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Autore Discussione  

Crono
Nuovo Arrivato

Prov.: Padova


117 Messaggi

Inserito il - 02 maggio 2007 : 13:41:12  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Crono Invia a Crono un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao a tutti! Volevo chiedere ai neo-laureati in bioteck/ biologia veneti dove hanno trovato lavoro, il tipo di lavoro e che idea si sono fatti delle prospettive lavorative in questa regione e in Italia.

fpotpot
Utente

Città: middleofnowhere


1056 Messaggi

Inserito il - 02 maggio 2007 : 18:31:45  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di fpotpot Invia a fpotpot un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
io son veneta doc ma laureata a bologna in biotec industriali vecchio ordinamento,un anno di internship in germania,poi ora da un anno in uk sto facendo dottorato e tra un pò mollo e cambio vita (ma son ancora a meditarci un pò di mesetti)
in veneto c'è lavoro solo per emigrati dell'est meglio se illegali e per la tipologia di lavoro in genere non è richiesta laurea.Sembra una polemica ma purtroppo la realtà di treviso è così.Ed è la più ndustrializzata del veneto.Avevo provato dottorato a padova ma i baroni avevano già assegnato il nome del futuro dottorando (insomma una prova di accesso completamente fasulla solo per essere a posto con le carte ma era già stato tutto truccato).
PEr quanto riguarda le aziende in veneto io ho spedito ovunque e fatto numero 2 colloqui nell'arco di un anno e mezzo:uno alla glaxo che ho cannato e il secondo la johnson e johnson al telefono solo per un lavoro di informatore:la signorina mi ha chiesto "miiii ..zcuzi ma lei come parla ingleseee?"e ala risposta molto bene si son quasi offesi e mi han detto che mi avrebbero richiamato da milano.MAh,il mondo biotec è buffo.Se ti piace la ricerca consiglio di emigrare se non ti fa problemi.Oppure se sei ancora in tempo cambia carriera.
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negatio
Nuovo Arrivato




19 Messaggi

Inserito il - 02 maggio 2007 : 19:46:29  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di negatio  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di negatio Invia a negatio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Concordo con fpotpot sulla situazione veneta. Io sono il famigerato stagista Glaxo (vedi il post nell'altra sezione). Contratto di 6 mesi quasi da fame, lavoro poco biotech (NMR), però ho cercato di sfruttare l'unica opportunità in Veneto. Hai mica provato con Fidia, oppure a Padova con Cutech (mi sembra si chiami così)...

Cmq l'uni in Italia fa proprio schifo.
fpotpot come ti sei trovata in Germania? e in UK su cosa lavori?
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fpotpot
Utente

Città: middleofnowhere


1056 Messaggi

Inserito il - 02 maggio 2007 : 20:18:44  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di fpotpot Invia a fpotpot un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
in germania ero ad un max planck (fisiologi vegetale) in un paesino dell'ex germania dell'est.Perchè son sicura che l'ovest non è preso così.Lì diciamo che a livello di ricerca si faceva molto,livello alto,ma purtroppo io non ce l'ho fatta a rimanere più di un anno per il buio prolungato e il fredddo boia che c'è tutto l'anno (sotttozerro e parecchio VENTILATO),terribile,solo un giorno di sole ogni 2 mesi.E l'estate si è risolta in due settimane in agosto.
PErò se questo non è un problema lo consiglio vivamente.
Ora sono in un'università inglese ma il livello scientifico,è completamente diverso.Il progetto è sulle proteine della saliva,in un dipartimento di dentistica,sembrava interessante ma son completamente sola in tutto il progetto.Non generalizzo,diciamo che ho fatto applicazione e l'interview è stata positiva,mi han fatto bella impressione etc,ma dopo un anno mi rendo conto che non ho ancora ingranato e ho poche cose banali da scrivere sul cv,son tentata di mollare perchè forse non son fatta per la ricerca.A volte và anche di fortuna credo.
PEr la glaxo,aspetta un pò,vedrai che a poco a poco farai cose pù interessanti e in ogni caso,credimi un'esperienza in azienda ( e direi che il nome fa abbastanza rumore..)ti dà una marcia in più per dopo,se cerchi qualcos'altro,sia in università sia in altre aziende.Altrettanto non si può dire per l'inverso,l'esperienza in università è meno considerata in azienda,ma è ok se vuoi passare poi a fare postdoc e tutta la carriera accademica o d ricerca.Dipende dagli obbiettivi,cmque intanto stage in glaxo in cv suona bene,abbi fiducia.
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valia
Moderatore


