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Antonino

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Inserito il 11/07/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Re: adenocarcinoma pancreatico

Rispondo a "telefono".

Anche ad un mio familiare è stato diagnosticato un adenok al pancreas dall'Ospedale di Verona ed anche in questo caso la presenza di infiltrazioni ed aderenze ai vasi sanguini non ha permesso di procedere immediatamente all'operazione.

Di conseguenza, abbiamo iniziato un primo ciclo combinato di chemioterapia (gemcitabina) e radioterapia presso una struttura poco efficiente (purtroppo) del centro-sud. Stiamo aspettando il termine dell'intero ciclo per valutarne gli effetti: la speranza è quella di una riduzione della massa tumorale per permetterne l'asportazione chirurgica, che è l'azione più efficace in questi casi.

Per quanto riguarda gli effetti della terapia posso dirti che la chemio è ben tollerata, mentre la radio, interessando direttamente l'addome, crea scompensi gravi a livello di funzionalità digestive che si sommano a quelli già propri della malattia.

Il nostro nemico maggiore in questo periodo infatti è stata la perdita di peso: un po' per l'ostruzione del dotto biliare (siamo dovuti ricorrere all'inserimento per via endoscopica di una piccola protesi) ma soprattutto per gli effetti della radio (vomito soprattutto), di fatto non si assimila più nulla. Nel nostro caso la soluzione "tampone" è stata quella di ricorrere ad all'alimentazione artificiale tramite "sacche" di sostanze nutritive da assumere tramite endovena: è una soluzione temporanea e difficile da accettare che però, almeno nel nostro caso ci permette di concludere la terapia.

Quello del trattamento chemioterapico ma soprattutto radioterapico (ci è stato detto che per questo tipo di tumore la radio è lo strumento più efficace) è un percorso difficle e doloroso che paradossalmente aggrava tutta la sintomatologia e necessita di un'assistenza continua e professionale: il mio consiglio è quello di rivolgersi, per quanto possibile, ad una struttura valida perchè sommare ai problemi di salute anche quelli organizzativi (file di mezza giornata per la chemio, macchinari per la radio che si guastano, ecc.) è quanto di peggio si possa sperimentare.

Ti faccio i miei migliori auguri.

Antonino




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