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Eurostem: proteggere il diritto di fare ricerca con le staminali


Esperti hanno chiesto allUnione Europea di proteggere il diritto alla liberta degli scienziati di partecipare a ricerche con cellule staminali embrionali, potendo cosi cercare cure per malattie ass

Esperti hanno chiesto all'Unione Europea di proteggere il diritto alla liberta' degli scienziati di partecipare a ricerche con cellule staminali embrionali, potendo cosi' cercare cure per malattie associate alla terza eta' e innalzare la speranza di vita a livelli oggi ignoti.
Questa e' una delle raccomandazioni del progetto Eurostem, finanziato dalla Commissione Europea, con cui si cerca di sviluppare un quadro etico per la ricerca con cellule umane derivate sia da embrioni che da tessuti adulti. Il progetto e' stato presentato in una conferenza stampa il 23 giugno a San Sebastian, durante un corso sulla medicina rigenerativa dell'Universidad del Pais Vasco (UPV) in collaborazione con la Fondazione BBVA. Il direttore del ciclo, Carlos Maria Romeo, che dirige la cattedra interuniversitaria di Diritto e Menoma Umano delle Univesidad de Deusto e Pais Vasco, insieme a John Harris, professore dell'Universita' di Manchester, ha ricordato il dibattito morale in corso sull'embrione e sulle due linee di pensiero: chi lo ritiene un insieme di cellule e chi lo considera gia' una persona.
Harris ha spiegato che, se queste ricerche che si concentrano su patologie tipiche della terza eta' come l'Alzheimer, venissero trovate delle cure, la morte per l'uomo diventerebbe un optional.
Siamo ancora molto lontani, ma un qualcosa di vero c'e' nell'affermazione secondo cui se si trovassero cure a tutte le malattie dell'invecchiamento l'uomo potrebbe arrivare a vivere fino a 1.200 anni.
Carlos Maria Romeo ha precisato che le persone non saranno immortali, ma forse potrebbero divenirlo alcune delle loro cellule.
I due esperti hanno anche sottolineato l'importanza degli investimenti pubblici e la necessita' di evitare il rischio che si creino spaccature tra Paesi ricchi e quelli poveri in materia. Altre difficolta' da risolvere sono nelle legislature differenti, tanto che nella stessa Unione Europea ci sono Paesi che ammettono certe ricerche, come Spagna o Gran Bretagna, mentre altri le vietano. Potrebbe allora accadere che uno scienziato, nel cui Paese d'origine certe ricerche sono vietate, si trovi a collaborare con queste stesse ricerche in altri Paesi. E potrebbe anche accadere che, trovata una cura, la stessa possa essere disponibile anche dove erano vietate le ricerche che l'hanno originata.

Fonte: Aduc (10/07/2005)
Pubblicato in Analisi e Commenti
Tag: eurostem, staminali
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