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Benzofenone
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3 Messaggi |
Inserito il - 04 aprile 2008 : 23:31:26
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Salve a tutti, Premetto che sono uno studente di chimica e tecnologie farmaceutiche e le mie conoscenze di biologia sono alquanto modeste. Durante lo studio degli antibiotici, mi sono reso conto che quelli che hanno come target la parete batterica provocano, in ultima analisi, l'attivazione incontrollata di enzimi litici che lisano la parete. Tali enzimi litici, che sul mio libro di chimica farmaceutica vengono chiamati autolisine (termine che non mi pare molto diffuso in realtà) sono amidasi, endopetidasi, etc... Approfondendo l'argomento ho trovato in rete una review in cui si afferma che il controllo post-traduzionale di tali enzimi, è ancora poco noto, e ci sono diversi pareri in merito, ci sono studi che dimostrano che il controllo è legato ad esempio modificazioni covalenti del peptidoglicano, conformazione del peptidoglicano, distribuzione dei polimeri secondari nella parete, ambiente ionico. A questo punto mi chiedo se sarebbe teoricamente (e sottolineo teoricamente) possibile sintetizzare dei composti che si vanno ad intercalare nella parete, simulando, per così dire un danneggiamento della parete, o comunque scompaginando in qualche modo la parete e provocando quindi l'attivazione delle autolisine. Mi piacerebbe molto sapere il vostro parere in merito...
Leonardo
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_Rita_
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Città: Napoli
9 Messaggi |
Inserito il - 05 aprile 2008 : 12:42:59
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Forse dirò una cretinata o forse non lo è e già ci ha pensato qualcuno...ma non si possono produrre, per via ricombinate, delle autolisine, che altro non sono che mureina idrolasi, ed utillizzarle come antibatterici?Potrebbe essere un'idea... Aspetto smentite, ma non infierite troppo |
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dirkpittsd
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Prov.: Palermo
73 Messaggi |
Inserito il - 05 aprile 2008 : 15:50:07
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Mi sembra che gli antibiotici, almeno alcuni, funzionano in questo modo... cioè causano l'inserzione nella parete batterica (mi riferisco ai G+) di porzioni di peptidoglicano alterato che causa così l'attivazione di queste autolisine che teoricamente dovrebbero rimuovere la parte di parete alterata per permetterne la sostituzione ad opera degli specifici enzimi che però continuano ad essere ostacolati dagli antibiotici... ne deriva così perdita della parete di peptidoglicano ed il batterio va ora in lisi osmotica... |
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Benzofenone
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3 Messaggi |
Inserito il - 05 aprile 2008 : 17:24:18
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Citazione: Messaggio inserito da _Rita_
Forse dirò una cretinata o forse non lo è e già ci ha pensato qualcuno...ma non si possono produrre, per via ricombinate, delle autolisine, che altro non sono che mureina idrolasi, ed utillizzarle come antibatterici?Potrebbe essere un'idea... Aspetto smentite, ma non infierite troppo
In linea di principio è un idea valida, ma la somministrazione di piccoli peptidi, per non parlare poi di enzimi, è alquanto problematica, già solo la via di somministrazione è problematica, per via orale vengono digeriti, per via endovena non oso nemmeno immaginare coma possa comportarsi un enzima. Per i peptidi questi problemi sono risolvibili con modifiche strutturarli (peptidomimetici) mentre per un enzima credo (credo) siano praticamente insormontabili |
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Benzofenone
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3 Messaggi |
Inserito il - 05 aprile 2008 : 17:28:56
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Citazione: Messaggio inserito da dirkpittsd
Mi sembra che gli antibiotici, almeno alcuni, funzionano in questo modo... cioè causano l'inserzione nella parete batterica (mi riferisco ai G+) di porzioni di peptidoglicano alterato che causa così l'attivazione di queste autolisine che teoricamente dovrebbero rimuovere la parte di parete alterata per permetterne la sostituzione ad opera degli specifici enzimi che però continuano ad essere ostacolati dagli antibiotici... ne deriva così perdita della parete di peptidoglicano ed il batterio va ora in lisi osmotica...
Penicilline, cefalosporine, vancomicina, teicoplanina, etc.. agiscono, in fin dei conti, tutte in questa maniera, ma inibendo comunque tappe della sintesi del peptidoglicano. Invece io pensavo ad un composto che si intercali letteralmente nella parete, magari sfruttando gli stessi sistemi enzimatici usati per la sintesi della parete, e che però non sia funzionale, o comunque "simuli un danno" alla parete. Se non altro sarebbe una nuova class di farmaci, per cui non esiste ancora resistenza da parte dei batteri. |
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dirkpittsd
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Prov.: Palermo
73 Messaggi |
Inserito il - 06 aprile 2008 : 22:49:00
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Non è detto che in futuro non ci si riesca o che addirittura non ci siano studi a riguardo! Sarebbe la nuova frontiera degli antibiotici! Ma per il momento penso che le società famaceutiche preferiscano ancora percorrere il sentiero già battuto dagli antibiotici esistenti... |
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