.Ivlivs Invia a Caivs.Ivlivs un Messaggio Privato
Citazione:
Messaggio inserito da Pincopallina

Veramente son già scesi in piazza e le lezioni sospese..Il problema e' che non gliene frega niente a nessuno purtroppo...



A parte che se tutti han detto "Me ne frego" il messaggio è chiaro, e, per l'appunto, scioperare (che non è scendere in piazza, e se si scende in piazza è fortemente controindicato far casino, se si vuol ottenere qualcosa) ti sembra un modo per risolvere i problemi?
Sarà un mio difetto o un mio modo di vedere le cose, ma siccome io sono dell'avviso che se una cosa la vuoi te la devi sudare, trovo abbastanza futile riversarsi in piazza o organizzare uno sciopero di massa, mostrando semplicemente di non essere avvezzi al lavoro e alla fatica, con le pretese d'essere ascoltati da una fetta della popolazione che pensa, più che ad altro, a portare il pane a casa alla fine del mese.
Far qualcosa è inteso come farsi sentire, organizzare veramente delle petizioni, mobilitarsi a fatti, scendere in campo e magari arrivare a dialogare seriamente con i politici, non fare gli stand nelle università cercando di far aderire gli studenti a progetti "Anti-Gelmini", con tanto di locandine che fanno i confronti tra situazione italiana e situazione estera. Anzi, la Gelmini sta tentanto di adeguare l'Italia alle situazioni europee, altro che. Se poi c'è qualcuno che persiste nel mostrare di non voler lavorare, allora non si risolverà mai niente.
Secondo me (e per ora i fatti mi stanno dando ragione).
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Daria85
Utente

aplisia



678 Messaggi

Inserito il - 31 ottobre 2010 : 16:44:55  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Daria85 Invia a Daria85 un Messaggio Privato
Caro Caivs.Ivlivs...pensa che prima di questo tuo ultimo commento credevo che fossi portatore di un bel pensiero...e invece..che delusione!
ma come ti permetti di dire che con gli scioperi i ricercatori italiani hanno mostrato "semplicemente di non essere avvezzi al lavoro e alla fatica"!

VERGOGNATI!

probabilmente tu che sei ai primi anni di medicina non hai ben capito la situazione di chi fa ricerca ( e che scusami se te lo dico solitamente non sono affatto i medici ...e se anke ne fanno parte non ci capiscono un gran chè)...e probabilmente non hai capito che in Italia sia per i politici che abbiamo sia per le persone che hanno una visione limitata della faccenda come te, è ben difficile far valere i propri diritti.
forse non ti sei reso conto che il potere del lavoratore in questo momento storico nel nostro paese è pari a zero. basta vedere che per es.per quanto riguarda la libertà di informazione ed espressione l'Italia sta dopo paesi come l'Uganda...

Caro mio, non sono i fatti a darti ragione,è il marcio della politica che te ne da.
La Gelmini è vero, ha sicuramente introdotto delle migliorie...ma anche delle grandi schifezze.

io quindi fossi in te, visto che non sei un ricercatore e non sei nè un biotech nè un biologo, penserei un attimo prima di sparare a zero su chi si trova in una situazion veramente pesante.
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Caivs.Ivlivs
Utente Junior

Città: Brescia


302 Messaggi

Inserito il - 31 ottobre 2010 : 17:02:24  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Caivs.Ivlivs Invia a Caivs.Ivlivs un Messaggio Privato
Citazione:
Messaggio inserito da Daria85

Caro Caivs.Ivlivs...pensa che prima di questo tuo ultimo commento credevo che fossi portatore di un bel pensiero...e invece..che delusione!
ma come ti permetti di dire che con gli scioperi i ricercatori italiani hanno mostrato "semplicemente di non essere avvezzi al lavoro e alla fatica"!

VERGOGNATI!

probabilmente tu che sei ai primi anni di medicina non hai ben capito la situazione di chi fa ricerca ( e che scusami se te lo dico solitamente non sono affatto i medici ...e se anke ne fanno parte non ci capiscono un gran chè)...e probabilmente non hai capito che in Italia sia per i politici che abbiamo sia per le persone che hanno una visione limitata della faccenda come te, è ben difficile far valere i propri diritti.
forse non ti sei reso conto che il potere del lavoratore in questo momento storico nel nostro paese è pari a zero. basta vedere che per es.per quanto riguarda la libertà di informazione ed espressione l'Italia sta dopo paesi come l'Uganda...

Caro mio, non sono i fatti a darti ragione,è il marcio della politica che te ne da.
La Gelmini è vero, ha sicuramente introdotto delle migliorie...ma anche delle grandi schifezze.

io quindi fossi in te, visto che non sei un ricercatore e non sei nè un biotech nè un biologo, penserei un attimo prima di sparare a zero su chi si trova in una situazion veramente pesante.