Prov.: UK


1001 Messaggi

Inserito il - 02 maggio 2007 : 22:14:47  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di valia  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di valia Invia a valia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Laureata a PD in bio molecolare ad Ottobre.
Sto facendo un PhD in Olanda, ma non ho nemmeno cercato qualcosa in italia sinceramente...
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negatio
Nuovo Arrivato




19 Messaggi

Inserito il - 02 maggio 2007 : 23:05:27  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di negatio  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di negatio Invia a negatio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da fpotpot

in germania ero ad un max planck (fisiologi vegetale) in un paesino dell'ex germania dell'est.



Potsdam? Ci avevo fatto un pensierino assieme a Colonia (l'altro Max di fisio vegetale)...Però poi Verona ha avuto il sopravvento, in particolare per quel discorso sul valore del CV!
Tieni duro per il dottorato!!! La ricerca va molto di perseveranza, ma purtroppo la fortuna ha un ruolo chiave nell'ingrassare il CV....
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Crono
Nuovo Arrivato

Prov.: Padova


117 Messaggi

Inserito il - 03 maggio 2007 : 18:30:59  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Crono Invia a Crono un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Quindi dite che l'unica cosa che può fare un neo laureato in bioteck/biologia è quella di andare ad elemosinare una borsa all'estero?! Mi chiedo allora perchè continuano a salire le iscrizioni ai nostri corsi e perchè sempre più università italiane aprono corsi in biotecnologie...forse le università ci stanno prendendo in giro ? Sfornano disoccupati solo per continuare a pagare i loro prof (molti dei quali non pubblicano da anni...)? mah...
Per l'estero, sono scettico: ho vari amici che ci sono andati, ma lavorano almeno 12 ore al giorno, prendono cque una miseria e hanno dovuto riiniziare una vita da capo (a 25 anni...); se questa è l'opportunità che da la nostra laurea è piuttosto misera...
Per l'Italia, io sono riuscito ad entrare in una azienda (in stage logicamente) e quì i ricercatori sono le figure meno pagate, prendono più le segretarie!
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chick80
Moderatore

DNA

Città: Edinburgh


11491 Messaggi

Inserito il - 03 maggio 2007 : 22:26:55  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di chick80 Invia a chick80 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Beh, ma se vuoi fare ricerca ti devi preparare ad andare all'estero, non solo se sei italiano.
Voglio dire, in qualunque parte del mondo tu vai vedi che i ricercatori in generale tendono sempre ad andare a fare esperienze all'estero. Certo, da noi il fenomeno è troppo esagerato, ma cmq almeno un'esperienza all'estero io la consiglio tantissimo. Le ore di lavoro e la paga ovviamente dipendono da dove vai e cosa vai a fare, io conosco persone che lavorano 12 ore al giorno anche in Italia.

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negatio
Nuovo Arrivato




19 Messaggi

Inserito il - 03 maggio 2007 : 22:38:20  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di negatio  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di negatio Invia a negatio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Crono

Mi chiedo allora perchè continuano a salire le iscrizioni ai nostri corsi e perchè sempre più università italiane aprono corsi in biotecnologie...


Che ne dici di + iscritti = + tasse?

