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 Scelta per il futuro di un neolaureato triennale: crisi
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megatonante
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4 Messaggi

Inserito il - 27 giugno 2015 : 16:12:03  Mostra Profilo Invia a megatonante un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao a tutti. Dopo diverso tempo che ho usato questo forum sia per studiare sia per leggere discussioni disfattiste sul mercato del lavoro per un biologo in Italia, ho deciso di aprire questo topic per chiedere consigli.

Il motivo è semplicemente che sono mentalmente in uno stato di crisi profonda. Seguono frasi forse un po' alla rinfusa, mi scuso anche per la lunghezza del post.

Dunque sì, ho 23 anni (a ottobre ne farò 24) e mi sono laureato a febbraio in Scienze Biologiche di Ancona. Questo significa che ho perso 2 anni. Ho frequentato infatti 2 anni di ingegneria appena uscito dalle superiori, da cui me ne sono andato perchè al secondo anno la matematica si è trasformata in uno scoglio troppo difficile per me da scavalcare. Dopo di che sono entrato direttamente al secondo anno di biologia, facendo convalidare alcuni esami e mi sono laureato in corso recuperando in 2 anni anche 4 esami che mi mancavano dal primo anno. Presi 100/110, diciamo terzo in graduatoria, il secondo prese 103 e il primo ovviamente 110 e lode. Tesi compilativa (non avevo tempo di fare una sperimentale)

Ora, partendo da questo punto, non so veramente che fare. Quando ero al momento della scelta della nuova università, dopo ingegneria, scelsi biologia semplicemente perchè mi sarebbe piaciuto studiarla, seguendo la filosofia "mah, tanto qualcosa per lavorare troverò come fanno tutti", completamente incosciente di tutti i discorsi che si fanno sul mercato del lavoro su internet e su questo forum. Discorsi essenzialmente tragici, che mi hanno fatto pentire amaramente della scelta (c'è da dire comunque che non avrei altre alternative oltre a biologia, non mi vedo particolarmente in nessuna figura in particolare...).

Ora IN TEORIA dovrei proseguire con la magistrale. Ma i problemi sono due: 1) primo, non saprei davvero che scegliere, e 2) tutto il discorso dell'andare all'estero.

1) non ho aspirazioni particolari, ma al tempo stesso mi preme il cercare di ottenere la migliore posizione possibile che mi può dare un percorso in scienze della vita. Intendo, visto che tanto ormai non posso più cambiare vita, tanto vale incanalarsi e cercare di raggiungere la cosa migliore possibile in termini di salario o di "coefficente di stimolazione" di un lavoro. Anche se non sono mosso dalla PASSIONE PER IL LABORATORIO come sento dire da tutte le ragazze che scrivono qui, che incontravo all'università, e di parte dei ragazzi (quanto vorrei essere nato già con una passione installata nel cervello...).
Quindi... che fare? Biotecnologie? il biotecnologo non viene considerato in italia. Biologia marina? zero lavoro. Zoologia? zero lavoro. Biologia molecolare o affini? non saprei.

2) il che porta alla faccenda estero. Per 23 anni sono sempre stato in Italia, l'unico legame che ho è la mia famiglia. Credo di poter riuscire a staccarmici senza problemi, ma secondo voi conviene anche solo TENTARE la strada all'estero con un 100/110? Lo so che è solo un numero, ma esprime perfettamente quello che sono io, ovvero, impegnandomi, sono sempre riuscito, al massimo, a entrare nella fascia "medio alta" del contesto in cui mi trovato in quel dato momento. Non sono un genio, non sono il migliore del mio corso di laurea, e francamente non credo di riuscire a raggiungere il perfect score alla magistrale, credo di riuscire a mantenere la media altina, solamente. Ottimisticamente lo supero il 100.
Quello che mi scoraggia, è leggere testimonianze negative di gente che ha sfondato i loro corsi di laurea con 110 + lode fiammanti, e comunque ritrovarsi mentalmente alla canna del gas. Se falliscono loro, cosa potrei fare io, mi chiedo?
Fare un master's degree in Inghilterra dovrebbe costare uno sproposito. Se non sbaglio arriva tipo a 20000 euro per un anno, tra alloggio, corso e cibo. (se qualcuno ha fatto il master's degree all'estero dopo la triennale e mi dice quanto ha speso per tutto quanto mi sarebbe estremamente d'aiuto)
In alternativa, sarebbe possibile, dopo la magistrale in Italia, tentare di entrare in dottorati in Inghilterra e poi cercare di rimanere lì a lavorare? La vita del ricercatore non dovrebbe essere poi tanto male, suppongo?
Sennò per l'inglese non dovrei avere problemi.