Guarda, io sono per natura una persona molto pacata e tranquilla, certo non mi scompongo per un tuo messaggio su un forum. Non credo proprio d'aver nulla di cui vergognarmi: sei tu che cerchi di limitare il mio pensiero, dicendo che dovrei tacere solo perché non sono né un biotecnologo, né un biologo. Il mio pensiero non è affatto fonte di vergogna, forse lo sarebbe (e quindi sarebbe censurato) se fossimo sotto Stalin. Fortunatamente per me, Stalin non c'è, e io sono libero di dire la mia, pur non essendo del settore.
Perdonami, forse sono un po' all' "italica maniera", ma sono convinto del fatto che, come si faceva una volta, per ottenere qualcosa bisogna dimostrare di esserne all'altezza. Se tu scioperi, c'è solo una cosa di cui io, ipotetico rettore di un'università o ipotetico politico, sono sicuro: che quel giorno, quella settimana, quel mese non hai lavorato. Qui si ferma la mia visione delle cose: scioperi vari e finte ribellioni alla "Sessantotto" non le prendo in considerazione, perché tu, che uno stipendio comunque ce l'hai, non puoi permetterti, nella situazione in cui versa l'Italia oggi, di non recarti sul posto di lavoro. Ti immagini che caos, se tutti facessero così? Immaginati se lo facessero i militari. Ma stiamo scherzando? Un'Italia non si manda avanti a scioperi, si trovano vie alternative.
E vergognati tu, piuttosto, che mostri di supportare le sovversioni e la mancanza di rispetto nei confronti di studenti che pagano le rette universitarie e si trovano ritardi nell'inizio delle lezioni (la cosa ha riguardato anche gli ingegneri, non pensare di essere privilegiata solo perché sei una biologa o una biotecnologa, perché comunque la ricerca la fanno anche i medici e gli ingegneri, quindi so di cosa parlo. Parentesi: posso portarti nomi di medici che vantano più di duecento pubblicazioni, proprio afferenti alla mia università, quindi la stessa cosa sull'aprire bocca vale per te).

Vogliamo tornare all'anarchia? Vediamo di ragionare con la testa, e se hai da dire sull'operato della Gelmini, proponiti tu come ministro dell'Istruzione: qui, urlando "Vergognati" a chi sfrutta legittimamente la propria libertà d'opinione che tu tanto invochi, non concludi assolutamente niente.
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Notte



1123 Messaggi

Inserito il - 31 ottobre 2010 : 17:17:23  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di n/a Invia a n/a un Messaggio Privato
Scusami Cavis ma secondo me tu non hai proprio capito una mazza dello sciopero dei ricercatori..

C'è il ricercatore..Che ovviamente si occupa dei suoi progetti di ricerca e in più gli vengono affibbiati (a costo zero e oltre al normale lavoro di ricercatore, non in alternativa) corsi nelle varie facoltà come insegnante..
E' tutto filato (quasi) liscio se non che la Gelmini se ne esce dicendo che ora i ricercatori vanno valutati in base a quanto riescono a pubblicare, e in base a questo verranno gestiti i fondi (o una roba del genere).

Allora la domanda sorge spontanea..Se devo essere valutato solo per la mia attività di ricercatore, perchè devo fare un secondo lavoro non pagato come insegnante/assistente sottraendo tempo alle mie ricerche?
Per questo hanno deciso di "scioperare" come insegnanti (che poi se erano non pagati non è un vero e proprio sciopero) e occuparsi solo dei loro progetti di ricerca, ovvero il lavoro vero del ricercatore...

Che poi il tutto si sia risolto all'italiana (ovvero con un'enorme bolla di sapone, tant'è che le lezioni sono iniziate ormai ovunque) è un altro paio di maniche, ma non hanno avuto tutti i torti a scioperare.

Edit: lo sciopero ha coinvolto anche le facoltà letterarie eh..Non è che le facoltà scientifiche solo le uniche depositarie della ricerca..
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Caivs.Ivlivs
Utente Junior

Città: Brescia


302 Messaggi

Inserito il - 31 ottobre 2010 : 17:31:15  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Caivs.Ivlivs Invia a Caivs.Ivlivs un Messaggio Privato
Citazione:
Messaggio inserito da Pincopallina

Scusami Cavis ma secondo me tu non hai proprio capito una mazza dello sciopero dei ricercatori..

C'è il ricercatore..Che ovviamente si occupa dei suoi progetti di ricerca e in più gli vengono affibbiati (a costo zero e oltre al normale lavoro di ricercatore, non in alternativa) corsi nelle varie facoltà come insegnante..
E' tutto filato (quasi) liscio se non che la Gelmini se ne esce dicendo che ora i ricercatori vanno valutati in base a quanto riescono a pubblicare, e in base a questo verranno gestiti i fondi (o una roba del genere).

Allora la domanda sorge spontanea..Se devo essere valutato solo per la mia attività di ricercatore, perchè devo fare un secondo lavoro non pagato come insegnante/assistente sottraendo tempo alle mie ricerche?
Per questo hanno deciso di "scioperare" come insegnanti (che poi se erano non pagati non è un vero e proprio sciopero) e occuparsi solo dei loro progetti di ricerca, ovvero il lavoro vero del ricercatore...

