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Autore Discussione  

Cika
Nuovo Arrivato

orangutan
Prov.: MS


10 Messaggi

Inserito il - 23 marzo 2008 : 19:08:11  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Cika Invia a Cika un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ho trovato due domande a cui nn so risp, m potete aiutare?
la prima è:quando viene utilizzata una gonteca di cDNA nel clonaggio genico?
la seconda:esiste una correlazione diretta tra quantità di DNA e complessià dell'organismo?(penso di no a causa delle modificazioni dell'RNA,splicing etc, ma nn ne sn sicura..)
GRAAAZIE A TUTTI!!

Cika.

snips
Nuovo Arrivato




36 Messaggi

Inserito il - 31 marzo 2008 : 09:17:07  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di snips Invia a snips un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao Cika, dunque per quanto riguarda la prima domanda una libreria di cDNA è tessuto specifica quindi il primo punto da considerare è che una libreria di cDNA va scelta in base a ciò che voglio clonare. Se ad esempio voglio clonare un gene attivo solo nel periodo fetale non posso usare una libreria proveniente da un organismo adulto ma devo scegliere una libreria fetale perchè può darsi che durante la vita adulta quel gene venga disattivato. Inoltre oltre a scegliere la libreria in base al gene da clonare devo anche scegliere la libreria proveniente dal tessuto in cui quel gene non solo è espresso ma lo è ai massimi livelli.
Per quanto riguarda la seconda domanda la tua supposizione è corretta, hai maisentito parlare di "PARADOSSO DEL VALORE C"(dove per "valore C" si intende la quantità totale di DNA in un genoma aploide)?
In pratica con l'espressione "paradosso del valore C" si esprima l'esistenza delle due seguenti caratteristiche:
1)A partire dai micoplasmi (cioè i più piccoli tra i procarioti) passando per i batteri fino agli anellidi effettivamente si osserva una proporzionalità tra quantità di DNA e complessità biologica. Invece quando si passa a considerare gli eucarioti superiori questa proporzionalità viene meno (ad esempio alcuni anfibi hanno addirittura più DNA dell'uomo).
2)Nei procarioti e fino agli eucarioti inferiori entro ciascun philum la quantità di DNA è abbastanza costante. Invece a partire dai molluschi il range entro cui può variano le dimensioni del genoma è molto più ampio. Ad esempio la mosca domestica ha un genoma circa sei volte più grande di quello del moscerino della frutta!! Ciò è molto singolare perchè la differenza biologica tra i due insetti non è così significativa da giustificare una tale differenza genetica.
Spero di essere stata chiara e soprattutto utile!!!
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