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Un recettore regola la morte dei neuroni dopo un ictus

Neuroni


La scoperta traccia una promettente via di intervento terapeutico

Il danno cerebrale conseguente a ictus è controllato da un nuovo recettore ‘dualistico’, precedentemente noto come recettore orfano GPR17. È questa la conclusione a cui è giunto un gruppo di ricerca dell’Università di Milano in collaborazione con l’Istituto di neuroscienze (In) del CNR di Milano, del Centro cardiologico Monzino delle Università di Pisa e Urbino.
“Abbiamo identificato un nuovo recettore per molecole pro-infiammatorie presenti in notevoli quantità negli organi che vanno incontro a ischemia (cervello, cuore e rene) – spiegano Claudia Verderio e Patrizia Rosa, coautrici dell’articolo su The Embo Journal in cui illustrano la ricerca – e abbiamo dimostrato il coinvolgimento di questo recettore nella progressione del danno ischemico cerebrale”.
I ricercatori hanno clonato il gene per la proteina GPR17, evidenziandone la natura ‘dualistica’, ovvero la capacità di rispondere a più stimoli infiammatori.
Hanno quindi dimostrato che il recettore viene ‘espresso’ in maggior quantità nei neuroni che vanno incontro a morte e che la sua inibizione con farmaci o con un approccio biotecnologico che spegne la proteina recettoriale, è in grado di proteggere completamente gli animali da laboratorio dal danno ischemico. GPR17 rappresenta dunque il bersaglio comune attraverso il quale nucleotidi e cisteinil-leucotrieni inducono la morte delle cellule cerebrali dopo l’ictus.
“La scoperta di questo recettore traccia una promettente via di intervento terapeutico”, osservano le due ricercatrici. “Tre gli aspetti che rendono concreta questa scoperta. Innanzitutto, spegnere GPR17 ha effetti protettivi anche dopo l’insorgenza dell’ictus. È noto infatti che il tempo intercorso tra l’insorgenza dell’evento ischemico e la diagnosi-terapia è critico per il paziente colpito da ictus e nessun farmaco oggi disponibile è in grado di bloccare in modo efficace la progressione del danno cerebrale, una volta insorto. In secondo luogo, lo sviluppo di farmaci anti-ictus ‘dualistici’, ovvero in grado di bloccare entrambe le famiglie di molecole pro-infiammatorie, rappresenta una via facilmente percorribile. Infine, la presenza di GPR17 nel cuore, unitamente alle analogie tra ischemia miocardica ed ischemia cerebrale, rende questo recettore un bersaglio farmacologico di interesse anche nella cura dell’infarto del miocardio.

Approfondimenti: GPR17

Fonte: Le Scienze (05/10/2006)
Pubblicato in Genetica, Biologia Molecolare e Microbiologia
Tag: GPR17, ictus, recettore
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