Cioè, a quanto ho capito tentare di fare il ricercatore in italia porta letteralmente all'incapacità di avere una vita dignitosa in termini monetari.
I vari altri lavori tipo informatore scientifico, nutrizionista o tecnico non mi interessano troppo.
Forse alla fin fine ho un po' di aspirazione, quella di fare il ricercatore? Sono incerto.

Ora come ora, iniziando la magistrale a Ottobre, la finirei all'età di 26 anni. Senza aver MAI lavorato (a meno che non trovi qualcosa da fare mentre studio? ma non so nemmeno come si cerca, un lavoro) a parte lo stage all'università. Sarei troppo vecchio per eventuali Phd all'estero?

Oppure c'è l'ultima spiaggia: abbandonare totalmente l'università e intraprendere la via dei lavori manuali/impiegatizi (se mi prendono).
Magari secondo voi uno che ha preso solo 100/110 fa prima ad abbandonare tutto che a continuare gli studi, che succhierebbero altri soldi ai miei genitori?

La cosa che mi angoscia è avere 23 anni e non avere nessuna abilità particolare spendibile, a parte l'aver studiato biologia. Sento di essermi svegliato tardissimo, e di non avere speranze.

Ammetto che tutto ciò è principalmente uno sfogo che posso fare solo su internet, perchè i miei genitori non saprebbero letteralmente che rispondermi o consigliarmi.

qualsiasi cosa vogliate dirmi sarà ben accetta. Non si sa mai che qualche particolare vostro suggerimento mi illumini una via o una possibilità che non avevo considerato. O magari riusciate ad acquisire sicurezza su alcune questioni come la reale abilità e intelligenza richiesta all'estero anche solo per avere alcune chance di successo (dove per successo intendo posto fisso o roba simile, mica di pubblicare libri o diventare uno scienziato famoso).

vello89
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11 Messaggi

Inserito il - 04 luglio 2015 : 15:39:19  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di vello89 Invia a vello89 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao!

La crisi che stai vivendo, purtroppo, è un male abbastanza comune.

Ti racconto in breve la mia esperienza.
Io sto per intraprendere la strada del Dottorato ed ho quasi 26 anni.

Mi sono laureata in Biotecnologie con 102/110 e nel nostro ateneo non era prevista una tesi sperimentale. Ho frequentato comunque un laboratorio, ma facendo circa 180 ore (ovviamente poco e niente). Sono arrivata alla Magistrale (Biotecnologie Mediche) abbastanza impaurita e demoralizzata. Ho iniziato il tirocinio sentendomi una "demente", poiché ovviamente non avevo esperienza. I primi mesi sono stati tragici, poi ho capito che non ero la sola ad essere in quella situazione. Molti, infatti, durante la triennale non fanno nulla di pratico. Quindi la prima vera esperienza l'ho fatta in tesi. In un anno di tesi ho imparato alcune cose, tanto da essere un po indipendente (ovviamente su quelle cose) e mi sono laureata con 110 e lode.

Come vedi anche io alla triennale non ho preso un votone, eppure alla magistrale ho preso il massimo. Ti posso quindi consigliare, prima di tutto, di non farti mettere pressione dal voto che hai preso.
Il vero voto sarà quello della magistrale, poiché raramente ti viene chiesto il voto della triennale.

