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lau
Nuovo Arrivato




80 Messaggi

Inserito il - 14 marzo 2008 : 15:08:23  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di lau Invia a lau un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao!mi è venuto un grande dubbio!!le cellule che abbiamo nel nostro organismo si divido si riproducono e dopo una serie di divisioni invecchiano e subiscono apoptosio oppure sono solo le cellule staminali a dividersi andando a sostituire le cellule morte?spero di essermi spiegata bene e aspetto vostre risposte!!grazie ciao ciao

abufidel
Nuovo Arrivato

Prov.: Bari


38 Messaggi

Inserito il - 14 marzo 2008 : 19:32:48  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di abufidel  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di abufidel Invia a abufidel un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
diciamo, una via di mezzo!
innanzi tutto le cellule staminali si distinguono in: staminali embrionali, totipotenti che quindi possono originare qualsiasi tipo cellulare; staminali somatiche, sono cellule determinate (ossia che hanno intrapreso una via di sviluppo che gli permette di originare tipi cellulari diversi di un tessuto) ma non sono differenziate (il differenziamento le porterà a originare un tipo di cellule specifico).
detto questo, tessuti diversi, agiscono in maniera diversa.
ci sono cellule che non si dividono (neuroni, fibre muscolari), altre cellule che si dividono in risposta ad uno stimolo (ad esempio un danno, così abbiamo che in seguto ad un danno delle fibre muscolari queste veranno rimpiazzate dalla differenziazione di mioblasti--> miotubi-->fibre muscolari), altre cellule invece si riproducono continuamente a partire da cellule progenitrici non completamente differenziate (sangue, epitelio)
ciao.
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lau
Nuovo Arrivato




80 Messaggi

Inserito il - 15 marzo 2008 : 14:48:38  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di lau Invia a lau un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
grazie mille!!
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chick80
Moderatore

DNA

Città: Edinburgh


11491 Messaggi

Inserito il - 15 marzo 2008 : 22:28:56  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di chick80 Invia a chick80 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
ci sono cellule che non si dividono (neuroni)


In realtà anche i neuroni si dividono. La neurogenesi è presente, anche se con ritmi più bassi che nell'embrione, anche nell'adulto.

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la_fra
Utente

betty



750 Messaggi

Inserito il - 16 marzo 2008 : 00:59:25  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di la_fra  Rispondi Quotando
infatti..sennò neuroblastomi medulloblastomi ecc da dove saltano fuori? nessun tessuto è esente dalla tumorigenesi (che ovviamente nasce x un accumulo di mutazioni che possono fissarsi solo se c'è replicazione cellulare)appunto perchè tutti i tessuti a ritmi piu o meno veloci hanno cellule in divisione

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abufidel
Nuovo Arrivato

Prov.: Bari


38 Messaggi

Inserito il - 17 marzo 2008 : 01:19:25  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di abufidel  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di abufidel Invia a abufidel un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
premesso che ho interpretato (spero bene) la domanda di lau in riferimento ad organismi adulti:
1)la neurogenesi nell'adulto non è stata dimostrata solo per ippocampo e bulbo olfattivo?
2)non credo che i tumori si sviluppano solo
Citazione:
x un accumulo di mutazioni che possono fissarsi solo se c'è replicazione cellulare

visto che possono originarsi in cellule quiescenti, in G1, che quindi non si stanno replicando (cosa che faranno in seguito originando un tumore proprio grazie alle mutazioni acquisite che permetteranno il passaggio in fase S).
3)io sapevo che, neuroblastoma e medulloblastoma sono tra i tumori prevalenti dell'età infantile, originati da "cellule embrionali" le quali completano la morfologia del tessuto anche dopo la nascita, ed occasionalmente durante questa fase possono originare questi tumori.

ciao
PS: disponibilissimo a ricevere altre correzioni e chiarimenti
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chick80
Moderatore

DNA

Città: Edinburgh


11491 Messaggi

Inserito il - 17 marzo 2008 : 03:13:11  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di chick80 Invia a chick80 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
la neurogenesi nell'adulto non è stata dimostrata solo per ippocampo e bulbo olfattivo?


Non so nell'uomo, ma nel topo è stata anche mostrata nell'ipotalamo e nell'amigdala. Ad esempio si hanno cambiamenti nell'attività di neurogenesi durante il ciclo estrale di molti roditori.


Concordo col tuo ragionamento per i tumori.