Citazione:

Per l'estero, sono scettico: ho vari amici che ci sono andati, ma lavorano almeno 12 ore al giorno, prendono cque una miseria e hanno dovuto riiniziare una vita da capo (a 25 anni...)


Perchè, quanto credi che si lavori qui? E chi si trasferisce da una città ad un'altra non deve re-iniziare la propria vita? Io dico che l'unica prospettiva diversa all'estero sono le possibilità di far carriera, che qui sono praticamente azzerate, in particolare in campo universitario...
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Crono
Nuovo Arrivato

Prov.: Padova


117 Messaggi

Inserito il - 04 maggio 2007 : 08:53:31  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Crono Invia a Crono un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Logicamente se vai in un altro stato trovi altre mentalità, abitudini o tradizioni, per quello dico che devi iniziare una nuova vita.
Certo, lasciare l'Italia ti permette di scappare da una realtà deprimente per andare verso l'ignoto, ne fui tentato anch'io dopo 3 mesi in cui nessuno rispondeva ai miei CV (e dire che ero il migliore del mio corso!)...
La questione di + iscritti + tasse è una cosa molto grave, ripeto: le università italiane stanno sfornando migliaia di disoccupati l'anno e nessuno fà nulla per impedirlo!
Io personalmente mi sono reso conto della situazione solo durante il tirocinio, troppo tardi ...
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n/a
deleted



488 Messaggi

Inserito il - 04 maggio 2007 : 10:58:37  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di n/a  Rispondi Quotando
Sono veneto, biologo e specialista in microbiologia.
Ho svolto incarichi di ricerca con laboratori pubblici e privati e due studi internazionali con l'estero.
In libera professione il biologo ha due strade:
1) nutrizionista: che sto costruendo con molta fatica. Che consiglio comunque di integrare (ed esempio io sto frequentando un master in scienze dello sport e del fitness al fine di redarre piani di attività fisica personalizzata e comunque di riunire ed ampliare le conoscenze di ambito nutrizionale con quelle relative all'attività fisica, essendo nota l'inscindibilità del binomio attività fisica/nutrizione sia nel mantenimento dello stato di salute che nel trattamento di patologie; alcune colleghe hanno acquisito la qualifica di estetiste al fine di utilizzare dispositivi con finalità estetiche - associazione: dieta/trattamento estetico; altri colleghi si sono costruiti una competenza nell'ambito degli integratori/prodotti erboristici e consigliano al cliente prodotti - aventi finalità dimagranti che poi vengono concretemente realizzati da erboristi di fiducia);

2) Insegnante, allora serve la SSIS, Altrimenti il destino è quello di insegnare nelle scuole di recupero anni con poche soddisfazioni sia professionali che economiche;

3) consulenti nel settore della 626/1994 e 155/1997, Detto che ho svolto anche tale attività (trovando una grandissima corruzione: i controlli non si fanno e spesso i tecnici ASS fanno anche i consulenti o ancora i dirigenti medici dell'ASS pretendono di essere inseriti nei corsi di formazione, pena continue "rotture"). Aldilà della corruzione (che è comunque enorme) consiglierei di associare a tali attività anche: corsi per la rilevazione del rumore, corsi RSPP (?) previsti per la 626/1994.

Quello che non rifarei è "fare tutto quello che capita" (tutti i lavori possibili da biologo) in quanto non si diventa realmente competitivi in nessun settore. Per cui, se tornassi indietro, partirei subito come nutrizionista.
Esempio: la tesina della laurea triennale la darei in ambito nutrizionale, la specialistica la sceglierei in scienza dell'alimentazione, la tesi della specialistica la farei in ambito nutrizionale frequentando reparti di dietistica, Durante la laurea acquisirei la qualifica di estetista (é triste ma è così) per poter utilizzare macchinari una volta laureato (anche un cicloergometro a raggi infrarossi non è utilizzabile da un biologo - fatta salva la visita medica preventiva- ma lo è da un estetista che può utilizzare dispositivi per la ginnastica estetica). Farei comunque il master in scienze dello sport e del fitness, ecc.

