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paruca
Nuovo Arrivato
1 Messaggi |
Inserito il - 08 febbraio 2007 : 15:19:23
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Ciao a tutti e scusate l'intrusione, premetto che io di genetica non ne so niente ma ho un dubbio che mi incuriosisce e magari qualcuno di voi può aiutarmi a chiarirmi e idee, visto che parlando con qualche biologo non sono riuscito a venirne a capo. Ragionando sulla teoria evoluzionistica e su come col passare degli anni molte specie (in particolare l'uomo) possano aver raggiunto tale grado di complessitè e perfezione, mi è parso di trovare un incongruenza, ovvero: Quando siamo nella prima fase della nostra vita, il nostro corpo è in grado di produrre cellule nuove di qualsiasi tipo, e sostituirle a cellule vecchie, evitando così all'organismo di deperire. Dopo un certo momento della vita invece, questa nostra incredibile capacità sparisce, ed iniziamo ad invecchiare. Ora io mi chiedo, se le mutazioni genetiche, e la conseguente selezione naturale, ci hanno portato nella nostra era a qualità incredibilmente complesse come la vista, o l'intelligenza, o le emozioni, PERCHÈ non è stata in grado di allungare una fase della vita che già esiste??? Mi pare ovvio che se fosse nato qualche organismo con queste proprietà, in base alla selezione naturale sarebbe sopravvissuto alla sua specie precedente, se non altro perchè avrebbe avuto molto più tempo per proliferare, e quindi in questo caso dovremmo trovarcelo al giorno d'oggi..."immortale" e con un'infinità di figli, nipoti ecc... io una spiegazione me la sono data...ma per evitare di spararle troppo grosse aspetto prima il parere degli esperti. Ciao e Grazie!
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Gabriele
Utente
Prov.: Pisa
Città: Pisa
615 Messaggi |
Inserito il - 08 febbraio 2007 : 16:43:03
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Non ho capito bene cosa intendi con "prima fase" (blastocisti?Embrione?Bambino?Adolescente?),comunque se ho ben inteso,è una questione di compromesso. Come tu dici nelle prime fasi siamo ingrado di produrre qualunque tipo di cellula dell'organismo (capacità che,comunque,in gran parte manteniamo per tutta la vita),in seguito però,proprio per ottenere le tante capacità diverse di cui siamo dotati,abbiamo bisogno di specializzare all'estremo le nostre cellule,differenziandole nei vari tessuti e all'interno dei tessuti stessi.La capacità di replicarsi molto e di rinnovarsi è infatti tipica degli organismi più semplici dal punto di vista cellulare,come i batteri. |
"Chi rinuncia alla libertà per la sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza. E finirà col perdere entrambe." |
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bionene
Nuovo Arrivato
Prov.: Venezia
Città: venezia
22 Messaggi |
Inserito il - 08 febbraio 2007 : 18:10:45
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diciamo che "evoluzione" non è un concetto associato a ciò che dal nostro punto di vista sembra migliore: non si conoscono ancora bene i meccanismi che associano l'invecchiamento e la mortalità cellulare con l'invecchiamento dell'organismo. Si sa comunque che il tempo di vita medio di una cellula è pressochè costante (in cellule dello stesso tipo) e questo non perchè non siano mai esistite cellule che vivevano più a lungo di altre ma perhè la selzione naturale non ha premiato queste mutazioni: evidentemente, in termini evolutivi cioè di propagazione del proprio patrimonio genetico nelle generazioni (fitness), essere immortali NON é MEGLIO che morire dopo un certo tempo. In particolare la durata di vita di una cellula sembra essere il risultato di un compromesso tempo disponible a riprodursi e insorgenza di mutazioni; infatti più a lungo una cellula vive e più probabile è che nel suo patrimonio genetico si inseriscano mutazioni casuali che possono indurre la callula a diventare neoplstica (in questo modo la cellula diventa sì immortalizzata ma non ha nessun vantaggio evolutivo). quindi le cellule sono evolute in modo da vivere fino a che la durata della vita, in termini di mutazioni acculmulate, non compromette il vantaggio di avere sempre più tempo per riprodursi...alla faccia nostra che vorremmo non morire mai!! tutto questo è cmq una semplificazione...le cose sono molto ma molto più complesse, come è ovvio che sia...
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Dionysos
Moderatore
Città: Heidelberg
1913 Messaggi |
Inserito il - 08 febbraio 2007 : 18:30:32
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Proprio così. Non sempre il nostro punto di vista è in grado di comprendere cosa è 'migliore' oppure no per le esigenze naturali, non solo perchè la complessità della natura va ben oltre i nostri orizzonti, ma anche perchè fondamentalmente la nostra coscienza (come diceva Nietzsche) "è ancora evolutivamente troppo immatura": per questo ci perdiamo in perversioni morali spesso contronaturali, come castità, digiuni o desideri d'immortalità. |
Volere libera : questa é la vera dottrina della volontà e della libertà (F.W. Nietzsche)
Less Jim Morrison, more Sean Morrison!
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