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la_fra
Utente

betty



750 Messaggi

Inserito il - 17 marzo 2008 : 10:31:08  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di la_fra  Rispondi Quotando
si sono tumori infantili ma non necessariamente, il medulloblastoma può manifestarsi anche nel giovane adulto, comunque forse ho portato l'esempio sbagliato però i rabdomiosarcomi che colpiscono il tessuto striato interessano tutte le fasce d'età, la forma embrionale colpisce neonati e bambini ma il rabdomiosarcoma pleiomorfico interessa l'adulto, idem per il leiomiosarcoma il cui picco d'incidenza è verso i 55 anni
poi che siano tumori rari e casi eccezionali sono d'accordo, il tuo discorso è corretto, vorrei poi chiedere però come si fissano alterazioni genetiche dannose nelle cellule quiescenti perchè al momento non mi viene in mente, confesso la mia ignoranza. io ho sempre capito che la cellula deve replicare per fissare una mutazione

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Antonino
Nuovo Arrivato


Prov.: TP
Città: Trapani


43 Messaggi

Inserito il - 17 marzo 2008 : 12:01:32  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Antonino Invia a Antonino un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da la_fra

infatti..sennò neuroblastomi medulloblastomi ecc da dove saltano fuori? nessun tessuto è esente dalla tumorigenesi (che ovviamente nasce x un accumulo di mutazioni che possono fissarsi solo se c'è replicazione cellulare)appunto perchè tutti i tessuti a ritmi piu o meno veloci hanno cellule in divisione


Salve a tutti!!!
Be, il fatto che ci debba essere per forza la replicazione cellulare non penso sia un requisito fondamentale della tumorigenesi. Se non vado errato ci sono dei virus oncogeni (SV40, etc.) che inducono trasformazione neoplastica solo perchè hanno dei geni che codificano per proteine (oncoproteine) che "spingono" la cellula ad entrare nel ciclo cellulare. Poi ci sono anche le trasformazioni neoplastiche legate all'accumulo di mutazioni ben precise dove lì magari gioca un ruolo più pesante il fatto che le cellule si possano dividere.......Sbaglio??? Correggetemi pure sennò...



Antonino
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abufidel
Nuovo Arrivato

Prov.: Bari


38 Messaggi

Inserito il - 17 marzo 2008 : 22:11:12  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di abufidel  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di abufidel Invia a abufidel un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
oltre a quello che dice giustamente antonino sui virus,
relativamente a quel poco che sò io sembrano esserci evidenze per cui la assenza o inattivazione di p21 (e se non sbaglio lo stesso discorso dovrebbe più o meno valere anche per p53), possa da sola essere la causa del risveglio di cellule quiescenti per farle progredire in fase S.
se si tiene conto del fatto che ogni cellula subisce costantemente un abbondante numero di mutazioni nel proprio DNA (i sistemi di riparazione sono efficientissimi ma non infallibili) potrebbe bastare una mutazione non riparata che coinvolga il gene di p21 evitandone la trascrizione o rendendo la proteina inattiva, affinche i complessi ciclina/cdk non più inibiti da p21, portino alla replicazione.
spero sia sufficiente per rispondere alla tua domanda, perchè sinceramente non sono molto informato sull'argomento.
ciao
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Antonino
Nuovo Arrivato


Prov.: TP
Città: Trapani


43 Messaggi

Inserito il - 18 marzo 2008 : 11:11:11  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Antonino Invia a Antonino un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
E' giusto quello che dici abufidel!!! Pensa pure che la proteina virale E7 del virus HPV, interagendo con p21 blocca l'inibizione della ciclina E/cdk2. Risultato finale: la cellula si replica!!


Antonino
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Caivs.Ivlivs
Utente Junior

Città: Brescia


302 Messaggi

Inserito il - 15 agosto 2010 : 00:34:24  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Caivs.Ivlivs Invia a Caivs.Ivlivs un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Mi introduco in questa interessante discussione. Io sono solo all'inizio del mio percorso di studi, quindi so pochissimo di questi meccanismi. Ero particolarmente interessato, però, all'azione di particolari farmaci impiegati nelle terapie antitumorali. In sostanza, come agiscono, precisamente? Dove vanno a colpire la cellula? So che esistono degli "antiblastici" come gli alcaloidi della Vinca (vincristina e vinblastina, se non erro) o la colchicina che hanno la funzione di bloccare il ciclo cellulare. Ma poi? La cellula come viene uccisa?
So poi dell'azione di altri farmaci che inducono l'apoptosi... altri meccanismi di altri farmaci sapete descrivermeli?
So che di recente, in alcuni casi, viene sfruttata anche l'azione antitumorale delle cellule NK del nostro sistema immunitario.
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SpemannOrganizer
Utente

Spemann

Città: Los Angeles


955 Messaggi

Inserito il - 15 agosto 2010 : 00:52:11  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di SpemannOrganizer Invia a SpemannOrganizer un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Non dimenticate la retina. la neurogenesi della retina continua durante tutta la vita di anfibi e pesci, ma qualcosa di simile avviene anche in vertebrati superiori come il pollo, grazie alla presenza di nicchie contenenti cellule staminali multipotenti. Nei mammiferi (topo e ratto) sono state la presenza reale e il ruolo fisiologico di tali nicchie rimane ancora poco chiaro.

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