Se la vita di laboratorio NON ti appassiona, allora non la intraprendere. Questo però lo scoprirai solo nel momento in cui arriverai a fare il tirocinio della magistrale.

Perciò io ti consiglio di farla la Magistrale, però cercando fin da subito di informarti su tutti gli altri sbocchi professionali (oltre al ricercatore).

L'alternativa della magistrale all'estero non è male, ma considera che potrebbero richiedere un buon livello di lingua (il voto basterebbe dal 95 in su, se non erro). La competizione è ovviamente tanta all'estero, poichè molti arrivano dalla triennale che già hanno esperienza, ma se vuoi tentare di fare ricerca fuori dall'italia allora effettivamente essere formati fuori è meglio.

Ad esempio io preferisco prendere il dottorato qui e poi tentare di uscire fuori (semplicemente perchè attualmente non mi sento pronta a livello pratico e so che molta più gente di me lo è).

In questi mesi potresti comunque fare una ricerca (c'è un gruppo su fb: Biologi e Biotecnologi: info su lavoro, dottorati, borse ecc!!! )e vedere le reali possibilità che avresti con la triennale (ovviamente non ricercatore)e ponderare quindi l'idea della magistrale. Scelto questo allora valuti i pro e i contro dell'estero.

La scelta della magistrale dipende un po dal campo che ti piace di più, ma ti assicuro che tanto tra biologo e biotecnologo non cambia molto. In laboratorio io ho visto biotecnologi e biologi che facevano le stesse identiche cose, poichè in Italia a livello pratico non ci sono molto differenze tra le due figure.
Quindi due sono le cose, o ti butti su qualcosa di generico (biologia molecolare e cellulare) poichè applicabile in più campi, o su qualcosa di specifico. Se vuoi specializzarti su qualcosa in particolare allora fallo all'estero (ad es. ho conosciuto una ragazza che ha fatto un master in fecondazione assistita a londra, dopo la vecchia quinquennale in biologia. Ora lavora in un centro a londra, prende un botto di soldi ed è cresciuta all'interno dell'azienda notevolmente!).

Io spesso penso "tornassi indietro non rifarei la magistrale", eppure senza quella che cosa potevo fare? A me purtroppo piace la ricerca, quindi ho voluto e voglio sbatterci la testa finché posso, senza avere rimorsi.

Detto questo, in bocca al lupo!!!
Spero di esserti stata un minimo utile :)

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megatonante
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4 Messaggi

Inserito il - 04 luglio 2015 : 18:35:13  Mostra Profilo Invia a megatonante un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie per aver risposto, un po' mi hai tranquillizzato, soprattutto riguardo ai punteggi per la magistrale. Nel frattempo ho visto corsi inglesi in lungo e in largo... Roba tipo questo: http://www2.warwick.ac.uk/fac/sci/lifesci/study/pgt/taught/biobusiness/
sembra qualcosa per chi ha studiato biologia ma non vuole fare ricerca. Magari il "biobusiness" è un settore emergente.

Per curiosità, la tua amica sta facendo tipo post-doc (a contratto, se non sbaglio) oppure è proprio assunta a tempo indeterminato?
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vello89
Nuovo Arrivato



11 Messaggi

Inserito il - 04 luglio 2015 : 18:50:45  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di vello89 Invia a vello89 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Lei è stata proprio assunta.

Il biobusiness non lo conosco. Potresti chiedere in quel gruppo se qualcuno conosce questo corso, perché ci sono anche ragazzi che vivono all'estero (anche su AIRI informa).

Leggendo mi sembra comunque interessante!
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megatonante
Nuovo Arrivato



4 Messaggi

Inserito il - 04 luglio 2015 : 20:35:23  Mostra Profilo Invia a megatonante un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sì, ho fatto richiesta per il gruppo. Ti ripeto grazie perchè nonostante questi giorni di brainstorming non avevo pensato al potentissimo strumento dei gruppi di facebook.
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