Che poi il tutto si è risolto all'italiana (ovvero con un'enorme bolla di sapone, tant'è che le lezioni sono iniziate ormai ovunque) è un altro paio di maniche, ma non hanno avuto tutti i torti a scioperare.



Perché devi dire che non capisco una mazza solo perché non la ppenso come te? Secondo me, in un paese che si rispetti, lo sciopero NON ESISTE per una questione di rispetto.
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Notte



1123 Messaggi

Inserito il - 31 ottobre 2010 : 17:33:55  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di n/a Invia a n/a un Messaggio Privato
Infatti nessuno ha TECNICAMENTE scioperato..Visto che non prendono un euro dall'attività di insegnamento e il loro lavoro di ricercatore (lavoro per il quale son pagati) lo facevano comunque.
Forse si son semplicemente rotti di essere sfruttati.
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roselady
Nuovo Arrivato

Prov.: Napoli
Città: napoli


119 Messaggi

Inserito il - 31 ottobre 2010 : 17:36:20  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di roselady Invia a roselady un Messaggio Privato
more more rispondo prima a te .. ti ringrazio,noto che punti molto sul tlb! in ogni caso le cose non sono cosi facili.. my god non potrei mai sopportare due anni di specialistica più una seconda laurea o.o addio cervello! inoltre , purtroppo non ho un frutteto che frutta soldi XD le mie tasse già sono molto alte, oltre a perdere tanto tempo e tanta voglia,perderei anche tanti soldi XD
Quindi,diciamo che non sarebbe proprio quella la strada mugliore,almeno per me!
Oggi in Italia siamo molto limitati,i ricercatori fanno quello che possono... purtroppo gli scioperi appunto sono terminati senza alcun risvolto ,e tutto si è risolto in una bolla di sapone come è stato già detto.Penso che la colpa non sia di chi ha scioperato...
Inoltre, ci sono per l'appunto delle persone che si stanno battendo con petizioni e simili ( vedi sito www.biotecnologi.it).. ribadisco che già si sta facendo quello che si è in potere di fare...
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Caivs.Ivlivs
Utente Junior

Città: Brescia


302 Messaggi

Inserito il - 31 ottobre 2010 : 17:45:42  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Caivs.Ivlivs Invia a Caivs.Ivlivs un Messaggio Privato
Citazione:
Messaggio inserito da Pincopallina

Infatti nessuno ha TECNICAMENTE scioperato..Visto che non prendono un euro dall'attività di insegnamento e il loro lavoro di ricercatore (lavoro per il quale son pagati) lo facevano comunque.
Forse si son semplicemente rotti di essere sfruttati.



Non so che cosa dirti: da me, a ingegneria hanno iniziato una settimana dopo. Questi sono i fatti, ricercatori o no. Ed è una cosa inammissibile che in un paese civile si rischi di non far partire gli anni accademici. Poi si lamentano per le condizioni dell'università, per forza: se i docenti ricercatori non insegnano.
Come pensano di poter cambiare le cose? Così, senza far niente? Di fronte ai tentativi di un ministro di uscire dalla cacca (perdonate il francesismo), questi rispondono con le sovversioni, neanche fossimo in pieno Sessantotto. Ma dai, un po' di serietà.
Se non gradiscono fare anche i docenti, allora dovevano dirlo dall'inizio: non possono far pesare sullo Stato uno statvs che loro stessi hanno accettato nel momento in cui hanno sottoscritto il loro contratto. Si decidano: ad andarci di mezzo non può esserci chi paga le rate universitarie e fa sacrifici per mantenersi agli studi. Anche a me piacerebbe avere il mondo ai miei piedi, purtroppo non è possibile.
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Notte



1123 Messaggi

Inserito il - 31 ottobre 2010 : 18:02:03  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di n/a Invia a n/a un Messaggio Privato
Ma infatti continuo a dire che non hanno scioperato, non hanno semplicemente dato la disponibilità alla didattica per quest'anno accademico per concentrarsi sul loro lavoro vero (la ricerca) e su quello per il quale sono valutati con la riforma Gelmini (le pubblicazioni)...
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Caivs.Ivlivs
Utente Junior

Città: Brescia


302 Messaggi

Inserito il - 31 ottobre 2010 : 18:08:42  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Caivs.Ivlivs Invia a Caivs.Ivlivs un Messaggio Privato
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Messaggio inserito da Pincopallina

Ma infatti continuo a dire che non hanno scioperato, non hanno semplicemente dato la disponibilità alla didattica per quest'anno accademico per concentrarsi sul loro lavoro vero (la ricerca) e su quello per il quale sono valutati con la riforma Gelmini (le pubblicazioni)...



Sì, va bene, come preferisci.
Allora si decidano, perché vedo che comunque, per la paura di perdere il posto, sono tornati all'ovile dopo neanche due settimane.
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