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Rosario
Nuovo Arrivato
Prov.: Caserta
Città: Marcianise
2 Messaggi |
Inserito il - 06 aprile 2008 : 19:51:39
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Salve a tutti
sto scrivendo perchè vorrei avere un parere da chi ha già familiarità con il mondo del lavoro, specialmente in un settore come quello delle Neuroscienze. Sono laureato in Lettere e Filosofia e ho coltivato una mia grande passione durante gli ultimi 10 anni "la memoria e l'apprendimento". Ho condotto una tesi storico filosofica sull'Arte della Memoria, ovvero quell'antica disciplina coltivata fin dall'antichità dai retori greci, romani, medievali e rinascimentali. Nel frattempo sono diventato docente per una società di formazione che impartisce corsi in tutta italia proprio in questo settore. Oggi con una laurea alle spalle e un certo bagaglio di conoscenze personali, ho iniziato a maturare l'idea di poter studiare più da vicino i processi mnemonici, addentrandomi nel campo delle Neuroscienze. Mi sono candidato ad un Master (in Neuroscienza) in Spagna e dopo un'attenta valutazione delle mie motivazioni e delle mie conoscenze hanno deciso di accettarmi. In attesa di cominciare questi nuovi studi, sto anche valutando quelli che potrebbero essere in futuro i mie sbocchi occupazionali e non vi nascondo che incontro delle difficoltà quando tento di delineare, nel mondo del lavoro, la figura che verrei a ricoprire. Come è visibile non posseggo una laurea che abbia attinenza con il mondo "scientifico" (biologia, medicina, farmacologia, ecc.) e non posso quindi dire che questo master vada a completare delle competenze preacquisite nel corso dei miei studi universitari, va sicuramente a completare un percorso che ha le sue basi in un altro settore del sapere, quello umanistico. Il problema in realtà non me lo pongo io direttamente, ma sorge dal momento in cui risulta evidente che non ho competenze relative ad un laboratorio, per cui mi chiedo: in quale altro campo di impiego posso proiettarmi all'interno delle stesse neuroscienze? Premetto che il master si prefigge come obiettivi quelli di mettere al corrente i partecipanti delle principali linee di ricerca, delle principali tecnologie usate in tale settore e di un approccio pratico alle apparechhiature di indagine (il tutto nell'arco di 1 anno); quindi in un certo senso credo che familiarizzerò con dei macchinari, ma nonostante tutto il mio quesito continua ad essere irrisolto.
Vi sarei grato se poteste darmi un vostro punto di vista che si possa basare su un reale rapporto con il mondo del lavoro in un settore come quello delle Neuroscienze. Per dirla in termini semplici: sono tagliato comunque fuori, a causa del mio background formativo, o comunque posso cominciare a indirizzarmi verso un settore che allo stato attuale disconosco ma che è campatibile con la mia formazione retrograda?
Grazie a tutti anticipatamente.
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Luminal
Nuovo Arrivato

Città: Reggio Calabria
53 Messaggi |
Inserito il - 12 aprile 2008 : 12:31:31
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http://www.ipsifar.rm.cnr.it/
questo istituto si occupa anche di "memoria e apprendimento", prova a contattare direttamente qualche ricercatore, io li ho contattati per chiedere uno stage di tesi sperimentale (ma studio chimica farmaceutica) e sembrano molto disponibili, tuttavia, non credo che con una laurea in discipline umanistiche potresti avere fortuna, è già difficile per noi "scientifici"  |
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Rosario
Nuovo Arrivato
Prov.: Caserta
Città: Marcianise
2 Messaggi |
Inserito il - 15 aprile 2008 : 23:58:53
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Grazie Luminal
il sito è molto interessante, me lo studierò con calma. Ho visto che il responsabile dell'argomento di ricerca: Ruolo delle strutture sottocorticali in diverse forme di apprendimento,è Alberto Oliverio autore di diversi libri su memoria e neuroscienze.
Sul discorso lavoro, ovviamente non voglio avere la presunzione di affiancarmi a chi oggi possiede una laurea in biologia, medicina, farmacia ecc. vorrei solo capire con le mie competenze/conoscenze presenti e future cosa posso aspettarmi dal mondo del lavoro non necessariamente legato alla realtà "laboratorio".
Un saluto a tutto
Ros. |
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Dreamstalker
Nuovo Arrivato
1 Messaggi |
Inserito il - 16 aprile 2008 : 01:36:15
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Vedi, il punto è: cosa intendi per 'lavoro nel settore delle Neuroscienze'? Se intendi: 'voglio fare ricerca', allora non credo ci sia troppo da girarci intorno: ti serve un dottorato di ricerca. E qui ci sono diverse cose da discutere: i dieci anni di cui parli mi fanno pensare che tu sia oltre i trenta. Ammesso tu abbia successo, puoi pensare ad un'assunzione con un ruolo equivalente a quello di un ricercatore tra 7-8 anni, diciamo. Il che vuol dire che, se sarai poi confermato, attorno ai 40 avrai uno stipendio discutibile - è vero: l'essenza della ricerca non sono certo gli stipendi, ma i professori (e io non lo sono :P) , almeno quelli con un po' di buon senso, sono ben chiari con gli aspiranti ricercatori riguardo le possibili carriere. Pensaci un po' su.
Detto questo: due strade a) master+studio personale (biologia di base, neurofisiologia, neuropsicologia, statistica, metodologie della ricerca) -> dottorato in scienze cognitive o in neuroscienze cognitive (that is: neuropsicologia, spesso, in università. Puoi provare (in italia) a Trieste (SISSA) e a Rovereto (CIMeC), oltre che nei vari dipartimenti di psicologia. b) ti fai una bella triennale in biologia/biotecnologie/whatever, facendo una tesi (se riesci) in un ambito che ti interessi, e vedi se ti si aprono nuove posti in cui svolgere il tuo dottorato.
comunque: tieni conto che generalmente (specie a biologia) a concorrere per dottorati e carriere accademiche ci sono persone che, alternativamente, sono piu' giovani di te o hanno il curriculum 'giusto' - altrove vedi gente con curriculum piu' vari. Sia la SISSA che il CIMeC sono centri molto grandi, che si occupano di neuroscienze da vari punti di vista e con molti approcci, quindi assumono gente con molti background diversi. In ogni caso, devi acquisire skill e conoscenze scientifiche :)
E, comunque, in bocca al lupo! |
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