In definitiva con le competenze previste dalla sola laurea è arduo ricavare uno stipendio e la formazione universitaria è nettamente insufficiente per cui spetta allo studente curare la propria formazione spesso non dando retta ai consigli dei professori universitari, molti dei quali indirazzano gli studenti alla frequentazione di corsi assolutamente inutili dal punto di vista lavorativo ma utilissimi a far lavorare pletore universitarie.
Per i laboratoristi consiglierei l'acquisizione di tecniche specifiche tramite la frequentazione a corsi di formazione di elevata qualità.
Comunque segnalo anche 3 storie personali positive:
- una mia ex compagna di corso che ha rinunciato al posto fisso di segretaria, ha ripreso biologia e adesso sta svolgendo con profitto la carriera universitaria (dottorato, post doc, congressi, insegnamento ecc.). Persona assolutamente non raccomandata. Si è anche sposata e ha figli.
- un mio ex compagno di corso (anche lui non raccomandato) che ha avuto una carriera analoga.
- Una mia ex compagna di corso che, senza specializzazione, dopo essere stata ben sfruttata dal dipartimento di genetica dell'università, lavora come biologa per una "compagnia di fecondazione assistita" (tecnobios), guadagnando molto ma molto bene. Tanto da potersi permettere di lavorare per solo un periodo dell'anno curando il figlio e il marito.
In ogni caso è durissima, soprattutto perchè c'è un concreto rischio di sprecare vita (facendo mille attività che alla fine vanno in direzioni diverse).
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Crono
Nuovo Arrivato

Prov.: Padova


117 Messaggi

Inserito il - 04 maggio 2007 : 13:25:18  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Crono Invia a Crono un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
In ogni caso è durissima, soprattutto perchè c'è un concreto rischio di sprecare vita (facendo mille attività che alla fine vanno in direzioni diverse).

Concordo con questa frase. In effetti io ho grandi dubbi su cosa fare: ora sono in una piccola azienda bioteck, il salario è basso ma è vicino casa ed è un lavoro tranquillo anche se non sò quanto stabile (la vita di queste aziende è solitamente 10-15 anni...). In passato mi è stata data l'opportunità di dottorati all'estero, ma la maggior parte delle persone me li sconsigliava: certo bella esperienza ma ti danno una vera opportunità lavorativa? Nell'azienda in cui c'è un dottorato e un postdoc fanno lo stesso mio lavoro e prendono lo stesso mio basso stipendio...
Cque sono sembre indeciso se lasciare o no questa realtà per quello volevo conoscere le vostre esperienze.
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n/a
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488 Messaggi

Inserito il - 04 maggio 2007 : 15:05:58  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di n/a  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Crono

In ogni caso è durissima, soprattutto perchè c'è un concreto rischio di sprecare vita (facendo mille attività che alla fine vanno in direzioni diverse).

Concordo con questa frase. In effetti io ho grandi dubbi su cosa fare: ora sono in una piccola azienda bioteck, il salario è basso ma è vicino casa ed è un lavoro tranquillo anche se non sò quanto stabile (la vita di queste aziende è solitamente 10-15 anni...). In passato mi è stata data l'opportunità di dottorati all'estero, ma la maggior parte delle persone me li sconsigliava: certo bella esperienza ma ti danno una vera opportunità lavorativa? Nell'azienda in cui c'è un dottorato e un postdoc fanno lo stesso mio lavoro e prendono lo stesso mio basso stipendio...
Cque sono sembre indeciso se lasciare o no questa realtà per quello volevo conoscere le vostre esperienze.



L'errore che ho fatto io è stato non partire subito seguendo una via.
L'alternativa è diventare medico, il 99% sono assorbiti dal SSN e la specializzazione è retribuita, ma rischi di fare per tutta la vita un lavoro che non ti piace.
Purtroppo più di questo non sono in grado di dirti.
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