Aumentare i finanziamenti in R&S e realizzare uno studio sulle università dell'UE

Alla vigilia di un Consiglio europeo informale tenutosi nel Regno Unito, il primo ministro britannico Tony Blair ha chiesto ancora una volta di aumentare la spesa comunitaria a favore di ricerca e sviluppo (R&S) nonché di adottare una strategia per rendere le università europee più competitive.
L'attuale Presidente del Consiglio ha affermato che è tempo che l'Europa si rimetta in cammino e che lo faccia nella giusta direzione. Per i restanti mesi della sua Presidenza, Tony Blair si propone di conseguire tre obiettivi di ampia portata: pervenire ad un accordo su quale sia la giusta direzione per l'UE e la sua economia; concordare una nuova serie di aree prioritarie che riflettano quella direzione, e fissare un bilancio che tenga conto delle priorità.
Tra queste priorità devono figurare le attività di R&S e innovazione, ha dichiarato Tony Blair ai membri del Parlamento europeo a Strasburgo: "A ricerca, sviluppo e innovazione dovrebbe essere destinata una quota più rilevante del bilancio comunitario, ma dovrebbe esserci anche un migliore coordinamento fra gli Stati membri nell'ambito di un Consiglio europeo della ricerca di prossima istituzione, sulla falsariga della National Science Foundation americana.

Avremmo in tal modo la possibilità di creare imprese uniche al mondo nelle tecnologie del futuro".
Una delle tecnologie del futuro è la biotecnologia, settore in cui l'Europa dovrebbe essere leader mondiale, ha dichiarato Blair. Il primo ministro ha promesso un documento su questa e altre priorità di ricerca per l'Europa.
Passando alle università, Tony Blair ha invitato ad agire con sollecitudine al fine di migliorare la competitività degli istituti europei, dichiarando: "Le nostre università non sono in concorrenza con quelle americane nel modo in cui dovrebbero. Cina e India stanno sviluppando i propri contesti accademici in modo straordinario eppure, se consideriamo la situazione nel complesso, ovvero la spesa destinata non solo alle nostre università o al nostro settore educativo terziario, ma anche ai settori in cui otteniamo valore aggiunto nel collegamento fra le imprese e le università, noi in Europa non abbiamo le stesse possibilità che si hanno in altre parti del mondo".
Tony Blair ha chiesto alla Commissione di esaminare le cause di questa situazione e di pubblicare entro un anno una relazione sulle sfide che l'Europa e le università si trovano ad affrontare. L'analisi dovrebbe riguardare anche la competitività, in particolare nei confronti delle università statunitensi, appoggiando i partenariati fra il settore pubblico e quello privato e creando scuole superiori di livello universitario.
Un'altra priorità per il primo ministro britannico è l'energia. Egli ha chiesto una politica energetica comune che sostituisca "le modalità fortuite e casuali con cui ogni paese determina semplicisticamente, sulla base delle proprie esigenze, i requisiti e le priorità in materia di energia ". Tuttavia, una delle proposte per l'energia sostenibile - il nucleare - non ha incontrato il favore di alcuni europarlamentari.
Il Presidente del Consiglio ha promesso che farà del proprio meglio per pervenire con i suoi omologhi europei a un accordo su tutte le priorità prima della fine della Presidenza del Regno Unito.
Per accedere al discorso completo di Tony Blair, consultare:
http://www.number-10.gov.uk/output/Page8384.asp

Fonte: (31/10/2005)
Pubblicato in Analisi e Commenti
Tag: università

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